Psicologia e mercati Tutte le strade son buone ......... (2 lettori)

generali1984

Forumer storico
Una delle cose che si può apprendere nel passare tanto tempo
a leggere giornali uno in fila all'altro è anche "saper" leggere un giornale
Tutti siamo capaci di leggere le notizie , ma riconoscere qualche segnale
che ci faccia dubitare se le notizia è buona o cattiva siamo altrettanto capaci ?

Da tempo sostengo che le migliori notizie sono quelle seminascoste ,
scarne e senza commenti , riportano un fatto , punto .

Per tutte le altre , quelle "urlate" a 4 colonne , interi servizi interni
o addirittura editoriali , bisogna riporre attenzione .
I giornalisti sono fatti di carne , come tutti , e quelli addetti alla finanza
vivono circondati da biglietti fruscianti che li sfiorano , li accarezzano,
li tentano , cosa può impedire che cedano alla tentazione?
-Una legge che lo impedisce ?
-Un codice morale o professionale ?
La carne è debole è le restrinzioni facilmente aggirabili

Quanto può valere un collocamento a 4 colonne ?
o un "esauriente" e benevolo servizio su una operazione societaria ?

Da dove prendono le notizie i giornalisti ?
sono forse analisti fondamentali che passano al setaccio i bilanci societari
o le attingono da una ragnatela di conoscenze che si costruiscono nel corso
di una carriera ? Conoscenze che saranno disinteressate al massimo
e che in maniera del tutto disinteressata gli passano studi e analisi
da pubblicare ?
Chi ci garantisce che lo studio su un titolo reso noto da una casa di
investimento sia ancora sfruttabile ?

Non è di borsa , ma il detto "ne uccide più la penna che la spada"
può anche adattarsi al caso specifico
 

geronimos

Forumer storico
Non so se dopo aver letto tutti i giornali degli ultimi 50 anni sarò in grado di capire meglio l'andamento delle borse, ma sicuramente avrò fatto un'esperienza affascinante (e detto fra noi avrò anche una marcia in più nel saper gestire i miei soldi). Comunque mi sembra un'ottima idea! Ben vengano idee di questo tipo: apparentemente semplici, ma notevoli perchè forse ti fanno crescere anche come persona.
 

generali1984

Forumer storico
Ciao Geronimos ,
Ti auguro ti sia utile come lo è stato a me .
L'importante è cosa cerchi , se vuoi una operatività da scalper
non serve , ma se cerchi una tranquilla operatività da cassettista
e "semicassettista" , non saprei consigliare di meglio

Un esempio pratico , quanti titoli in giro per il Web
"cosa ha insegnato il 2003 e come sfrutterò gli insegnamenti nel 2004"

Se sei uno scalper o un day trader probabilmente qualcosa ti
sarà certo di esperienza , se sei un cassettista il 2003 ti servirà
nel 2004 a NIENTE !
Il 2003 ti sarà probabilmente utile fra 5-8-10 anni , ma senza dubbio
non ti sarà di nessuna utilità nel 2004

Le circostanze che concorrono alla formazione di un ciclo sono
molto diverse da un anno all'altro e sono diverse anche da ciclo a ciclo ;
ad esempio un periodo di bassa inflazione e bassi tassi di interesse
si è avuta dal 66-68 al 70-73 (le borse allora non hanno gradito) ,
ma non erano presenti due fattori che oggi impediscono di sovrapporre le tendenze
-Una immissione di liquidità senza precedenti
-L'ammontare in derivati ( una novità assoluta , quindi potenzialmente pericolosissima) ,
150 trilioni di dollari , cifra da Paperon de Paperoni :rolleyes:

Resta il fatto che certi segnali sono sempre rapportabili al passato
in una qualche misura , e i due sopra impongono una attenzione assoluta
diciamo da "allarme rosso"
 

Bipop

Forumer attivo
Michele il 23% è colpo di c.ulo,tu punti a fare bene senza quelli.
Detto questo poi tisarai appeso al muro di casa a ristrutturare la facciata e a darti mazzate nelle sfere al pensiero. :-D :-D :-D ( rido sempre pensando a te appeso alla facciata di casa a pensare al DJ :p )

Questi anni per me sono stati fondamentali perchè arrivando in borsa ho avuto la possibilità di avere situazioni moltodifficilmente riscontrabili in pochi anni.
Giustamente tu dici che chi pensa al lungo il 2003 servirà poco nel 2004 come strategie,però servirà molto come gestione di se stessi,e non è poco.
Io oggi ho capito per la prima volta cosa vuol dire fare intraday spinto sui derivati,mi ci sono trovato per caso a farlo ed ho finito la giornata per essere sfinito,felice ma talmente sfinito da non voler mai + provare una cosa del genere.
La felicità non stà tanto nel gain ma nel aver visto che tutto quello che ho imparato in questi anni usciva fuori in automatico,senza pensare e questo l'ho capito solo dopo la chiusura.
A questo serve il 2003 come gli anni precedenti,se passi il tempo a studiare te stesso e il mercato e a crearti una tua strategia,anche quando ne esci fuori sei in grado di seguire una logica,il trading diventa una logica come qualsiasi altro tuo pensiero,e puoi vincere o perdere come puoi fare un ragionamento giusto o sbagliato,ma sarà una cosa che ormai fà parte di te.

Ciao
Antonio
 

generali1984

Forumer storico
Bipop ha scritto:
A questo serve il 2003 come gli anni precedenti,se passi il tempo a studiare te stesso e il mercato e a crearti una tua strategia,anche quando ne esci fuori sei in grado di seguire una logica,il trading diventa una logica come qualsiasi altro tuo pensiero,e puoi vincere o perdere come puoi fare un ragionamento giusto o sbagliato,ma sarà una cosa che ormai fà parte di te.

Ciao
Antonio

Ciao Antonio ,

Semplicemente perfetto ,
conoscere se stessi ; l'operatività nella quale ci si sente più a proprio agio
quella per la quale si è maggiormente ben disposti mentalmente ,
soprattutto conoscere i propri "limiti" nelle situazioni più disparate ,
sia di panico che di eccessiva calma .
Conoscere se stessi , specialmente i propri punti deboli ,è assolutamente indispensabile
 

generali1984

Forumer storico
Altra cosa molto, molto , MOLTO utile che si può apprendere passando del
gran tempo in biblioteca è "l'ascolto" dele voci che escono dal giornale .
Sembra strano ma un giornale non si fa semplicemente leggere
si fa anche "sentire" questo dipende dall'approccio , se superficiale nisba ,
ma se la concentrazione raggiunge alti livelli è come leggere un
meraviglioso , avvincente , coinvolgente , lungo, interminabile libro .

Le urla di gioia e purtroppo di dolore ; strano ma le urla di dolore
sovrastano di gran lunga quelle di gioia nonostante i mercati
sembrano quasi solamente in salita , a giudicare da un grafico di lungo .

Questa piccola considerazione ci porta ad un altra delle regole auree
"Il vero saggio impara dagli sbagli degli altri ,lo stolto nemmeno dai propri"
regola valida SEMPRE , ma che si adatta estremamente bene alla borsa .

l'assimilazione di questa regola può introdurre nella mente di ognuno di
noi , unitamente alle grida di dolore , un requisito ,
tanto dannoso nella vita di tutti i giorni ,quanto utile per chi opera in borsa,
almeno io lo reputo ESTREMAMENTE utile ; la Paranoia .

Mentre leggi e "ascolti" intere generazioni , spesso la stessa più volte ,
massacrate sull'altare dell'avidità , mentre immagini pensionati
che integravano con i proventi finanziari una misera pensione
precipitare nell'indigenza , mentre immagini intere famiglie che si ritrovano
senza più i risparmi con i quali contavano di assicurare tranquillità ai figli,
mentre pensi ai tanti che senza averne la minima cognizione acquistano
azioni solo perchè "ci si è fatto l'auto quel gran busone del vicino" ,
mentre scorri le interviste che seguono ogni crollo , mentre leggi i
report delle case d'affari che dicono meraviglie di un titolo cresciuto
del 300% in 6 mesi , mentre sei mesi prima era da evitare come la peste ,
praticamente fallito , mentre e molti altri mentre ancora .........

allora inizi a realizzare cosa veramente è la borsa , cosa è il mondo
finanziario in quasi tutte le sue componenti .
E' un Mondo Brutto , Sporco e Tanto , TANTO Cattivo
 

generali1984

Forumer storico
So che molte delle cose che scrivo sembrano in contraddizione ,
ma non è forse una contraddizione la borsa come viene percepita
dalla maggioranza o , molto peggio , come viene presentata da certi
"professionisti" ovvero :

"Un luogo di investimento dove far fruttare i propri risparmi " :rolleyes:

Personalmente ritengo che una corretta operatività su azioni , valute ,
obbligazioni e quant'altro fa parte della finanza , sia un modo per
difendere e incrementare il patrimonio personale ,
un modo per difendere il potere d'acquisto acquisito .
Sempre tenendo presente che è un gioco , e non ci possono essere
solo vincenti , ma che essendo un gioco non a somma zero ,
(nessuna componente finanziaria lo è , spesso si parte dall'offrire un ciuffo
d'erba per arrivare ad arraffare un lingotto d'oro ) non necessariamente
la percentuale di perdenti sarà maggiore dei vincenti , almeno non nella
comune percezione , da un grafico non si evince l'inflazione ad esempio,
nè quanto questa incida sul ritorno finale , c'era a tal proposito un
interessante studi di Mediobanca sul lungo periodo .

................
 

generali1984

Forumer storico
Con tanta teoria un pò di pratica non guasta ,
Cosa si può leggere nei giornali di questi tempi che ci possa essere utile ?

Sempre tenendo presente che l'ottica è quella del LUNGO periodo .
e introducendo il concetto di SCENARI , o IPOTESI di sviluppi .
Si possono semplicemente "disegnare" immaginari scenari futuri ,
ipotizzare molteplici sviluppi possibili partendo dalla stessa base .

Della vicenda Parmalat si scrivono già abbastanza cose , ma non si hanno,
a mio avviso , elementi sufficienti per poter ancora definire una strategia ,
interessante invece la lotta sotterranea che si nota appena dalle polemiche
politiche su Banca d'Italia , nuove autorità e altre cose che ci interessano
come il prezzo dei carciofi alla fin fine (qualunque sia l'auturità di controllo
è pressochè impossibile evitare frodi, al massimo si può reprimere ,
e che tizio marcisca in galera me ne frego se nessuno mi ridà i soldini ).
Il malloppo va difesi Prima e a Prescindere .

Prendendo quindi la polemica per quello che è , inutile , passerei alle
cose che non si notano :
- Le speranze di Geronzi per entrare in Banca d'Italia dalla porta principale
sembrano ormai affossate , il tizio sembra bruciato (il condizionale è
d'obbligo in politica) , Capitalia è la banca più "politica" del paese , il
ricettacolo di ogni sorta di "rifiuto" espulso dal sistema ,
è imbottita di prestiti altrettanto politici e prestiti incomprensibili che
risalgono talmente addietro nel tempo che se ne perdono le tracce
i primi che ricordo furono concessi a paesi arabi (2 in particolare) ,fine anni 80
su pressione del personaggio politico onnipresente dal dopoguerra ,
da lì in poi non si riesce a tenere il conto .

-Fintanto che Fazio resta lì dovè Geronzi e di conseguenza Capitalia
tirano a campare , ma se Fazio saltasse ?

-Fazio conosce benissimo la situazione di Capitalia

-Qualcuno ha visto una ispezione generale in Capitalia o Banca di Roma
negli ultimi 15 anni ?

-Avendo presente come usa muoversi Fazio , e supponendo che
non si dimetterà , non cercherà di pararsi il futuro seppellendo passato
e presente "maritando" Capitalia ?
(con chi si può maritare la peggiore se non con la migliore ?)

-SE saltasse Fazio , e Geronzi lo seguisse , Capitalia non se la passerebbe
benino , e anche qui , il nuovo Governatore non avrebbe la tentazione
di "appioppare" a qualcuno Capitalia se veramente fosse messa tanto
male come sembra ?
E quale banca potrebbe "sopportare" tanto onere ?

Molti altri punti e riflessioni possono essere introdotte ,
questi mi vengono in mente ora ,
in sostanza , per un giocatore di lungo periodo :
-Capitalia non mi sembra il miglior posto dove farsi due passi
-Unicredito rischia di "espandersi" ( se non è Unicredito ......)

SICURAMENTE sbaglio , la fantasia vola troppo e troppo lontano ,
ma altrettanto scuramente, anche se sbaglio , non mi faccio male .
Insomma chi è in Capitalia rischia di guadagnare ma anche di rimettere ,
io mi limiterò a evitare , rogne ce ne son fin troppo senza cercarle .
 

generali1984

Forumer storico
Con lo stesso principio prudenziale esposto su Capitalia ,
anche se chiaramente "forzato" si possono evitare molte pericolose cadute,
certo si perdono anche la maggior parte degli "affari" , ma di prudenza
non è morto mai nessuno .


Altra cosa utile nel leggere lo sviluppo di un "ciclo" in tempi rapidissimi
consiste nell'evitare di prendere concetti preconfezionati a scatola chiusa ,
la possibilità che vi si offre consiste nel verificare se ci sono riscontri reali
o se si stanno raccontando frottole , qui siamo già un bel pò avanti ,
ma presentare i vantaggi non fa mai male .

Con un pò di interpretazione personale e semplice deduzione si può
cercare di far luce su cose che sembrano chiare o esatte ma certo non lo sono ,
quando ad esempio vi dicono :
"Le perdite restano solo sulla carta finchè non vendete"
vi stanno raccontando una enorme sciocchezza ,
le perdite si consolidano da sole ;
al prezzo della perdita di altre occasioni o del ciclo seguente o
"dell'inflazione temporale" necessaria al riassorbimento iniziale .
Le Perdite si consolidano AUTOMATICAMENTE ogni giorno che passa .

Sono i guadagni che si deve stare attenti a consolidare
I guadagni vanno gelosamente difesi , protetti e continuamente coccolati ,
la "temperatura" va attentamente monitorata e ogni segnale
va vagliato con severità .
 

generali1984

Forumer storico
"Se si dovesse dar retta a tutti i proverbi e detti che circolano ,
non si metterebbe mai una lira in borsa"
potrebbe essere lo sfogo di chi non ha mai preso legnate ,
di certo a me che di legnate in faccia ne ho prese un bel pò non mi capiterà
di dire una cosa del genere , se non altro per rispetto dei dentini che ho lasciato per strada :D

Chiunque abbia il portafogli interamente pieno di azioni è ,
secondo il mio parere , uno che ha tendenze masochiste !
Non solo perchè essere dentro al 100% è SEMPRE qualcosa di
estremamente pericoloso , ma a maggior ragione lo è in una fase
incerta come l'attuale , probabilmente sbaglio , ma non ho riconosciuto
in modo chiaro le ultime due fasi (Panico - Disaffezione) ,
come me le aspettavo , forse sono già arrivate , come mi è stato fatto
notare altre volte il settembre 2001 e il periodo che ne è seguito
fino al marzo 2003 possono ben rappresentare sia il panico che la disaffezione .
Ed è vero , si possono benissimo inquadrare in tale modo
eppure c'è qualcosa che non mi torna , non c'è stata nessuna recessione
che abbia "pulito" gli eccessi passati .

Quello che c'è stato è , a mio avviso , un semplice regresso economico ,
ma niente a che vedere con una recessione dura e cruda .

Altra aggravante storica , il superciclo rialzista è in essere da un bel pacco
di anni ; che sia dall'82 o dal 77 non è che faccia una gran differenza ;
restano una gran bel numero di anni .
 

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