Grazie Russia.
A me sembra chiaro che il giornalista si limita a propinare delle banalità.
L'accostamento MPS-SNS non ha alcun fondamento.
Allo stato attuale un'affermazione del tipo:
"In occasione di un'eventuale nazionalizzazione dell'istituto sarà lo Stato a decidere come trattare queste obbligazioni, perseguendo l'obiettivo di evitare un rischio sistemico"
è insensata e fuorviante per due motivi:
1)collega in modo esagerato il "rischio sistemico" al destino delle subordinate;
2)attribuisce allo Stato poteri che la legge, in questo momento, non gli riconosce.
Ovviamente non si può escludere, nel più negativo degli scenari, che sia approvata in fretta e furia una legge italiana sul burden sharing (o che comunque riconosca un potere di intervento straordinario allo Stato), ma senza tale passo non vedo come possano realizzarsi i timori espressi dall'articolista.
L'altro scenario pericoloso sarebbe quello in cui la banca dovesse accusare delle perdite colossali, tali da azzerare il capitale. In quel caso lo Stato sarebbe costretto a entrare nel capitale e potrebbe liquidare la banca vendendone un pezzo alla volta. Ma anche questo scenario non mi sembra francamente realistico, oggi.
Non sto quindi sottovalutando i rischi futuri, ma li sto proporzionando all'effettivo livello di pericolo odierno.