stefanofabb
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Per fortuna che lo raffredda Moscovici..se no che succede?
Lettera Ue all'Italia: l'attenti di Boccia (Confindustria). Mentre Moscovici raffredda spread: 'non prediligo sanzioni'
"Più che da preoccuparsi c'è da stare attenti ed è quello che
stiamo dicendo da tempo. Noi abbiamo un debito pubblico che è
una questione tutta italiana. Siamo critici su eventuali
sforamenti del 3% per spesa ordinaria e non per investimenti
pubblici". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo
Boccia, a margine del Festival dello sviluppo sostenibile, ha
commentato l'imminente arrivo di una lettera all'Italia da
parte della Commissione europea. La missiva, che chiederà
chiarimenti al governo M5S-Lega sulla traiettoria del deficit e
debito, prevista in rialzo, dovrebbe arrivare entro la giornata
di venerdì. Il numero uno di Confindustria ha continuato,
affermando che, "evidentemente è arrivato il momento, dopo la
campagna elettorale, di affrontare la questione della prossima
manovra che non sarà semplice e poi cogliere l'occasione anche
per costruire un piano a medio termine dove lavoro e crescita
sono i fondamentali del Paese". Il timore di una multa Ue
all'Italia - rinfocolato dopo che alcuni rumor riportati da
Bloomberg hanno parlato di una sanzione pari a 3,5 miliardi di
euro - e la noncuranza apparente dell'esecutivo giallo-verde
hanno portato lo spread BTP-Bund a sfiorare quota 290 punti. Il
differenziale sta però ritracciando, probabilmente sulla scia
delle rassicurazioni arrivate dal commissario Ue all'economia,
Pierre Moscovici: "Avrò uno scambio di vedute con il governo
italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste
per essere in linea con le regole" ma "non prediligo le
sanzioni", ha detto Moscovici, nel corso di un discorso
proferito nei pressi di Lisbona e riportato dall'agenzia
Bloomberg. "E' piuttosto probabile che avremo uno scambio di
lettere". Detto questo "una cosa dev'essere chiara: se un
paese, a un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non
compatibile con le regole, le sanzioni ci sono". E potrebbero
essere chieste "misure aggiuntive". Non si può dire insomma
che Moscovici abbia escluso a priori la comminazione di una
multa all'Italia. Le sanzioni, ha sottolineato, "sono
principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive.
Cerchiamo di evitarlo". Milano, Finanza.com
Lettera Ue all'Italia: l'attenti di Boccia (Confindustria). Mentre Moscovici raffredda spread: 'non prediligo sanzioni'
"Più che da preoccuparsi c'è da stare attenti ed è quello che
stiamo dicendo da tempo. Noi abbiamo un debito pubblico che è
una questione tutta italiana. Siamo critici su eventuali
sforamenti del 3% per spesa ordinaria e non per investimenti
pubblici". Così il presidente di Confindustria, Vincenzo
Boccia, a margine del Festival dello sviluppo sostenibile, ha
commentato l'imminente arrivo di una lettera all'Italia da
parte della Commissione europea. La missiva, che chiederà
chiarimenti al governo M5S-Lega sulla traiettoria del deficit e
debito, prevista in rialzo, dovrebbe arrivare entro la giornata
di venerdì. Il numero uno di Confindustria ha continuato,
affermando che, "evidentemente è arrivato il momento, dopo la
campagna elettorale, di affrontare la questione della prossima
manovra che non sarà semplice e poi cogliere l'occasione anche
per costruire un piano a medio termine dove lavoro e crescita
sono i fondamentali del Paese". Il timore di una multa Ue
all'Italia - rinfocolato dopo che alcuni rumor riportati da
Bloomberg hanno parlato di una sanzione pari a 3,5 miliardi di
euro - e la noncuranza apparente dell'esecutivo giallo-verde
hanno portato lo spread BTP-Bund a sfiorare quota 290 punti. Il
differenziale sta però ritracciando, probabilmente sulla scia
delle rassicurazioni arrivate dal commissario Ue all'economia,
Pierre Moscovici: "Avrò uno scambio di vedute con il governo
italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste
per essere in linea con le regole" ma "non prediligo le
sanzioni", ha detto Moscovici, nel corso di un discorso
proferito nei pressi di Lisbona e riportato dall'agenzia
Bloomberg. "E' piuttosto probabile che avremo uno scambio di
lettere". Detto questo "una cosa dev'essere chiara: se un
paese, a un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non
compatibile con le regole, le sanzioni ci sono". E potrebbero
essere chieste "misure aggiuntive". Non si può dire insomma
che Moscovici abbia escluso a priori la comminazione di una
multa all'Italia. Le sanzioni, ha sottolineato, "sono
principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive.
Cerchiamo di evitarlo". Milano, Finanza.com