Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Subordinato di Cattolica...troppo piccolo. Sara' illiquido.

Forse ne avete gia' parlato...tra parentesi si parla di cessione della rete di Groupama :eek:

ROMA (MF-DJ)--"Cattolica e' solida e siamo pronti ad approfittare di possibili occasioni se si venissero a presentare", dopo l'acquisizione di Fata, il fondo assicurativo tra agricoltori. Lo afferma in un'intervista al Corriere Economia, supplemento del CorSera, Giovanni Battista Mazzucchelli, a.d. del gruppo Cattolica, escludendo l'interesse per le due compagnie del gruppo Carige e per la rete italiana di Groupama. L'acquisto di Fata sara' pagato "in parte con mezzi nostri, in parte con un bond subordinato. Stiamo pensando a una obbligazione decennale di circa 70 milioni", ma "non faremo alcun aumento di capitale per finanziare questa operazione", conclude. pev

(END) Dow Jones Newswires

December 02, 2013 02:52 ET (07:52 GMT)
 
Torino viaggia molto al di sotto di Milano, io ho venduto 2 alloggi semicentrali un pò datati di 80 mq a 130k e 140 k lo scorso anno, però in centro o Crocetta i prezzi son molto più alti.
Ora vorrei vendere una casa semindipendente di 320 mq a Alpignano a 340k che costerebbe di più solo per costruirla avendo il terreno.
Accetto permute su Milano semicentro ovest o Roma.
Scusate OT.

OT x OT AAA vendo villa prestigiosa all'Argentario.
Ora chi li sente i mod.:D:D
 
Forse ne avete gia' parlato...tra parentesi si parla di cessione della rete di Groupama :eek:

ROMA (MF-DJ)--"Cattolica e' solida e siamo pronti ad approfittare di possibili occasioni se si venissero a presentare", dopo l'acquisizione di Fata, il fondo assicurativo tra agricoltori. Lo afferma in un'intervista al Corriere Economia, supplemento del CorSera, Giovanni Battista Mazzucchelli, a.d. del gruppo Cattolica, escludendo l'interesse per le due compagnie del gruppo Carige e per la rete italiana di Groupama. L'acquisto di Fata sara' pagato "in parte con mezzi nostri, in parte con un bond subordinato. Stiamo pensando a una obbligazione decennale di circa 70 milioni", ma "non faremo alcun aumento di capitale per finanziare questa operazione", conclude. pev

Premesso che se la rete italiana venisse ceduta non piangerei , mi sembra che l'articolo (purtroppo) smentisca tale previsione.

Bentornato !
 
Credo non sarebbe male cominciare ad approfondire le caratteristiche di questi AT1....

Sempre che vi sia interesse e disponibilità da parte del 3D....

Ad esempio: andrebbe notato che Barclays, in quanto banca sistemica, soggetta, oltre tutto, a severe imposizioni da parte del Regolatore britannico, sarà quasi sicuramente costretta ad attestarsi su un livello di CET1 molto elevato.
Pertanto la distanza dal trigger point andrà valutata alla luce del CET1 al quale la banca si attesterà.
Il discorso sarebbe ben diverso se guardassimo ad una banca di seconda o terza fascia.

Faccio questi accenni per introdurre un tema, non certo per arrivare a delle conclusioni.

I nuovi AT1 non sono di facile pricing. Il mio dubbio principale è il grado di subordinazione "de facto": gli AT1 sono junior o senior rispetto all'equity?
- legalmente sono strumenti junior rispetto all'equity, in quanto il capitale viene perso molto prima del default
- molti asseriscono che, in realtà, prima di arrivare al 5.125% (sul 7% già è più difficile), si preferisca fare degli aumenti da capitale per non intaccare gli strumenti ibridi, anche perchè arrivare al 5% di CET1 significa essere pericolosamente vicini alla bancarotta (stesso motivo per cui gli strumenti con writeoff temporaneo e trigger a 5.125%, come il SocGen, non vengono prezzati diversamente dagli altri dove la possibilità di riguadagnare il principal è esclusa)

Ovviamente essendo strumenti nuovi nessuno può dire come si comporteranno gli emittenti, anche se posso immaginare dove spingeranno i governi quando temeranno per la stabilità finanziaria di un paese....

Con la fame di yield attuale la seconda opinione sembra essere quella riflessa nei prezzi: se il mercato prezzasse gli AT1 come strumenti junior rispetto all'equity, dovrebbe richiedere un rendimento superiore al costo dell'equity
 
Sara´ ma mi sa che hanno preso Milano come riferimento.

Io ho messo in vendita, causa trasferimento, alloggo 105 mq in zona semicentrale a Torino a 299k Euro (pagato 350k), meno della meta´ di quanto citato dal grafico.

prezzi medi immobiliare in Germania fine 2012 zona media città per città


Verbands-Statistiken: Immobilienpreise steigen weiter - Immobilien - Finanzen - Handelsblatt

Se si compara Mannheim - 1788 Euro/m2 - con Torino, 350K non é proprio a buon mercato. Con la malattia del mattone si rischia di essre sepolti dai calcinacci. Se l`Italia esce dall`Euro ....
 
Premesso che se la rete italiana venisse ceduta non piangerei , mi sembra che l'articolo (purtroppo) smentisca tale previsione.

Bentornato !

Dall'articolo sembrerebbe che possa essere in vendita. Altrimenti un dirigente non si metterebbe a fare dei ragionamenti simili. Di Carige si sa ma su Groupama sarebbe una novita'. In qualsiasi caso nessuno la comprerebbe.
 
Ultima modifica:
Ciao Vet,

Il problema delle famiglie italiane é che l'asset piu' importante di gran lunga é la casa in cui vive la famiglia stessa. Ne deriva quindi che é un bene indisponibile e qualora anche diventasse disponibile é molto poco liquidabile ( se fosse cosi' semplice liquidare gli immobili come é che tutto il patrimonio immobiliare dello stato é ancora da un ventennio tentato di essere liquidato ma ancora tristemente invenduto )

cosi come per l'italia anche il debito pubblico inglese é alla lunga insostenibile...

prima o poi i bond vigilantes se ne accorgeranno...



Direi non male per un paese che molti considerano, compresi noi italioti, sull'orlo del baratro.....da questi dati si evidenzia che stiamo meglio o meno peggio della Grecia ....e anche di qualche altro blasonato paese.....

Successivo »« Precedente
Commenti (63)TrackBack (0)26 NOVEMBRE 2013 - 10:06
L'Italia è il Paese più ricco del G7. Perché l'Europa non ne tiene conto?
Tra i Paesi del G7 l'Italia vanta un primato spesso ignorato: la più alta ricchezza netta delle famiglie in rapporto al reddito disponibile. I dati Ocse (con l'ultimo update che risale al 13 giugno 2013 e che fanno un bilancio fino al 2011) indicano che sommando algebricamente attività finanziarie, attività reali (immobili in sostanza) e passività finanziarie le famiglie italiane hanno una ricchezza netta dell'852,8% rispetto al reddito disponibile. Per dirla in gergo contabile sono meglio patrimonializzate delle altre famiglie delle economie che nel 1976 - quando è stato istituito il G7 - erano le più potenti al mondo. Circa il 70% della ricchezza netta delle famiglie italiane è detenuto in attività reali, il restante 30% in asset finanziari.

Proporzione simile anche per la Francia che però è al terzo gradino (dopo l'Inghilterra) con una ricchezza netta pari all'809% del reddito disponibile. Poi segue il Giappone in cui la componente finanziaria netta supera quelle delle attività reali. E' risaputo, infatti, che circa il 90% dell'enorme debito pubblico nipponico è "interno", ovvero detenuto dagli stessi cittadini giapponesi (ciò lo rende meno vulnerabile da attacchi finanziari nel breve periodo ma certamente più esposto a dinamiche demografiche).

Quinta la Germania (627%) seguita dagli Stati Uniti che, al pari del Giappone, detengono attività finanziarie superiori a quelle reali.

L'Italia è al primo posto di questa classifica. Le famiglie sono meglio patrimonializzate che altrove. Questo dato fa il paio con un altro primato - indicato dalla Commissione europea nel Financial Sustainability Report 2012 - che emerge dall'indice di sostenibiltà del debito S2. Questo indice non calcola solo l'ammontare del debito ma tiene anche conto del flusso degli avanzi primari futuri, degli interessi attesi e delle future spese demografiche (pensioni e sanità). Ne risulta che il debito pubblico italiano è il più sostenibile fra tutti quelli dell'Unione europea nel lungo periodo. :eek::eek:

A questo punto, la domanda è: come mai nei parametri di Maastricht e successivi non si tiene conto di queste ponderazioni? Ci si sofferma solo su un lato della medaglia (deficit, debito) e non si analizza in profondità il corrisponde attivo (come farebbe un qualsiasi ragioniere nella logica della partita doppia)?
 
A quanto si compra oggi ?

Acquisti di BM Lt 2 2017 aggiornato al 02.12.2013 :

Fratelli BancaMarchisti LT 2 2017 in ordine di Size :

Russiabond : 28 lotti prezzo 49,50 ;

SENIORTRADER :4 lotti prezzo m.c. 61,53919;

CARD MARCINCUS : 3 lotti prezzo ? ;

SESE : 2 lotti prezzo 44 ;

CALIGOLA 2005 : 2 lotti prezzo 42,60 ;

BOSMELD : 1 lotto prezzo 48,00 ;

FRMAORO : 1 lotto prezzo 42 ;

ANGY2007 : 1 lotto prezzo 42,50 ;

ALBERTOCOC : 1 lotto prezzo 60 ;

L'ESEGESI : 1 lotto prezzo 44,50 ;

...siamo a quota 1,2% circa dell'emissione con i lurker secondo me siamo già al 2% ...:-o

e speriamo restino lurker ...non vorrei un caso simile a SNS :D
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto