MRPINK
Forumer storico
Una perdita
complessiva che potrebbe aggirarsi sui 20 miliardi di euro.
E' il passivo atteso dai bilanci annuali per il 2011 che
saranno riportati domani dalle quattro principali banche
della Grecia, vale a dire la Banca Nazionale della Grecia
(Bng), la Alpha Bank, la Eurobank e la Banca del Pireo. Le
perdite sono direttamente collegate alla svalutazione nella
misura del 70% dei valori dei titoli di stato ellenici
effettuata il mese scorso, quando l'accordo con i privati
per la riduzione del debito greco e' divenuto esecutivo.
Insieme alle banche internazionali, fra i principali
detentori di titoli di debito ellenici vi erano proprio le
quattro maggiori banche nazionali e in primis la Bng, che e'
attesa al passivo maggiore. L'annuncio delle perdite mettera'
in moto il processo per la ricapitalizzazione degli istituti
che avverra' in larga parte con l'aiuto pubblico anche se
l'obiettivo e' di coinvolgere anche i privati onde evitare
una nazionalizzazione degli istituti che non aiuterebbe
l'economia reale. Il governo potra' contare in questa fase
sulla prima tranche da 25 miliardi di euro prevista dal
secondo accordo di salvataggio e che verra' stanziato dal
gondo di stabilita' europeo (Efsf). Per le banche la strada
resta tuttavia in salita: il tasso di prestiti a rischio e'
eccezionalmente alto, pari al 14,7% del totale, e richiedera'
pertanto un intervento alquanto consistente sul capitale
nella speranza che nel frattempo la crisi non peggiori
ulteriormente.
complessiva che potrebbe aggirarsi sui 20 miliardi di euro.
E' il passivo atteso dai bilanci annuali per il 2011 che
saranno riportati domani dalle quattro principali banche
della Grecia, vale a dire la Banca Nazionale della Grecia
(Bng), la Alpha Bank, la Eurobank e la Banca del Pireo. Le
perdite sono direttamente collegate alla svalutazione nella
misura del 70% dei valori dei titoli di stato ellenici
effettuata il mese scorso, quando l'accordo con i privati
per la riduzione del debito greco e' divenuto esecutivo.
Insieme alle banche internazionali, fra i principali
detentori di titoli di debito ellenici vi erano proprio le
quattro maggiori banche nazionali e in primis la Bng, che e'
attesa al passivo maggiore. L'annuncio delle perdite mettera'
in moto il processo per la ricapitalizzazione degli istituti
che avverra' in larga parte con l'aiuto pubblico anche se
l'obiettivo e' di coinvolgere anche i privati onde evitare
una nazionalizzazione degli istituti che non aiuterebbe
l'economia reale. Il governo potra' contare in questa fase
sulla prima tranche da 25 miliardi di euro prevista dal
secondo accordo di salvataggio e che verra' stanziato dal
gondo di stabilita' europeo (Efsf). Per le banche la strada
resta tuttavia in salita: il tasso di prestiti a rischio e'
eccezionalmente alto, pari al 14,7% del totale, e richiedera'
pertanto un intervento alquanto consistente sul capitale
nella speranza che nel frattempo la crisi non peggiori
ulteriormente.