Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

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Su Mps pensavo Peggio,cmq non si fà cenno ne hai 3monti Bonds ne alle cedole T1 oggi scivo all'Ir
 
Riflessione generale..

Dopo il gran balzo di gennaio e febbraio, nel corso del mese di marzo l'andamento (medio) dei perpetuals è stato stagnante o in leggera diminuzione.

Cosa ci aspetta per i prossimi mesi?
Quali eventi condizioneranno i corsi?
Come è più saggio posizionarci oggi?

Credo che un investitore avveduto, desideroso di sfruttare i movimenti del mercato, si stia ponendo domande come queste.

La mia impressione è che il mercato, persa la stella polare della Grecia (e sperando che questa non torni a fare la sua comparsa, almeno nei termini passati...) sia come frastornato. Sa di aver molto corso; pur non avendo recuperato (almeno per i finanziari) le posizioni di 12 mesi fa, si rende però conto di avere poca benzina per un nuovo salto. Realizzare? Investire ancora?

Per vedere i nostri perpetuals riprendere vigore ho l'impressione occorra una di queste due novità:
1)un superamento della fase di incertezza dell'economia, con segnali solidi che la "mild recession" è in via di superamento. Se questo quadro si concretizzasse, occhio ai tassi variabili...
2)novità normative che rafforzino la convinzione di un prossimo phasing-out dei titoli.

Francamente non mi sembra (come vorrei essere smentito!) che nessuno di questi eventi sia imminente (=prossimi 3 mesi), ergo potremmo andare incontro ad un periodo fiacco per i subordinati, con possibili (moderate) flessioni dei corsi.
Saggio, se così andassero le cose, concentrarsi sui subordinati di carattere più difensivo? A meno che qualcuno abbia identificato qualche titolo particolarmente avvilito dal mercato e in grado di partire alla riscossa...

Questo flash non ha la pretesa di passare in rassegna compiutamente il quadro finanziario complessivo: oltretutto sappiamo di vivere una realtà molto instabile, nella quale si possono inserire in ogni istante fatti nuovi e rivoluzionari.

Cosa ne pensate?

Queste sono considerazioni più da week-end, ma visto che il mercato non vive momenti frenetici potremmo scambiarci qualche impressione...
 
a quanto sta la 414 ? sui siti teteschi la danno molto vicina a questi valori, se fosse tra 44 e 45 un eventuale switch (per chi lo vuole fare) potrebbe essere piu' interessante che mai...

non so, non ho chiesto, in ogni caso lo switch tra 414 e 751 è da tempo che si può fare, difatti molti l'hanno fatto come consigliato qui sul forum
 
Dopo il gran balzo di gennaio e febbraio, nel corso del mese di marzo l'andamento (medio) dei perpetuals è stato stagnante o in leggera diminuzione.

Cosa ci aspetta per i prossimi mesi?
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Credo che un investitore avveduto, desideroso di sfruttare i movimenti del mercato, si stia ponendo domande come queste.

La mia impressione è che il mercato, persa la stella polare della Grecia (e sperando che questa non torni a fare la sua comparsa, almeno nei termini passati...) sia come frastornato. Sa di aver molto corso; pur non avendo recuperato (almeno per i finanziari) le posizioni di 12 mesi fa, si rende però conto di avere poca benzina per un nuovo salto. Realizzare? Investire ancora?

Per vedere i nostri perpetuals riprendere vigore ho l'impressione occorra una di queste due novità:
1)un superamento della fase di incertezza dell'economia, con segnali solidi che la "mild recession" è in via di superamento. Se questo quadro si concretizzasse, occhio ai tassi variabili...
2)novità normative che rafforzino la convinzione di un prossimo phasing-out dei titoli.

Francamente non mi sembra (come vorrei essere smentito!) che nessuno di questi eventi sia imminente (=prossimi 3 mesi), ergo potremmo andare incontro ad un periodo fiacco per i subordinati, con possibili (moderate) flessioni dei corsi.
Saggio, se così andassero le cose, concentrarsi sui subordinati di carattere più difensivo? A meno che qualcuno abbia identificato qualche titolo particolarmente avvilito dal mercato e in grado di partire alla riscossa...

Questo flash non ha la pretesa di passare in rassegna compiutamente il quadro finanziario complessivo: oltretutto sappiamo di vivere una realtà molto instabile, nella quale si possono inserire in ogni istante fatti nuovi e rivoluzionari.

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Parzialmente NUvoloso..:lol: Laterale a meno che venga fuori qlc notiziola non bella che porti giù tutto..
 
non ne ho idea ma dubito che l'adc non si riflettera' positivamente sulle quotazioni delle sub

le 798 mi sono scappate all'insu'senza che riuscisssi a comprarle

ho idea che l' adc di unipol seguira' le orme di quello unicredit , il programma e' quello di entrare sui diritti il secondo e terzo giorno ( se ripeto ci saranno forti vendite)
vedremo...

ma mi risulta che siano ancora poco sopra 70;)
il prezzo è ancora basso
 
Dopo il gran balzo di gennaio e febbraio, nel corso del mese di marzo l'andamento (medio) dei perpetuals è stato stagnante o in leggera diminuzione.

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Credo che un investitore avveduto, desideroso di sfruttare i movimenti del mercato, si stia ponendo domande come queste.

La mia impressione è che il mercato, persa la stella polare della Grecia (e sperando che questa non torni a fare la sua comparsa, almeno nei termini passati...) sia come frastornato. Sa di aver molto corso; pur non avendo recuperato (almeno per i finanziari) le posizioni di 12 mesi fa, si rende però conto di avere poca benzina per un nuovo salto. Realizzare? Investire ancora?

Per vedere i nostri perpetuals riprendere vigore ho l'impressione occorra una di queste due novità:
1)un superamento della fase di incertezza dell'economia, con segnali solidi che la "mild recession" è in via di superamento. Se questo quadro si concretizzasse, occhio ai tassi variabili...
2)novità normative che rafforzino la convinzione di un prossimo phasing-out dei titoli.

Francamente non mi sembra (come vorrei essere smentito!) che nessuno di questi eventi sia imminente (=prossimi 3 mesi), ergo potremmo andare incontro ad un periodo fiacco per i subordinati, con possibili (moderate) flessioni dei corsi.
Saggio, se così andassero le cose, concentrarsi sui subordinati di carattere più difensivo? A meno che qualcuno abbia identificato qualche titolo particolarmente avvilito dal mercato e in grado di partire alla riscossa...

Questo flash non ha la pretesa di passare in rassegna compiutamente il quadro finanziario complessivo: oltretutto sappiamo di vivere una realtà molto instabile, nella quale si possono inserire in ogni istante fatti nuovi e rivoluzionari.

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Periodo di chiusura bilanci 2011 e, tra qualche settimana, prime trimestrali 2012. E sui numeri scritti c'è poco da girarci intorno.
Speriamo almeno non ci siano grossi scossoni e ci si limiti a lateralizzare un po', se le cedole sono discrete ci accontenteremo di quelle. Però è una speranza, non una certezza. :rolleyes:
 
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Credo che un investitore avveduto, desideroso di sfruttare i movimenti del mercato, si stia ponendo domande come queste.

La mia impressione è che il mercato, persa la stella polare della Grecia (e sperando che questa non torni a fare la sua comparsa, almeno nei termini passati...) sia come frastornato. Sa di aver molto corso; pur non avendo recuperato (almeno per i finanziari) le posizioni di 12 mesi fa, si rende però conto di avere poca benzina per un nuovo salto. Realizzare? Investire ancora?

Per vedere i nostri perpetuals riprendere vigore ho l'impressione occorra una di queste due novità:
1)un superamento della fase di incertezza dell'economia, con segnali solidi che la "mild recession" è in via di superamento. Se questo quadro si concretizzasse, occhio ai tassi variabili...
2)novità normative che rafforzino la convinzione di un prossimo phasing-out dei titoli.

Francamente non mi sembra (come vorrei essere smentito!) che nessuno di questi eventi sia imminente (=prossimi 3 mesi), ergo potremmo andare incontro ad un periodo fiacco per i subordinati, con possibili (moderate) flessioni dei corsi.
Saggio, se così andassero le cose, concentrarsi sui subordinati di carattere più difensivo? A meno che qualcuno abbia identificato qualche titolo particolarmente avvilito dal mercato e in grado di partire alla riscossa...

Questo flash non ha la pretesa di passare in rassegna compiutamente il quadro finanziario complessivo: oltretutto sappiamo di vivere una realtà molto instabile, nella quale si possono inserire in ogni istante fatti nuovi e rivoluzionari.

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ci si attendeva una correzione per metà aprile, credo però che il movimento di questa ultima settimana abbia ahimè anticipato un po' tutto
direi che adesso si può tranquillamente scendere, io credo che le perpetue possano ribassare anche di una decina di punti fino a maggio-giugno
personalmente me ne resto liquido al 60%, non sono un patito dell'investimento ad ogni costo perchè credo che il saper aspettare, il non far nulla possa alla lunga essere una strategia vincente
 
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Come è più saggio posizionarci oggi?

Credo che un investitore avveduto, desideroso di sfruttare i movimenti del mercato, si stia ponendo domande come queste.

La mia impressione è che il mercato, persa la stella polare della Grecia (e sperando che questa non torni a fare la sua comparsa, almeno nei termini passati...) sia come frastornato. Sa di aver molto corso; pur non avendo recuperato (almeno per i finanziari) le posizioni di 12 mesi fa, si rende però conto di avere poca benzina per un nuovo salto. Realizzare? Investire ancora?

Per vedere i nostri perpetuals riprendere vigore ho l'impressione occorra una di queste due novità:
1)un superamento della fase di incertezza dell'economia, con segnali solidi che la "mild recession" è in via di superamento. Se questo quadro si concretizzasse, occhio ai tassi variabili...
2)novità normative che rafforzino la convinzione di un prossimo phasing-out dei titoli.

Francamente non mi sembra (come vorrei essere smentito!) che nessuno di questi eventi sia imminente (=prossimi 3 mesi), ergo potremmo andare incontro ad un periodo fiacco per i subordinati, con possibili (moderate) flessioni dei corsi.
Saggio, se così andassero le cose, concentrarsi sui subordinati di carattere più difensivo? A meno che qualcuno abbia identificato qualche titolo particolarmente avvilito dal mercato e in grado di partire alla riscossa...

Questo flash non ha la pretesa di passare in rassegna compiutamente il quadro finanziario complessivo: oltretutto sappiamo di vivere una realtà molto instabile, nella quale si possono inserire in ogni istante fatti nuovi e rivoluzionari.

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Queste sono considerazioni più da week-end, ma visto che il mercato non vive momenti frenetici potremmo scambiarci qualche impressione...

Ciao Rott, devo dire che sostanzialmente concordo con la tua visione. E infatti da qualche tempo ho diminuito considerevolmente la perc di t1 in portafoglio (appena sopra al 10%), in parte switchando su lt2 ed in parte andando su senior. La congiuntura economica persiste negativa, con effetti deleteri sui programmi di aggiustamento dei conti pubblici di molti paesi europei e, nelle attese, sul rischio percepito degli istituti finanziari, mentre sulla questione firewall, come sempre, si annaspa.
L'attesa festante per i due ltro è finita e sulla questione delle normative elimina-vecchie-t1 tempo ce n'è ancora.
Se guardo i cds senior e sub di molto emittenti, francamente, mi sembrano relativamente bassi rispetto alla situazione in cui ci troviamo. Nè, tantomeno, da quello che leggo, l'interbancario si sta granchè rianimando nè fondi/istituzionali Usa fanno la coda per rientrare su titoli europei. A parte qualche buona occasione penso a realizzare i gain del rally dicembre-fabbraio, di acquisti su t1 per il momento non ne faccio.
 
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