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Confcommercio: Italia cresciuta un quarto di media UE negli ultimi 20 anni
Nel ventennio 1999-2018 il tasso medio di crescita dell'Italia
è stato di +0,4%, pari a circa un quarto della media dell'Ue
(+1,6%), di Francia (+1,5%) e Germania (+1,4%) e un quinto di
Spagna (+2%) e Regno Unito (+1,9%). E' quanto riporta il
rapporto 'L'euro compie vent'anni', stilato dall'Ufficio
Studi Confcommercio e presentato in apertura del Forum di
Cernobbio. Usando il Pil pro capite e i consumi trasformati in
standard di potere d'acquisto (Spa) emerge un peggioramento
della posizione dell'Italia (96% rispetto alla media Ue), con
la sola Spagna (91,6%) a segnare una performance peggiore,
mentre la migliore è la Germania (123,5%). La sola nota
positiva per il nostro Paese indicata dal rapporto di
Confcommercio è che i consumi privati hanno evidenziato una
migliore tenuta negli anni della prolungata crisi. Milano,
Finanza.com
 
Teleborsa) - Si alza la crescita delle scorte di magazzino USA.

Nel mese di gennaio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrata una salita dello 1,2% a 669,9 miliardi di dollari rispetto alla variazione del +1,1% di dicembre ( dato rivisto) e dello 0,2% stimato dagli analisti. Su base annua si è verificata una salita del 7,7%.

Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,5% su base mensile, attestandosi a 499,8 mld di dollari. Su anno si registra un aumento del 2,7%.

La ratio scorte/vendite si è attestata all'1,34. A gennaio 2018 era pari all'1,28.
 
MILANO (Reuters) - In gennaio gli investitori esteri hanno effettuato acquisti di titoli di portafoglio italiani per 23,4 miliardi di euro di cui 21,8 miliardi di titoli pubblici, in prevalenza Btp.

Lo rende noto Bankitalia nell'ambito della pubblicazione dei dati della bilancia dei pagamenti, aggiungendo che a questi fondi in entrata si sono contrapposti deflussi per "altri

investimenti" pari a 37,7 miliardi, "riconducibili in larga parte alla riduzione della raccolta del settore bancario in pronti contro termine intermediata dalla controparte centrale".

Le passività sull'estero si sono dunque ridotte di 11,9 miliardi in gennaio.
Scritto da: Reuters
 
ROMA (Reuters) - La Cina autorizzerà Cdp ad emettere 'Panda' bond, consentendo all'Italia di essere il primo tra i principali Paesi europei a vendere debito agli investitori nella Cina continentale.

"Possiamo confermare che Cdp potrà raccogliere capitale utilizzando i Panda bond", ha detto a Reuters il vice presidente di Bank of China, Lin Jingzhen, a margine del Forum Italia-Cina in corso a Roma.

Un Panda bond è una obbligazione denominata in yuan, emessa da una società non cinese ma venduta in Cina.

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato giovedì a Roma per una visita di tre giorni durante la quale firmerà un accordo che farà entrare l'Italia nel piano infrastrutturale "Belt and Road", nonostante l'opposizione degli Stati Uniti.

In parallelo sarà firmata anche una dozzina di altri accordi, secondo una fonte vicina al dossier.

Tra questi, Cdp dovrebbe firmare un memorandum d'intesa con Bank of China per cofinanziare aziende italiane che hanno già investito o sono sul punto di investire nel paese asiatico.

"Il programma Panda bond prevede più emissioni, emetteremo a brevissimo la prima tranche. Abbiamo già una completa copertura da parte delle imprese italiane interessate ad essere finanziate tramite la raccolta di questi strumenti", ha detto a Reuters Nunzio Tartaglia, head di Cassa per le imprese, gruppo Cdp, a margine del forum Italia-Cina.

"Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte delle imprese italiane. Per la prima emissione parliamo delle prossime settimane, parliamo più di settimane che di mesi", ha aggiunto.

Sulle imprese italiane che saranno finanziate con la raccolta dei Panda bond, Tartaglia dice: "C'è prevalenza di mid corporate dai 50 ai 500 milioni di fatturato in euro. Sono imprese che operano nei settori classici del Made in Italy: meccanica, manifattura, fashion design".

(Giuseppe Fonte)
 
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Chiusura in rialzo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 246 punti base, dopo un picco oltre 250, da 241 di ieri sera. Il rendimento del decennale italiano è al 2,44%.
Scritto da: Ansa
 
Grafici cambi:

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