Ho letto con attenzione il report postato da Amorgos
, superscaricato da forumers italici, austriaci, tedeschi e da chissà chi altri.
Provo, immodestamente, a commentarlo: mi spiace se darò un dolore ad Amorgos
non risparmiando alcune critiche agli analisti della sua prediletta…
Prima un rapido riassunto del report:
+le parole che ricorrono più spesso sono “tail-event” e “worst-case”. Mi rendo conto che questo sia un tipo di analisi doverosa, ma ho l’impressione che gli analisti dedichino troppo tempo ad analizzare le conseguenze di un tale quadro, e troppo poco alle probabilità di vederlo realizzato.
+il quadro apocalittico prevede che RBI (l’unità operativa con la maggioranza del proprio giro d’affari al di fuori dell’Austria) vada in crisi di capitale a causa delle vicende russe e ucraine. Le conseguenze sarebbero svariate: RBI avrebbe bisogno di un aumento di capitale, che secondo JPM sarebbe di difficile attuazione; RZB non sarebbe in grado di parteciparvi e perderebbe il controllo di RBI; RZB, e addirittura la principale delle Raiffeisen regionali che controllano RZB (la struttura societaria è complicata…), andrebbero in crisi con i loro ratios patrimoniali.
Tutto questo porterebbe ad un intervento statale, con tutte le conseguenze che abbiamo imparato a conoscere.
+confermano che la salvezza non può venire dalla Polonia.
Punti deboli del report:
+non ho trovato un’analisi né di come verrebbero generate le perdite che porterebbero ad un completo write-off delle unità ucraina e russa, né dell’arco temporale entro il quale le perdite potrebbero realizzarsi. Il fattore tempo in questa vicenda, figlia della politica, è fattore di enorme importanza
+RZB ha diluito la propria quota in RBI allorchè il capitale di quest’ultima è stato aumentato (2014). Questo non significa che non abbia la possibilità di trovare le risorse necessarie a mantenere il controllo di RBI, ove RBI avesse bisogno di nuovo capitale. JPM non sembra considerare questa ipotesi
+il paragone con HAA non mi sembra sensato, sia per l’entità del buco sia per la diversa storia delle due banche.
A mio avviso i due analisti sono molto bravi nel raccogliere ed elaborare i dati relativi al gruppo bancario. Mostrano però forti limiti nell’immaginare scenari concreti e nell’assegnare loro una giusta probabilità di realizzazione.
Naturalmente è possibile che abbiano visto tutto giusto, e che l’imbranato sia io. Però rimango dell’idea che i due analisti siano due secchioni che vivono in un loro mondo felpato, lontano anni luce dalla realtà di questo mondo, con le sue durezze, i suoi giochi di potere, i suoi compromessi.
E’ la stessa estraneità che ha fatto loro emettere un assordante “overweight” su Bes il 21 luglio scorso, 2 settimane prima del bail-in!
Qui, forse perché ancora scottati da quella vicenda, si concentrano quasi esclusivamente sul worst-case…
Modesto suggerimenti per noi subholders:
1)tutto dipende dalla Russia
2)non ha senso investire in T2: se si deve rischiare, meglio andare sui T1. Sono meno cari e il rischio è praticamente lo stesso
3)un occhio deve guardare alle vicende russe; l’altro ai possibili aumenti di capitale a monte di RBI (RZB e Raiffeisen regionali). I segnali di salvezza, per chi non vuole giocare al buio, verranno da là.
P.S. i T1 sono emessi da RZB, ma sono in carico a RBI….