Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Un pizzico di leggerezza...
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Roma, 9 ago. (askanews) - Nel suo rating, l'agenzia Fitch parla di "un rischio crescente di elezioni anticipate a partire dalla seconda metà di quest'anno" e per questo prevede "un moderato potenziale positivo per la sostenibilità del debito a medio termine nel caso in cui un nuovo governo sia più stabile e un orizzonte di pianificazione più lungo faciliti un aggiustamento di bilancio"

Nella nota si legge anche che "al contrario ci sono rischi al ribasso nel caso in cui un futuro governo scelga di disimpegnarsi dalle regole fiscali dell'Ue e sia più disposto a rischiare l'instabilità del mercato finanziario".
 
POLITICA Crisi di governo Lombardi (M5s): "Esecutivo del Presidente? Anche con il Pd" "Siamo stati coerenti, ma non siamo fessi- afferma la capogruppo in regione Lazio in una intervista a Repubblica-. Se Salvini vuole subito il voto, deve capire che il Parlamento non è ai suoi ordini". E ancora: "Dopo aver governato con la Lega penso di poter andare d'accordo anche con Belzebù" - See more at: Lombardi (M5s): "Esecutivo del Presidente? Anche con il Pd"
 
attendi un calo del 20% e raddoppia
Preciso che questo modus operandi che trae spunto dalla tecnica dell'antimartingala lo consiglio unicamente sui titoli di stato italiani e su nessun altro tipo di asset pena la perdita di grossa parte del proprio patrimonio. Una cosa è raddoppiare un Btp dopo un suo crollo del 20% ben altro rischio farlo ad esempio su un titolo azionario. Poi ognuno operi con la sua testa.
 
A dimostrazione ulteriore (se mai fosse necessaria) c'è uno studio di Mediobanca uscito oggi. L’indagine annuale dell’Area Studi di Mediobanca sui dati di bilancio aggregati delle principali imprese industriali e di servizi italiane ci spiega che le 2.095 società italiane hanno accumulano liquidità e non investono.

Dai risultati della ricerca vediamo infatti che nel 2018 gli investimenti sono rimasti congelati (-0,1% sul 2017) e rispetto al 2009 sono scesi in media del 4,7% fino ad oggi. Invece le disponibilità liquide a disposizione delle 2.095 imprese esaminate sono aumentate dell’81,7% dal 2009 e ammonta nel 2018 a 77,2 miliardi di euro, a fronte di investimenti a valori correnti stabili nel decennio e pari nel 2018 a 29,7 miliardi di euro.

La verità è che semplicemente se lo Stato non investe a causa delle politiche fiscali restrittive imposte da Bruxelles (sotto dettatura della Merkel e Draghi) neanche i privati investono e conseguentemente la loro liquidità rimane inutilizzata. A quel punto è anche inutile l'immissione di nuova liquidità della BCE che serve solo a rendere i tassi ancora più negativi dissanguando i risparmiatori.

Occorre ribaltare il paradigma: gli stati devono spendere (soprattutto quelli con un enorme surplus delle partite correnti) e investire per attivare anche l'acceleratore degli investimenti privati. Quindi politiche fiscali espansive magari accoppiate con politiche monetarie neutrali.

E' ora di mandare in pensione il ticket Draghi-Merkel.

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In Europa è tempo di Deficit Spending: il ticket Draghi-Merkel ha completamente fallito
 
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Il Presidente della Repubblica è al lavoro per per evitarci le gravi conseguenze scaturite dalla crisi voluta dal II° più grande venditore di favole della Storia d'Italia. Sarà innanzitutto urgente evitare l'aumento dell'Iva al 26% e scongiurare il progressivo deprezzamento dei nostri titoli di Stato, i cui rendimenti sono in seconda posizione in Europa dopo la Grecia e ci costano non pochi miliardi in più di interessi rispetto a quanto pagano gli altri paesi.

Cosa uscirà dal cilindro del nostro amato Presidente? Un governo balneare, oppure istituzionale?... preferirà affidarlo ai tecnici o sarà un governo di scopo, oppure di larghe intese, o meglio 'con appoggio esterno'?...della 'non sfiducia', di garanzia oppure di salvezza nazionale?...
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Gli avventurieri non si stancano di gridare "al voto, al voto!", ma il loro obiettivo è chiaro fin dall'assalto alla diligenza: l'uscita dall'Euro e dall'Unione Europea, con tutte le conseguenza del caso e che comunque non pagheranno loro.

Ecco gli investimenti in titoli esteri del sig. BORGHI Claudio (Lega), on. deputato, nonchè membro della Commissione speciale per l'esame di atti del Governo del Bilancio, Tesoro e Programmazione. Nel 2014 ha pagato una multa di 15.000 euro a fronte di una sanzione ricevuta da parte di Banca d'Italia per "irregolarità consistenti in carenze nell'erogazione e nel controllo del credito". (Fonte WP)
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Il teorico dell'uscita dall'euro della Lega che "deteneva" 400mila euro in titoli esteri. Borghi: "Perfettamente coerente con le mie denunce"
 

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