I nuovi AT1 non sono di facile pricing. Il mio dubbio principale è il grado di subordinazione "de facto": gli AT1 sono junior o senior rispetto all'equity?
- legalmente sono strumenti junior rispetto all'equity, in quanto il capitale viene perso molto prima del default
- molti asseriscono che, in realtà, prima di arrivare al 5.125% (sul 7% già è più difficile), si preferisca fare degli aumenti da capitale per non intaccare gli strumenti ibridi, anche perchè arrivare al 5% di CET1 significa essere pericolosamente vicini alla bancarotta (stesso motivo per cui gli strumenti con writeoff temporaneo e trigger a 5.125%, come il SocGen, non vengono prezzati diversamente dagli altri dove la possibilità di riguadagnare il principal è esclusa)
Ovviamente essendo strumenti nuovi nessuno può dire come si comporteranno gli emittenti, anche se posso immaginare dove spingeranno i governi quando temeranno per la stabilità finanziaria di un paese....
Con la fame di yield attuale la seconda opinione sembra essere quella riflessa nei prezzi: se il mercato prezzasse gli AT1 come strumenti junior rispetto all'equity, dovrebbe richiedere un rendimento superiore al costo dell'equity
Ciao,
sul grado di subordinazione anche in passato (e quindi non solo sugli AT1) si è fatta molta confusione.
Innanzitutto occorre precisare che l'unico contesto "legale" nel quale si può far valere il grado di subordinazione è quello della liquidazione della banca.
Da questo punto di vista oggi gli AT1 così come ieri i T1 sono senior rispetto alle azioni.
Cosa succede quando si guarda ad una banca "non in liquidazione", ma in difficoltà?
Ecco che qui occorre tener presente quanto dicono varie leggi: ieri le leggi nazionali; oggi la CRD4; domani la CRD4 e la RRD.
Queste leggi riguardano proprio la gestione dei casi difficili...
Venendo agli AT1, anche qui occorre distinguere tra i titoli che si limitano a rispettare la CRD4 e quelli che vanno oltre, come i T1 CoCo. Beninteso: tutti sono AT1.
Per capire come si comporteranno questi titoli dobbiamo immaginare un sistema a regime, con le banche assestate al livello di CET1 che sapranno/dovranno raggiungere. Questo livello sarà molto elevato, anche se non sarà uguale per tutte le banche, visto che le più grandi dovranno avere indici stratosferici.
E' stato fatto notare che una parte del CET1 non sarà obbligatorio per legge. Tuttavia, la banca che non lo rispettasse interamente si troverà fortemente limitata nella propria operatività.
Ecco perchè la banca sarà motivatissima a ricercare e mantenere livelli di capitalizzazione azionaria molto elevati, tali da mettere al sicuro gli AT1 da qualsiasi rischio.
In pratica: gli azionisti "daranno il loro sangue" molto più spesso...
Quando, dunque, gli AT1 potranno essere chiamati a loro volta a "donare il sangue"?
Risposta: tutte le volte che la banca non raccoglierà la fiducia di un mercato che, sotto sotto, non crede alla sua viability e non accetta di contribuire con nuovo capitale.
Conclusioni personali:
1)continuo a preferire i T1 assicurativi, per molte ragioni;
2)non condivido la scelta un po' manichea di chi dice: "mai un AT1!", ma guarderò in maniera molto selettiva alle nuove emissioni. Selettiva sia dal punto di vista della qualità dell'emittente che dal punto di vista della durata dell'investimento. Non sono mai stato un cassettista: meno ancora lo sarò con questi strumenti.