Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

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26 Jan 2015
Europe Economic Research
Why the region will take a tough line with Syriza-led Greece



With Syriza set to form a government backed by the Independent Greeks, the election appears to have generated a result which will encourage an assertive tone from the new Greek government as it begins negotiations with the rest of the region. We expect the rest of the region to be respectful of the fact that Greece has delivered a Syriza-led administration through a democratic process, and to indicate that it wants to work with Syriza to develop policies that are acceptable to both sides. But on the content of policy, we do not expect the region to bend very much, if at all. There are a number of reasons why:

- In the last 6 months or so of the Samaras-led administration, the Troika appeared unwilling to turn a blind eye to slippage on program commitments even though a primary budget surplus was being delivered. Given the Greek political situation, it may have been in the region’s interest to have been more accommodating to Greece at that stage. But the emphasis appeared to remain on ensuring the program was delivered in full before an early exit or changes to the debt burden were discussed. Given that backdrop, it is not clear why that attitude from the rest of the region will change now.

- The resistance to Syriza’s objective of a debt write-down is partly about what is acceptable in the broader politics of Northern creditor countries. But it is also the case that European Treaties do not offer any clear route through which face-value debt relief could be offered. The ESM has been appended to the Treaties on the grounds that countries still remain liable for their own debts and will be charged an appropriate interest on loans offered to them. To reduce the face value of Greek debt would, in all likelihood, require an extension of the Treaty, which means referenda in a lot of countries.

- The region is well aware of the fact that Syriza is blazing a trail for other non-mainstream parties elsewhere (Podemos is the most obvious example). To the extent that the region is seen to be accommodative to Syriza in a way which was denied to the Samaras administration, then it will inevitably encourage more support for these groups elsewhere.

- Although the region’s fiscal framework has been evolving, it is a mistake to think that it has been moving substantially toward the ideas Syriza appears to have in mind. The Commission has recently published guidance on how it will interpret the flexibility with the existing rules. But the extent to which countries who are subject to an excessive deficit can avail themselves of this flexibility is very constrained. And there remains an emphasis on structural reforms that aim to enhance competitiveness and expand the areas wherein markets can work unimpeded.

- While Syriza has been looking to build alliances with groups outside of Greece, those alliances have not brought it close to parties that are part of the mainstream of European policy-making, and through which it could seek to influence the debate from within the orthodoxy of the centre.

- Contagion effects from Greek concerns have been relatively modest thus far. And although the region still has a healthy respect for the turmoil that a Greek euro exit would create, our sense is that the region is significantly more confident in its ability to handle such an outturn than it was two years ago. And with Greece still dependent on the rest of the region for funding to allow it to stay current on its debts to the IMF and markets, and for funding for its banks, the rest of the region has its own tools to exert influence on the path of the discussions through time.

- Some media outlets have interpreted comments from Northern European officials that the region may be prepared to look at the interest rate and maturity of Greek debt as the beginnings of a process of concession to Greece. But, in our view, this offer has long been on the table conditional on the attainment of a set of policy goals set by the Troika. This should only be seen as a “concession” if the policy steps Greece needs to take to enable that discussion were to be meaningfully watered down.

We have already laid out or thinking on what we see as the most likely scenarios for how the interaction with Greece will play out through time (see D. Mackie, Greek election: judgments and process, 13 January 2015). A Troika that does not budge much from what has been a relatively hard-line position is something which runs through all the scenarios we consider likely.


Malcolm Barr
(44-20) 7134-8326
[email protected]
JPMorgan Chase Bank N.A, London Branch
 
speriamo
sono andato corto di 1 future venerdì in close

PS C'ero andato anche giovedì ma non ha fruttato.

vendute le santander gbp XS0124569566 a 113,5. tra cambio, cedole e rivalutazione +32 lordo in un anno e poi ormai non rendeva più.
vendute pure investec alla pari.

ps
sul future ho chiuso in pari dopo aver pregustato il gain ma non demordo: riaperto in close.
se non va neanche domani, lascio perdere
 
I "programmi" di Syriza non prevedono, se ho capito bene, azioni cosmetiche sul bilancio. Renzi e Hollande hanno ottenuto piccoli sconti sul bilancio 2015 dopo un lungo braccio di ferro sulla flessibilità. Basterà un risultato analogo per l'osannata star greca, che secondo alcuni guiderà l'Europa fuori dall'austerità?

I casi sono 2: o Grecia ed Europa litigano forte, e poi qualcuno perde la faccia (se la perde la Grecia non vedo come il nuovo governo possa reggere), oppure è stata tutta una sceneggiata, e sono gli ingenui come me che non hanno capito nulla.

Forse c'è anche una altra ipotesi: hanno tirato tanto la corda che si stucca in Grecia è già stuccata in Francia c'è la lepen, prima alle elezioni europee
In Italia la situazione non è semplice, in Spagna i sondaggi danno podemos in testa .
Forse debbono allentare l'austerità che alla fine porta solo povertà e disoccupazione, dove pensa di andare Angelona? Non è solo il problema dei greci la politica imposta dai tedeschi alla fine fa rivoltare i popoli, troveranno un allentamento della politica economica europea.
 
Confesso che oggi i mercati mi stanno sorprendendo parecchio.

Dopo il risultato di ieri, avrei scommesso sulla slavina...:titanic:

Neppure adesso riesco a capire come il mercato possa pensare di uscire da questa situazione senza pagare pegno.

La mia impressione è che il mercato abbia deciso di ignorare la realtà, ma non mi risulta che la strategia dello struzzo abbia mai pagato.
Naturalmente è possibile che tutto proceda secondo una qualche ferrea logica, e che la mia sia da buttare.
Nei prossimi giorni si vedrà…

P.S. al solito, non ci provo nemmeno a imbarcarmi in una discussione sul merito politico (cialtroni? Corrotti? Furbacchioni? Etc.). Non solo non arriveremmo mai a capirci, ma, soprattutto, non servirebbe minimamente ad orientare le scelte finanziarie, che è poi l’unica cosa che conta su un forum come questo...

Nel 2010 (?) per qualche gg si parlo di decoupling ... Dopo qualche settimane affondava tutto.
A differenza di allora ci sono i cannoni di md. E forse prospettive migliori per l Europa.
 
Questo analista di ING (finlandese?) deve essere un tipo oltremodo informato oppure oltremodo immaginifico...:lol:

Se Raiffeisen riuscisse a tranquillizzare i mercati, tutto potrebbe essere.

Se non vi riuscisse, quale cedola dovrebbe essere attaccata ad un AT1 di Raiffeisen, visti gli yields di T1 e T2?

Sarebbe interessante sapere come quel signore giudica la situazione russa della banca e come ne uscirà...:mmmm:

Ricordo che banca Marche è riuscita a collocare un ut2 al 12,50% con già la certezza dello skip della cedola non cumulativa... a 100!!!
 
bentornato !

:up::up::up:
Un saluto a tutti :)

Finalmente mi sono messo in pari con le discussioni, nei prossimi giorni tornerò a postare normalmente. Vorrei però quotare questo post di bia06 che condivido al 100%. :up:

Ho aggiornato il file Excel, soprattutto per quanto riguarda le call degli ultimi tempi. Se ho dimenticato qualcosa vi prego di segnalarmelo. :bow:

Noto con piacere che stanno aumentando sia le call alla prima occasione utile, che quelle di strumenti già in post call.

L'effetto visivo è evidente nel file, la colonna delle call si sta ridipingendo di verde. ;) Inoltre il fatto che vengano ormai richiamate anche emissioni non step up, o che comunque hanno una cedola post call irrisoria, rafforza la mia convinzione che lentamente ci stiamo avviando verso la totale sostituzione degli strumenti legacy, almeno da parte degli istituti in buono stato di salute.

Allego un interessante report che tratta di questi ed altri argomenti e l'ultimo numero di Bank+Insurance, come sempre ricco di dati, notizie e commenti utili.

A presto
 
Bank & Ins non si carica

Ciao,il pdf Bank & Ins non si carica. Capita solo a me?
Un saluto a tutti :)

Finalmente mi sono messo in pari con le discussioni, nei prossimi giorni tornerò a postare normalmente. Vorrei però quotare questo post di bia06 che condivido al 100%. :up:

Ho aggiornato il file Excel, soprattutto per quanto riguarda le call degli ultimi tempi. Se ho dimenticato qualcosa vi prego di segnalarmelo. :bow:

Noto con piacere che stanno aumentando sia le call alla prima occasione utile, che quelle di strumenti già in post call.

L'effetto visivo è evidente nel file, la colonna delle call si sta ridipingendo di verde. ;) Inoltre il fatto che vengano ormai richiamate anche emissioni non step up, o che comunque hanno una cedola post call irrisoria, rafforza la mia convinzione che lentamente ci stiamo avviando verso la totale sostituzione degli strumenti legacy, almeno da parte degli istituti in buono stato di salute.

Allego un interessante report che tratta di questi ed altri argomenti e l'ultimo numero di Bank+Insurance, come sempre ricco di dati, notizie e commenti utili.

A presto
 
Forse c'è anche una altra ipotesi: hanno tirato tanto la corda che si stucca in Grecia è già stuccata in Francia c'è la lepen, prima alle elezioni europee
In Italia la situazione non è semplice, in Spagna i sondaggi danno podemos in testa .
Forse debbono allentare l'austerità che alla fine porta solo povertà e disoccupazione, dove pensa di andare Angelona? Non è solo il problema dei greci la politica imposta dai tedeschi alla fine fa rivoltare i popoli, troveranno un allentamento della politica economica europea.

premesso che l' italia non ha nulla da imparare dalla grecia, visto che nelle sconfinate e preziose foreste calabresi c' e' un forestale sotto una pianta ogni 800 metri (per alleviare la disoccupazione calabrese potremmo raddoppiare il numero, cosi' da averne uno ogni 400 metri)
http://www.ilgiornale.it/news/spesa-i-forestali-calabresi-doppio-dei-ranger-canada.html

fare altre concessioni alla grecia la vedo difficile, sempre che non si voglia rafforzare la posizione delle lepin in europa
io vedo meglio uno scenario in cui alla fine si sgozza il pollo per spaventare e far lavorare piu' alacremente le scimmie
 

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