Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
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Per gli amanti dei titoli industriali segnalo questa "Santos", che ho trovato su un sito tedesco:

https://www.boerse-stuttgart.de/rd/de/anleihen/factsheet?sSymbol=XS0543710395.STU&lang=de

A dispetto del nome, si tratta di un energetico australiano. Prima di un eventuale investimento nel bond (scadenza 2070...) si consiglia, come al solito, di leggere il prospetto. Questo sembra contenere clausole un po' insolite sulla sospensione della cedola.

http://jyskebank.com/wps/wcm/connect/4fd39c40-e7c8-4d3d-9ffe-44075d17fba0/Santos+kort-UK.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=4fd39c40-e7c8-4d3d-9ffe-44075d17fba0
 
Ciao Zorba,

il tuo commento ha guardato con un occhio a Groupama UK e con l'altro a Unipol. Io, che tengo entrambi gli occhi su Groupama, ho preso nota da stamane che il prezzo pagato a Groupama non appare granchè elevato. Mi sembra infatti che le precedenti transazioni abbiano permesso a Groupama di ricavare almeno l'equivalente del book value, con alienazione a valore pieno anche degli Intangibles. Nel caso britannico gli Intangibles sembrerebbero rimasti, a prima vista, nella casa madre francese.
Occorre però dire che il quadro non è componibile con gli elementi a disposizione.
Infatti, nella semestrale veniva riportato uno stato patrimoniale per l'insieme delle attività britanniche, delle quali il business rappresenta la parte maggiore, ma non la totalità. Parimenti non è dato sapere quali aggiustamenti (se non uno) siano stati apportati allo stato patrimoniale in vista della transazione.
In conclusione: ho l'impressione che l'impatto su patrimonio e solvibilità di Groupama potrà essere decifrato da noi comuni mortali solo a posteriori.


P.S. la transazione vista dalla parte di Ageas:

Regulated information - Ageas UK announces the acquisition of Groupama Insurance Company Limited (GICL)

21 September 2012

Following the announcement of exclusive discussions on 7 September 2012, Ageas today confirms the signing of an agreement to acquire Groupama Insurance Company Limited for a total consideration of GBP 116 million (EUR 145 million). The acquisition will propel Ageas to fifth largest UK Non-Life insurer (with a 5.2% market share); fourth largest Private Motor insurer (with a 11.7% market share); and fourth largest Personal lines insurer (with a 7.1% market share).[1]
The acquisition represents a strong strategic fit and complements Ageas UK's multi-channel distribution approach, strengthening its presence in the UK broker market. GICL offers a range of car, motorcycle, home, travel, personal accident and commercial insurance in the UK, further strengthening Ageas's existing portfolio as well as adding new niche product areas. This transaction excludes Groupama's UK broking operations.

The adjusted book value of GICL as at 31 December 2011 was GBP 211 million (EUR 252 million), reflecting the release of the Defined Benefit liability and the pre-transfer payment.[2] Based on 2011 Non-Life income of Ageas UK and GICL, the annual inflows (or gross written premiums) of Ageas UK as a result of the acquisition would increase by around 20% on a pro forma basis, amounting to over GBP 2.1 billion (EUR 2.4 billion).[3] In terms of operational performance, GICL reported a 2011 post tax profit of GBP 25.9 million (EUR 29.8 million) and a combined ratio of 97.8% (FY2011).

The deal is subject to regulatory approvals and closing is expected before the end of 2012. On completion of the transaction, GICL will become a wholly owned subsidiary of Ageas UK.

Announcing the transaction, Bart De Smet, CEO of Ageas, said: "I welcome this acquisition on its strategic and financial merits and as an important next step in the execution of the Ageas Group strategy towards a well balanced portfolio in terms of Life and Non-Life business. Following on from the start of the partnership with Tesco Bank in 2010, and more recently the acquisition of Kwik Fit Financial Services and Castle Cover, this acquisition also reflects the multi-channel, multi-brand distribution strategy of Ageas as a group and more specifically in the UK. In terms of financial merits, the return on investment is expected to exceed Ageas's minimum return requirement of 11%."

Barry Smith, CEO of Ageas UK, added: "This deal is a great strategic fit in the continuing development of Ageas in the UK. Both Ageas and GICL have strong reputations in the UK broker market and this deal reinforces our ongoing commitment to brokers and their customers. We pride ourselves on strong relationships with brokers and today's announcement sends a clear signal that we will continue to support and work closely with them. The complementary strengths of Ageas and GICL will create an exciting business focused on customer needs whilst generating a greater return for our company."

Questa e' una transazione tutto sommato piccola che non influisce un gran che. Sulla vendita a meno del patrimonio patrimonio netto vorrei dire che la redditivita' dell'azienda (P/E) e' di gran lunga piu' importante della consistenza patrimoniale9P/BV). Bisogna anche dire che pochissime assicurazioni trattano a book value, lasciamo perdere l'embedded value (che comunque non si applica per le assicurazioni non vita). Conunque io ho avuto a che fare con Groupama UK per motivi professionali (10 anni fa) e vi posso dire che era una compagnia disastrata...
 
Questa e' una transazione tutto sommato piccola che non influisce un gran che. Sulla vendita a meno del patrimonio patrimonio netto vorrei dire che la redditivita' dell'azienda (P/E) e' di gran lunga piu' importante della consistenza patrimoniale9P/BV). Bisogna anche dire che pochissime assicurazioni trattano a book value, lasciamo perdere l'embedded value (che comunque non si applica per le assicurazioni non vita). Conunque io ho avuto a che fare con Groupama UK per motivi professionali (10 anni fa) e vi posso dire che era una compagnia disastrata...

Ciao Cat,
il confronto tra le cessioni spagnola e britannica suggerisce alcune considerazioni, sulla base dei dati forniti nella semestrale Groupama, ipotizzando, con una semplificazione, che il business ceduto ad Ageas coincida con quello riportato al 30 giugno per UK:
*le due filiali cedute sono quantitativamente paragonabili quanto a shareholders equity ed earnings. Questi ultimi sono addirittura più bassi per la Spagna che per UK
*la differenza maggiore sta nel fatturato e nelle voci dello stato patrimoniale che ne conseguono: i valori sono molto più importanti per la Spagna.

Se ne dovrebbe dedurre che la valorizzazione ha guardato, come logico, più al business prospettico che allo storico. Rimane il fatto che la Spagna è stata venduta a 404 mln di euro, con un valore di libro di 344. Ecco perchè ci si poteva attendere qualcosa di meglio nella cessione del ramo britannico, che al momento si presenta più interessante per l'impatto sulla solvibilità più che sul conto economico.

Tutto questo, ripeto, sulla base di una analisi necessariamente carente, non avendo accesso che a pochi dati. Rimane poi il fatto che anche a parità di valori di bilancio non si può escludere ci siano stati "aggiustamenti" di comodo nella composizione delle varie voci dello stato patrimoniale.
A fine anno, se ne avremo voglia, ci faremo un quadro più accurato.
 
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Ciao Cat,
il confronto tra le cessioni spagnola e britannica suggerisce alcune considerazioni, sulla base dei dati forniti nella semestrale Groupama, ipotizzando, con una semplificazione, che il business ceduto ad Ageas coincida con quello riportato al 30 giugno per UK:
*le due filiali cedute sono quantitativamente paragonabili quanto a shareholders equity ed earnings. Questi ultimi sono addirittura più bassi per la Spagna che per UK
*la differenza maggiore sta nel fatturato e nelle voci dello stato patrimoniale che ne conseguono: i valori sono molto più importanti per la Spagna.

Se ne dovrebbe dedurre che la valorizzazione ha guardato, come logico, più al business prospettico che allo storico. Rimane il fatto che la Spagna è stata venduta a 404 mln di euro, con un valore di libro di 344. Ecco perchè ci si poteva attendere qualcosa di meglio nella cessione del ramo britannico, che al momento si presenta più interessante per l'impatto sulla solvibilità più che sul conto economico.

Tutto questo, ripeto, sulla base di una analisi necessariamente carente, non avendo accesso che a pochi dati. Rimane poi il fatto che anche a parità di valori di bilancio non si può escludere ci siano stati "aggiustamenti" di comodo nella composizione delle varie voci dello stato patrimoniale.
A fine anno, se ne avremo voglia, ci faremo un quadro più accurato.

Hallo Rott

dovrei vedere i numeri perche' la filiale UK aveva accumulato talmente tante perdite che non escludo che il tax rate sia stato artificialmente basso per le perdite pregresse.

Il mercato Spagnolo e' sempre stato uno dei piu' reddittizzi d'Europa tante e' vero che un baraccone come Reale Mutua fa un sacco di soldi (tra parentesi voleva comprare Groupama Spagna). E' difficile quindi dare dei giudizi. LA ragione per cui e' stata venduta Groupama UK e' la trascurabile presenza mentre mi spiego meno lavendita della Spagna. Ovvio che vendendo meno che il book value ci sara' una perdita data dalla differenza con il BV ed eventualre avviamento.
 
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1) il Dow Jones è solo sotto del 3,5% dai massimi di sempre (la famosa bolla);

2) un po' come se il nostro indice invece di lottare con quota 16.000 (dopo bel recupero) fosse sopra 40.000 (quarantamila ) : cioè al 3% dai massimi;

3) la disoccupazione americana stenta ed è più che doppia rispetto a quando il DOW era ai livelli massimi, Bernanke ha giustificato un mostruoso QE3 adducendo le difficoltà e le incertezze dell'economia che stenta a ripartire.



:-?
 
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Sai spiegarmi come mai la CNP 3,5% e' ancora a 47 circa mentre la tua e'
a 74 ???

Forse perchè è una Mummia?:rolleyes::)

Mummia si, in pratica non se la fila nessuno. Niente MM, book asfittico, pochissimi scambi, perfetta!

Ma le sue soddisfazioni le ha comunque date e le darà.

Ringrazio Top che le segnaló a suo tempo :bow:

Per precisione io intendo questa:
https://bonds.nyx.com/en/products/bonds/FR0010167247-XPAR/quotes

Certo che se binck mettesse nella piattaforma trader i maledetti ISIN...
 
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1) il Dow Jones è solo sotto del 3,5% dai massimi di sempre (la famosa bolla);

2) un po' come se il nostro indice invece di lottare con quota 16.000 (dopo bel recupero) fosse sopra 40.000 (quarantamila ) : cioè al 3% dai massimi;

3) la disoccupazione americana stenta ed è più che doppia rispetto a quando il DOW era ai livelli massimi, Bernanke ha giustificato un mostruoso QE3 adducendo le difficoltà e le incertezze dell'economia che stenta a ripartire.



:-?



...4) Le politiche inflazionistiche delle Banche Centrali faranno crescere il PIL nominale;

5) le politiche fiscali hanno reso i tassi di interesse reali negativi;

6) le Corporate sono piene di liquidità e continuano a finanziarsi sul mercato a tassi sempre più bassi;

7) i vari QE delle Banche centrali di mezzo mondo hanno l'unico obiettivo di creare inflazione: il $ debole
dopo l'annuncio della FED farà salire le commodity e, con l'inflazione la liquidità di imprese e famiglie
( se ancora ne avranno ), si dirotterà verso investimenti che creeranno nuova occupazione a vantaggio degli utili.
Le famiglie invece si orienteranno verso le azioni, e titoli legati all'inflazione;

8) Secondo il mio modesto parere e, in base a quanto sopra, il rialzo continuerà per i prossimi 4 anni.
 
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