E sapete chi nel frattempo è stato il maggior compratore di debito pubblico italiano? Le banche italiane.
Che, da aprile 2018 a luglio 2019, hanno aumentato i titoli in portafoglio di circa €63 miliardi. In buona compagnia anche di Banca d’Italia che, per effetto del programma acquisti della BCE comunque terminato a dicembre 2018, ha incrementato nello stesso periodo di circa €29 miliardi, mentre gli stranieri sono ancora al di sotto per circa €26 miliardi.
Considerato che nel frattempo i tassi del BTP decennale sono scesi dai massimi del 3,50% di ottobre 2018 ai minimi dello 0,90% di questi giorni, non è difficile immaginare chi ha fatto un affare e chi sta ancora mordendosi le mani per aver creduto a timori infondati.
In definitiva, siamo costretti a scoprire, un anno dopo, che chi ha venduto titoli di Stato italiani è stato avventato, ha prefigurato scenari sbagliati, magari spinto dai profeti di sventura in servizio permanente effettivo, ha dovuto amaramente pentirsi e correre a ricomprare il tutto in pochi mesi.
Col senno di poi, sembra potersi concludere che la minaccia del governo gialloverde all’ordine costituito è rimasta sulla carta o, ancora più probabilmente, è stata pompata ad arte per poi sgonfiarsi alla prova dei fatti.
GRAZIE PAOLO E SERGIO..
Sono pochi quelli che dicono la verità...
e vengono bannati... come mai?
a voi la risposta..