Vedi l'allegato 326175
 Sembra di rivivere 
l’aprile di due anni fa quando lo spread 
dai 360 punti 
decollò verso i 500. All’epoca erano la crisi di Cipro e le minacce di Moody’s a 
preoccupare i mercati, ghiotte occasioni per gli speculatori che 
terminarono le loro incursioni solo due mesi dopo quando lo spread 
sfiorò i 
500 punti.  Da allora fu una discesa quasi senza interruzioni fino 
alla quota di 
90 punti.   
 
  Ora si è ripresentata un’occasione irripetibile sia per gli squali (che 
fanno il loro mestiere) sia per la Bce che andrà ad acquistare 
miliardi di 
bond a prezzi da saldo. Ovviamente il teatrino greco finirà come deve 
finire: non esiste che uno staterello che equivale al 2% dell’Unione,
 
causi ancora una volta migliaia di miliardi di perdite di 
capitalizzazione alle borse di mezzo mondo come avvenne in passato, 
motivo per il quale una 
soluzione definitiva - nel bene o nel male - sarà trovata.
   
Il vecchio adagio di borsa sembra essere sempre valido: 
Sell in may and go away....
Ma state pur certi che quest’estate il sole tornerà a spendere, in tutti i sensi....
