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Buongiorno.

https://www.unimpresa.it/def-unimpresa-tra-2019-e-2022-stangata-fiscale-da-76-miliardi/20501

Def: Unimpresa, tra 2019 e 2022 stangata fiscale da 76 miliardi
Operazione fact checking sul Documento di economia e finanza appena approvato dal consiglio dei ministri. In aumento tasse e spesa pubblica. Il rapporto dell'associazione svela che le entrate si avvicineranno a quota 900 miliardi nel 2022. Gettito tributario in salita da 503 miliardi del 2018 a 559 del 2022 (506 miliardi nel 2019, 535 miliardi nel 2020, 550 miliardi nel 2021). Pressione fiscale stabile sopra il 42% del pil. Niente spending review: le uscite del bilancio dello Stato saliranno complessivamente nel quadriennio in esame di quasi 75 miliardi rispetto allo scorso anno: in crescita la spesa corrente, ferma al palo quella per investimenti. Sale anche il costo del lavoro con i contributi sociali e previdenziali in salita di 18 miliardi. Il vicepresidente Pucci: "I numeri smascherano le prese in giro, siamo stufi".

di
Ufficio Stampa Unimpresa
-
24 Aprile 2019
 
ROMA (Reuters) - Paesi con elevato debito, come l'Italia, hanno mancato l'obiettivo di ridurre il disavanzo strutturale e quindi non hanno margini di bilancio per affrontare una prossima fase di rallentamento congiunturale, con possibili conseguenze sulla intera area euro.

Lo scrive la Bce nel Bollettino Economico, sottolineando come il "garantire la convergenza verso posizioni di bilancio solide tra i vari paesi e quindi ridurre la vulnerabilità agli shock è un requisito necessario per la capacità di tenuta dell'area dell'euro".

In un grafico del bollettino, l'istituto centrale evidenzia come nel periodo 2014-2018 tra i Paesi che hanno un rapporto debito/Pil oltre 90% (Portogallo, Belgio, Italia, Francia e Spagna) i saldi di bilancio strutturali non sono in linea con gli aggiustamenti richiesti dagli obiettivi di medio termine.

Tali paesi, dice Bce, restano lontani dagli obiettivi di medio termine specifici e dal minimo previsto dalle regole Ue, "fattore che rende più difficile ridurre il loro elevato rapporto tra debito pubblico e Pil".

"Negli anni più recenti nessuno dei paesi indicati ha realizzato l'aggiustamento richiesto. Pertanto, tali paesi non

hanno costituito margini di bilancio tali da consentire loro di evitare un inasprimento delle politiche di bilancio nella prossima fase di rallentamento e ciò può avere conseguenze sulla capacità di tenuta dell'intera area dell'euro".
Scritto da: Reuters
 
Buona festa, in particolare per chi si sente liberato ma non è il mio caso...

Vorrei ricordare il contenuto di questo periodo:

"Prima dell'introduzione dell'euro, in un Paese (come la Spagna) che investiva più di quello che risparmiava, i tassi di interesse erano elevati, perché il risparmio era scarso. Viceversa, in un Paese (come la Germania) che risparmiava più di quello che investiva, c'era un abbondante risparmio e i tassi d'interesse erano bassi. Eliminando le barriere ai movimenti di capitale, il risparmio tedesco andò a finanziare gli investimenti in Spagna, con beneficio di entrambi: i risparmiatori tedeschi trovarono migliori rendimenti per il loro capitale e gli imprenditori spagnoli poterono finanziarsi a costi meno elevati. […] Tra il 1999 e il 2007, 268 miliardi di euro (principalmente di origine tedesca) entrarono in Spagna. (Zingales, 2014)"

http://acmos.net/wp-content/uploads/...-economica.pdf

"EUROPA: UNIONE ECONOMICA E MONETARIA"


Una cosa che, per il momento, non manca a noi italiani, è il risparmio e mi chiedo: cosa ci impedisce di far leva a questi risparmi per mettere in moto l'economia anzichè succhiarceli anno dopo anno con tasse incredibili e impossibili soprattutto per i meno abbienti? Che fine hanno fatto i CIR...?
 
BoJ: rivede forward guidance, tassi bassi almeno fino a primavera 2020


La Banca centrale del Giappone ha rivisto la sua forward guidance. Nello specifico l'Istituto nipponico prevede di mantenere i tassi di interesse su livelli estremamente bassi almeno fino alla primavera del 2020.

La BoJ in passato ha sempre ribadito che il costo del denaro sarebbe rimasto basso per un periodo prolungato ma non ha mai specificato, nelle precedenti riunioni di politica monetaria, alcuna data. Inoltre la Banca ha aggiunto una riga alla forward guidance, puntualizzando che sta monitorando i rischi derivanti dalle economie estere.

L'Istituto ha poi mantenuto invariato il target di rendimento dei titoli di stato giapponesi a 10 anni intorno allo zero e il suo tasso sui depositi a breve termine al -0,1%.

La revisione della forward guidance suggerisce come la BoJ abbia voluto chiarire di non avere intenzione di alzare il costo del denaro in tempi brevi, in linea con le recenti dichiarazioni accomodanti di altre Banche centrali come la Federal Reserve e la Bce.

Per quanto riguarda poi le previsioni macroeconomiche, la BoJ si aspetta che l'inflazione core raggiungerà l'1,6% nell'anno fiscale che terminerà a marzo 2022, mentre il Pil dovrebbe crescere, sempre nel 2022, dell'1,2%.

"Data la mancanza di misure pratiche in cui i benefici supererebbero i costi, il nostro scenario principale è che la Boj manterrà la sua attuale politica monetaria accomodante fino a quando l'ambiente esterno non peggiorerà marcatamente", commenta Shuichi Ohsaki, strategist di Bank of America Merrill Lynch.


(END) Dow Jones Newswires

April 25, 2019 04:12 ET (08:12 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
 
Btp negativi in seduta con pochi volumi, spread a massimo da fine febbraio
Reuters | 25.04.2019 11:40

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ROMA (Reuters) - A metà mattina la carta italiana accentua le perdite in una seduta con volumi estremamente bassi.

Attorno alle 11,10, la forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 268 punti base -- massimo da fine febbraio -- dai 267 in avvio e dai 264 del finale di seduta di ieri.

Il tasso del decennale è in area 2,67%, da 2,65% in apertura e 2,63% dell'ultima chiusura. Il rendimento decennale tedesco scambia a -0,01%.

"E' una seduta molto tranquilla con circa un terzo dei volumi normali. Aspettiamo il ritorno dai ponti e le aste di medio-lungo a fine mese", commenta un trader. "Non mi pare ci sia nervosismo per il pronunciamento di S&P, domani, sul rating italiano: è troppo presto per trasformare l'outlook negativo in downgrade".

Il giudizio dell'agenzia statunitense sull'Italia attualmente è 'BBB', due gradini sopra il livello 'non investment grade', con outlook passato a ottobre da stabile a negativo.

In attesa dell'asta medio-lungo di fine mese, ieri il Tesoro ha collocato 4,409 miliardi di euro complessivi nel nuovo Ctz giugno 2021 e nel BtpEi settembre 2032, su una forchetta di 3,5-4,5 miliardi offerti.

Nel bollettino economico pubblicato stamani, la Bce scrive che la tenuta della zona euro è a rischio per il mancato rientro del deficit strutturale di alcuni Paesi tra cui l'Italia.
Scritto da: Reuters
 
marketinsight.it - MERCATI USA - PREVISTO AVVIO INCERTO MENTRE CONTINUA LA EARNINGS SEASON
I futures sull'azionario Usa viaggiano in ordine sparso, con
S&P 500 e Nasdaq in rialzo sostenuti da Facebook e Microsoft e
Dow Jones in lieve calo. Ieri i tre principali indici americani
hanno chiuso in ribasso di 0,2 punti percentuali, rallentando
leggermente dopo aver raggiunto nuovi massimi nella giornata
precedente.[...]


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Stati Uniti: sussidi alla disoccupazione tornano a salire oltre le attese
Negli Stati Uniti le nuove richieste di sussidi alla
disoccupazione sono state pari a 230mila unità, in aumento
rispetto alle 193mila unità della passata rilevazione (dato
rivisto dal precedente 192mila). Il dato si riferisce alla
settimana terminata il 20 aprile scorso. Si tratta del livello
più altro degli ultimi due mesi e mezzo. Gli analisti si
aspettavano un aumento delle richieste di sussidio a 199mila
unità. Milano, Finanza.com
 
marketinsight.it - USA - A MARZO ORDINI BENI DUREVOLI IN AUMENTO SOPRA LE ATTESE (DATO PRELIMINARE)
Il dato preliminare di marzo degli ordini di beni durevoli
negli Stati Uniti ha messo in evidenza un aumento del 2,7%, sopra
le attese (+0,8%) e la rilevazione di febbraio (-1,1% rivisto da
-1,6%). Escludendo il settore dei trasporti il dato segna una
variazione positiva dello 0,4%, lievemente al di sopra[...]


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