Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (5 lettori)

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Rottweiler

Forumer storico
Ciao,
in che data BPM ha pagato gli interessi sui Tremonti Bond con gli utili distribuibili prodotti nell' esercizio 2010?
Grazie

Il 1° luglio 2011, e cioè nei 12 mesi antecedenti la cedola dovuta il 25 giugno 2012.
Questo è il punto del contendere: per noi scatta il coupon pusher, sulla base della condition 5c); per BPM i TreBonds non esistono.... (vedi posts precedenti).
 

maxolone

Forumer storico
Sono ancora d'accordo con te...riassumi il mio pensiero perfettamente...
Unico modo per farci cambiare e' una imposizione esterna senza se e senza ma...non ci sono alternative...altrimenti continuiamo a sciacquare i terrazzi a vita...

Che piacere avrei a vedere la Markel che schiaffeggia dolcemente Amato sulla fronte e gli taglia la pensione da 30,000 a 5,000...


Spero il prima possibile che il btp vada al 8% di yield , dunque non potendo emettere saremo costretti ad andare al fondo monetario che in un giorno mette a posto la situazione:
1) dimezza il parlamento, abolisce province ed altri cavolate della spesa pubblica
2) se evadi le tasse va in carcere per 5 anni e non ci sono arresti domicilairi ma solo carcere
3) se prendi le mazzete vale il punto 2)
4) -20% di dipendenti statali o -20% di stipendio a tutti gli statali (contatto di solidarieta')
5) via articolo 18
6) deregolamentazioni a manetta di albi professioni tassisiti farmacisti posteggiatori abusivi etc

e l'italia il giorno dopo diventa il paese delle opportunita' per gli stranieri
perche' abbiamo la manodopera qualificata con grande inventiva che altri paesi si sognano
 

marc

Forumer storico
Il 1° luglio 2011, e cioè nei 12 mesi antecedenti la cedola dovuta il 25 giugno 2012.
Questo è il punto del contendere: per noi scatta il coupon pusher, sulla base della condition 5c); per BPM i TreBonds non esistono.... (vedi posts precedenti).

Grazie...volevo una conferma di aver capito bene..perchè la situazione è talmente increddibbilee..che a volte mi chiedo se può esser vera o se mi sono ubriacato nel leggere prospetti e bilanci!
Inoltre dovremmo tutti scrivere all'autore dell'articolo del Sole 24 Ore e chiedergli cosa ne pensa ...altro che svolta...e giro di boa

La «nuova Bpm» accelera la svolta nella governance con il masterplan

di Antonio Quaglio Cronologia articolo 10 giugno 2012

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 15:05.
L'ultima modifica è del 10 giugno 2012 alle ore 16:45.




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Il giro di boa
La netta separazione fra il consiglio di sorveglianza (dove è ancora maggioritaria la rappresentanza dei dipendenti-soci) e il consiglio di gestione indipendente (nel quale Bonomi e il nuovo consigliere delegato Piero Montani sono affiancati da tre figure professionali come Davide Croff, Dante Razzano e Alessandro Foti) hanno rappresentato il punto di partenza di un 2012 partito con dati trimestrali leggermente migliori delle attese. Il top management, tuttavia, ha lasciato chiaramente intendere che il primo utile annuale della nuova era difficilmente potrà moltiplicare per quattro i 64 milioni del gennaio-marzo.
L'esercizio in corso si annuncia del resto problematico sia per i fattori esterni comuni all'intero sistema bancario, sia al fatto che il «cantiere Bpm» è stato appena aperto e lo rimarrà per molti mesi. Certo, il piano industriale a medio termine consentirà a Bonomi e Montani di confrontarsi in modo più puntuale con il mercato le guidelines strategiche preannunciate: a) rifocalizzazione sul core business nel commercial banking sul territorio; b) miglioramento dell'efficienza; c) cambiamento organizzativo in chiave di «meritocrazia»: cioè di superamento delle inefficienze "qualitative" radicate nella forte capacità di autocontrollo dei dipendenti-soci.
In attesa del piano, non ha sorpreso che i giudizi degli analisti si siano frastagliati sui conti al 31 marzo, con una varietà di giudizi e di prezzi-obiettivo: che tuttavia non hanno escluso potenzialità di crescita importanti al listino (come il recupero di quota 0,6 euro dai 0,34 correnti).
Dopo l'aumento di capitale
Il resoconto intermedio ha comunque segnalato sia punti di tenuta che profili necessitanti di correzione. Tra i primi vi è una situazione di relativa solidità patrimoniale, pur tenuto conto che nella base capitale di Bpm sono ancora presenti 500 milioni di Tremonti-bond. L'aumento di capitale da 800 milioni realizzato contestualmente alla svolta di ottobre ha contribuito a portare il core tier 1 a quota 8,30%, grazie anche a un'ottimizzazione degli asset rischiosi (Bpm non è comunque oggetto di moral suasion diretta dell'Eba per allinearsi al 9% entro il 30 giugno).
Il coefficiente tuttavia sale al 10,1% (al lordo dei Tremonti-bond) se il bilancio viene liberato dai cosiddetti add-on: la super-ponderazione di alcune classi «Rwa» che tuttora grava per circa 130 punti base. In particolare: 40 punti sono legati all'esposizione verso il settore immobiliare (36% rispetto al 30% medio del sistema); 40 punti sono relativi, sempre secondo quanto riferito dal managementa, vanno attribuiti a «problemi riguardanti i documenti che assiste i collaterali dei prestiti; e 50 punti base sono invece collegati al «rischio operativo».
Le tre "ganasce" (specialmente le ultime due) sono state poste in opera dalla vigilanza della Banca d'Italia anche a fini inequivocabili di pressing per il cambio di governance e ora per la sua rapida implementazione. L'attesa da parte del management di veder rimossi gli add-on entro la fine dell'anno almeno parzialmente (fra un terzo e metà) raccoglie quindi una diffusa credibilità sul mercato. E questo passaggio sarebbe propedeutico al rimborso del Tremonti-bond.
Tenore tecnico ha assunto intanto il downgrading deciso da Fitch e Moody's su due categorie di preferred bond (un subordinato e un perpetuo) sulle quali la Bpm ha deciso di non pagare gli interessi semestrali utilizzando una facoltà concessa dai regolamenti dei prestiti allorché il bilancio annuale chiuse in perdita (com'è stato a fine 2012).
Luci e ombre in bilancio
Vigilanza e mercati, in ogni caso, attendono la Bpm a una verifica "passo dopo passo" lungo tutto il 2012. Il margine d'interesse nei primi tre mesi ha battuto generalmente le attese: ma, al pari di altre grandi banche italiane, la Milano ha beneficiato del carry-trade sulla liquidità attinta alle aste Bce (4 miliardi), a fronte di un aumento del costo della raccolta istituzionale. La manovra di stabilizzazione della liquidità ha d'altronde condotto all'incremento – su base trimestrale – da 1,5 a 7,9 miliardi l'esposizione verso titolo sovrani italiani, principalmente a breve. Il contributo delle commissioni al margine d'intermediazione (in calo netto soprattutto in termini annuali) resta invece – nel giudizio degli analisti – un gap da colmare.
Anche la qualità del credito resta un altro versante su cui i fari del mercato restano accesi. I crediti deteriorati sono in aumento trimestrale sia al lordo (+6,5%) che al netto (+6,8%). Le rettifiche su crediti sono tornate a regime dopo la "pulizia" di fone 2011, con un "costo del credito" annualizzato pari a 58 punti-base: in crescita e con prospettive di aumento controllato nel 2012. Appare comunque evidente che l'esito della scommessa strategica del gruppo - rilanciarsi come leader nel commercial banking nel suo mercato elettivo - dipenda strettamente dai tempi e dai modi della ripresa economica nell'Azienda-Paese.
 

warren baffo

Forumer storico
Inoltre dovremmo tutti scrivere all'autore dell'articolo del Sole 24 Ore e chiedergli cosa ne pensa ...altro che svolta...e giro di boa

La «nuova Bpm» accelera la svolta nella governance con il masterplan

di Antonio Quaglio Cronologia articolo 10 giugno 2012

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 15:05.
L'ultima modifica è del 10 giugno 2012 alle ore 16:45.


Mi sembra che il sig. quaglio non sia esattamente un cronista imparziale ma bensi che faccia una "free marchett...", altrimenti è quantomeno ingenuo.
Uno degli articoli più ridicoli che leggo da tempo, per fortuna il sole24 lo leggo raramente, fa sempre parte di quel "sistema paese" di cui sopra.
hai ben poco da scrivergli

"Tenore tecnico ha assunto intanto il downgrading deciso da Fitch e Moody's su due categorie di preferred bond (un subordinato e un perpetuo) sulle quali la Bpm ha deciso di non pagare gli interessi semestrali !..."

tenore tecnico ha assunto il downgrading....ma mi faccia il piacere.....
 

discipline

Forumer storico
Visto che oggi si approfondiva la consecutio in tema di verbi e loro coniugazione, mi sembra azzardato il presente adottato nel titolo dell'articolo..

Bankitalia si ricompra il 2,5% di Mps


La ricapitalizzazione chiesta dall'Eba. Un rappresentante di via Nazionale nel prossimo consiglio di amministrazione

Via Nazionale in soccorso del Monte dei Paschi di Siena. Secondo il sito del settimanale economico Il Mondo tra le ipotesi allo studio dal management del Monte per rispettare l'ultimatum dell'Eba (European Banking Authority) che ha chiesto un aumento di capitale da 3,3 miliardi di euro entro il 3o giugno (2,3 miliardi sarebbero stati già recuperati, ne mancherebbe uno) ci sarebbe anche l'opzione concertata con l'istituto guidato da Ignazio Visco di ricomprarsi il 2,5% che il Monte dei Paschi possiede nel capitale dell'istituzione.

LA FATTIBILITA' - Sarebbe tecnicamente possibile ed è per questo che ci sarà un rappresentante della Banca d'Italia alla riunione del consiglio di amministrazione di Mps del prossimo 25 giugno per capire la fattibilità dell'operazione. Rappresenterebbe solo un'anticipazione d'emergenza s'intende, rispetto ad un processo che ormai chiedono a gran voce sia l'Acri (l'associazione delle ex casse di risparmio, ora fondazioni bancarie) e la stessa Abi, e sanerebbe un'anomalia di una Bankitalia che appartiene alle principali banche del Paese.

Bankitalia si ricompra il 2,5% di Mps - Corriere.it
 
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claudioborghi

Twitter: @borghi_claudio
il suo problema sono le banche

Si chiama problema di debito privato: irlanda, spagna, grecia... debito privato (che poi rischia di diventare pubblico).

Comunque nell'eurozona i problemi ormai anche i sassi dovrebbero aver capito che sono 3 e sappiamo anche i modi di risolverli.

1) Debito privato (bolle immobiliari finanziate a tassi ridicoli nel sonno di chi doveva vigilare sulle banche pensando che il bengodi andasse avanti ad oltranza)

Qui è facile: ne più ne meno come i subprime. O nazionalizzi tutto con una specie di TARP o ripudi il debito bancario all'islandese...


2) Bilancia dei pagamenti. La Germania è in surplus tutti gli altri sono in deficit. Ognuno poi si faccia i viaggi che vuole, a chi piace pensare che loro sono alti belli e biondi faccia pure così come chi dice che in sostanza hanno scientemente barato sussidiandosi le riforme a debito all'inizio del 2000 fino a guadagnarsi un vantaggio incolmabile. A me non interessa il passato ma il futuro: dato che le cose stanno così e non è realistico pensare ad un'inversione di tendenza che piova dal cielo (specialmente con costo del capitale multiplo in "periferia" rispetto al "core" e scenari incerti, chi volete che investa in paesi la cui stabilità dipende dai colloqui samaras venizelos :rolleyes:) conviene pensarci. Del resto se si dice che se uscissimo dall'euro svaluteremmo dell'X% significa che abbiamo una moneta commercialmente sopravvalutata dellX% e in questa situazione non ci è possibile competere.

Qui è difficile: tre vie di uscita

a) Si esce dall'euro, si svaluta e tutto (commercialmente) migliora

b) Ci facciamo annettere dalla Germania sperando che ci prenda e ci posizioniamo col cappello in mano ad aspettare i periodici trasferimenti interni di denaro stile Lombardia-Calabria

c) Proviamo a realizzare la mitica "internal devaluation" e tagliamo tutti gli stipendi dellX% di cui sopra +Y% in aggiunta perchè siamo piccoli e neri e perchè meglio portarsi avanti per evitare un altro taglio fra un po'. Diciamo un bel 30%


3) Garanzia sul debito pubblico. Chi cazpita volete che si compri un titolo di stato che non è garantito da nessuno e che la valuta con cui ti verrà ripagato dipende dalla scelta del pescatore di Corinto o da come si sveglia Van Rompuy? La gente compra il titolo di stato tedesco che pure ha lo stesso sistema solo perchè sa che in qualsiasi momento se le cose si mettono male quelli riaprono la Bundesbank e se ne vanno col pallone, per tutti gli altri è demenziale.

Qui è facile: O la BCE garantisce illimitatamente il debito o si esce dall'Euro. Qualsiasi fondo anche se gli metti qualche bella sigla ESFS, EMS, FROB, CGHEJ=TRFHE non serve a una cippa, soprattutto per noi che siamo troppo grossi e possiamo solo pagarli ma mai incasseremo.

Tutto il resto, i politici, la corruzione, le buche nelle strade, il bunga bunga, gli statali, i fannulloni gli evasori ecc. ecc. sono problemi che vanno sicuramente affrontati ma in parallelo. Se anche fossimo tutti sigfrido e meglio della germania i casini per l'eurozona ci sarebbero lo stesso perchè il sistema è congegnato in modo tale che uno vince e gli altri perdono.
Per come la vedo io uno dovrebbe passare il suo tempo a fare le scelte di cui sopra, il resto è waste of time.
 

no perpetual no party

Forumer storico
arrivata risposta consob su mail bpm (dopo 12 giorni dalla mail, vabbè...)


Gentile Signor No Perpetual No Party,

la ringraziamo per la sua segnalazione che è stata trasmessa agli uffici Consob competenti.

Con i migliori saluti

CONSOB- Ufficio Consumer Protection
 
Stato
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