Bce, decisioni di oggi "legano le mani anche al futuro presidente" (analisti)
E' stato senza dubbio un super giovedì per la Banca centrale
europea (Bce), che nella riunione odierna andata oltre le
attese con due decisioni su due fronti distinti. Che si
concretizzano nell'annuncio un nuovo round di prestiti alle
banche (denominata TLTRO-III) e con le novità in tema di
forward guidance, ovvero i tassi resteranno ai livelli attuali
almeno fino alle fine del 2019. “Le decisioni di oggi in
qualche modo legano le mani anche al futuro presidente della
Bce, che non potrà ripetere l’esperienza di Draghi (ritoccò i
tassi alla sua prima riunione) e dovrà condurre le operazioni
TLTRO - commenta Vincenzo Longo, market strategist di Ig -.
L’impressione che abbiamo è che la Bce sia stata costretta ad
annunciare delle misure straordinarie per non deludere il
mercato e compromettere troppo il clima di fiducia, già
appesantito dal forte rallentamento economico in atto nel
Vecchio continente". Secondo Longo, in altri tempi,
"probabilmente la decisione sarebbe arrivata con una o al
massimo due meeting di anticipo rispetto alla partenza. Per
quanto riguarda la forward guidance, probabilmente il mercato
si aspettava qualcosa in più, dato che alcuni strumenti a
termine incorporavano tassi fermi almeno fino alla primavera
2020". Il mandato di Mario Draghi scade il prossimo 31
ottobre. Milano, Finanza.com