Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

ciao, non sono affatto d'accordo.

Io mi sono studiato tutta la normativa sul bailin, e quello che se ne evince è che si tiene eccome in considerazione il livello di subordinazione.

Ad es. ipotizziamo che ci siano:

emissioni tier1 per una size di 100
emissioni tier2 per una size di 500.

ipotizziamo che ci sia un buco di 600 nn ripianabile con adc.

Ecco che a quel punto chi ha emissioni tier1 prende 0, chi ha emissioni tier2 invece se le vede convertire in azioni.. azioni che a quel punto probabilmente varrebbero l'equivalente del valore nominale del bond (o oltre) sul mercato, dato che l'emittente dopo nn avrebbe piu' 600mln di debiti e avrebbe risolto i suoi problemi (almeno in via teorica)

chiaramente se il buco invece fosse 2000 allora nn cambierebbe niente avere tier1 o tier2.

QUINDI, in generale, avere tier2 è cmq molto meno rischioso che avere tier1.

E questo è tanto più vero quante più sono le subordinate presenti (ossia se ci sono tante tier1 è positivo per le tier2, e a sua volta se ci sono anche tante tier2 è fatto anch'esso positivo perchè se c'è una perdita essa viene distribuita in ugual misura tra tutte le tier2 senza richiedere un supporto esterno).


L'esempio di cui sopra è assolutamente generico e generale.
Io ad es. sto valutando molto l'importanza che una banca abbia tanto debito tier1 a protezione del debito tier2 e anche il fatto che in valore assoluto abbia tante subordinate.

Per capirsi: se banca marche avesse avuto tantissime obbligazioni tier2, allora gli obbligazionisti non sarebbero stati azzerati, ma bensì, le loro obbligazioni sarebbero state convertite in azioni e oggi quelle azioni varrebbero molto.


Emblematico è il caso di bankia in spagna: aveva molte sub, e il recovery che si è ottenuto dopo la conversione del bond in azioni è stato vicino a 100 poichè quelle azioni dopo valevano tantissimo. Se invece l'emittente avesse avuto pochissime sub, allora il bondista tier2 nn avrebbe preso niente e sarebbe intervenuta una soluzione di sistema esterna


Tuttavia a mio parere è quasi sempre inutile ricorrere al bailin, se nn in caso di emittenti irrilevanti nel piano globale.
La stra grande maggioranza delle volte infatti i problemi, se ci fossero, sono risolvibili con gli aumenti di capitale.

Questo perchè il cet1 ora è talmente alto nelle varie banche, che un'azionista ha quasi sempre interesse a sottoscrivere l'adc piuttosto che a rinunciare a tutto il valore. Per capirsi si deve creare un buco proprio immenso rispetto al patrimonio netto per non rendere l'adc vantaggioso, cosa che pero' è difficilissima nel caso delle banche italiane quotate nel ftse mib, dato che sono già state riviste e rigirate come un calzino nei vari anni (a differenza di piccole banchette tipo bdm che nn erano nemmeno sotto la necessità di fare i vari stress test).

-----

Arrivando alle nostre banche italiane, ricordo che intesa e unicredit hanno tantissime emissioni tier1 a protezione.

Quello che pero' forse in pochi sanno è che anche una banca come MPS ha tantissime emissioni tier1 e tier2 complessivamente
I tier1 sono circa 1miliardo nominali (tra perpetue e fresh), mentre le emissioni tier2 sono oltre 5miliardi nominali.

Questo rende i sub tier2 di mps, a mio parere, esponenzialmente più protetti nel caso arrivasse uno scenario doom (a cui io cmq nn credo minimamente)

ciao
Andrea
 
Ultima modifica:
Riguardo MPS, si parla di bail in e ADC. Due cose al momento non prese in considerazione né da MPS stessa né dalla BCE. Però per giustificare il panico nei book e/o per alimentarlo se ne parla.
Ma perché non si parla di una eventuale fusione di MPS con altra banca o un suo acquisto, che forse è più probabile di almeno uno dei due scenari per adesso più chiacchierati?
 
Kim, se ne parla perchè il mercato vede quotazioni dei bond bassi, e quindi si ragiona di cosa accadrebbe nello scenario peggiore (anche se io nn reputo probabile la cosa e ritengo che sia tutto una speculazione in cui panico chiama panico)

ho sentito tanti amici che avevano bond mps da tempo e che oggi hanno svenduto perchè psicologicamente distrutti (ma proprio dilaniati)

il discorso aggregazione per mps è da sempre la via migliore: il motivo è che infatti una grossa banca che compra mps si gioverebbe dei crediti di imposta sugli npl

Tuttavia io credo che una grossa banca che volesse comprarsi mps lo farebbe solo una volta che il compratore ha un cet1 molto solido e quindi non ha problemi di alcun tipo.

Quindi per me mps prima o poi qualcuno se la compra, perchè effettivamente il gain atteso per una grossa banca sarebbe consistente, tuttavia non penso lo facciano nell'immediato.

ciao
Andrea
 
Kim, se ne parla perchè il mercato vede quotazioni dei bond bassi, e quindi si ragiona di cosa accadrebbe nello scenario peggiore (anche se io nn reputo probabile la cosa e ritengo che sia tutto una speculazione in cui panico chiama panico)

ho sentito tanti amici che avevano bond mps da tempo e che oggi hanno svenduto perchè psicologicamente distrutti (ma proprio dilaniati)

il discorso aggregazione per mps è da sempre la via migliore: il motivo è che infatti una grossa banca che compra mps si gioverebbe dei crediti di imposta sugli npl

.....
ciao
Andrea

Ciao andre, ti ringrazio che ci hai dato un quadro preciso di cosa vuol dire vendere nel panico, perché noi che cerchiamo di essere logico fino in fondo non comprendiamo a cosa può portare il panico vero, la paura di non prendere più nulla il giorno dopo
Questo sta contando molto nei mercati di oggi, perché i bond che sprofondano sono sempre gli stessi, mps, Vicenza, carige, Veneto, i loro clienti sono stufi ed esasperati da questo continuo chiacchierare

Vediamo s qualche parolina la dice Mario tra due giorni
 
Kim, se ne parla perchè il mercato vede quotazioni dei bond bassi, e quindi si ragiona di cosa accadrebbe nello scenario peggiore (anche se io nn reputo probabile la cosa e ritengo che sia tutto una speculazione in cui panico chiama panico)

ho sentito tanti amici che avevano bond mps da tempo e che oggi hanno svenduto perchè psicologicamente distrutti (ma proprio dilaniati)

il discorso aggregazione per mps è da sempre la via migliore: il motivo è che infatti una grossa banca che compra mps si gioverebbe dei crediti di imposta sugli npl

Tuttavia io credo che una grossa banca che volesse comprarsi mps lo farebbe solo una volta che il compratore ha un cet1 molto solido e quindi non ha problemi di alcun tipo.

Quindi per me mps prima o poi qualcuno se la compra, perchè effettivamente il gain atteso per una grossa banca sarebbe consistente, tuttavia non penso lo facciano nell'immediato.

ciao
Andrea

In che senso "compratore" con cet1 molto solido ?
Mps non è piccolina, solo una banca di determinate dimensioni potrebbe aspirare, e per certo dovrebbe avere un cet1 solido.

Hai posizioni su sub mps?
Se ho letto bene solo senior a breve termine, o sbaglio?
 
Kim, se ne parla perchè il mercato vede quotazioni dei bond bassi, e quindi si ragiona di cosa accadrebbe nello scenario peggiore (anche se io nn reputo probabile la cosa e ritengo che sia tutto una speculazione in cui panico chiama panico)

ho sentito tanti amici che avevano bond mps da tempo e che oggi hanno svenduto perchè psicologicamente distrutti (ma proprio dilaniati)

il discorso aggregazione per mps è da sempre la via migliore: il motivo è che infatti una grossa banca che compra mps si gioverebbe dei crediti di imposta sugli npl

Tuttavia io credo che una grossa banca che volesse comprarsi mps lo farebbe solo una volta che il compratore ha un cet1 molto solido e quindi non ha problemi di alcun tipo.

Quindi per me mps prima o poi qualcuno se la compra, perchè effettivamente il gain atteso per una grossa banca sarebbe consistente, tuttavia non penso lo facciano nell'immediato.

ciao
Andrea

Ciao Andrea, sto seguendo il dibattito su MPS anche nell'altro forum, e ti ringrazio perché sei uno dei pochi che commenta citando dati reali e scenari verosimili.
Anche io sono convinto che sia solo speculazione, altrimenti significherebbe che la BCE spara numeri a caso.
Anche sulle senior si è cominciato a speculare secondo me, oggi la dic16 ha toccato i 96 per poi risalire a 99 ed infine riscendere verso i 97,7. E di questi tempi tali rendimenti non sono affatto male.
:ciao:
 
ciao, non sono affatto d'accordo.

Io mi sono studiato tutta la normativa sul bailin, e quello che se ne evince è che si tiene eccome in considerazione il livello di subordinazione.

Ad es. ipotizziamo che ci siano:

emissioni tier1 per una size di 100
emissioni tier2 per una size di 500.

ipotizziamo che ci sia un buco di 600 nn ripianabile con adc.

Ecco che a quel punto chi ha emissioni tier1 prende 0, chi ha emissioni tier2 invece se le vede convertire in azioni.. azioni che a quel punto probabilmente varrebbero l'equivalente del valore nominale del bond (o oltre) sul mercato, dato che l'emittente dopo nn avrebbe piu' 600mln di debiti e avrebbe risolto i suoi problemi (almeno in via teorica)

chiaramente se il buco invece fosse 2000 allora nn cambierebbe niente avere tier1 o tier2.

QUINDI, in generale, avere tier2 è cmq molto meno rischioso che avere tier1.

E questo è tanto più vero quante più sono le subordinate presenti (ossia se ci sono tante tier1 è positivo per le tier2, e a sua volta se ci sono anche tante tier2 è fatto anch'esso positivo perchè se c'è una perdita essa viene distribuita in ugual misura tra tutte le tier2 senza richiedere un supporto esterno).


L'esempio di cui sopra è assolutamente generico e generale.
Io ad es. sto valutando molto l'importanza che una banca abbia tanto debito tier1 a protezione del debito tier2 e anche il fatto che in valore assoluto abbia tante subordinate.

Per capirsi: se banca marche avesse avuto tantissime obbligazioni tier2, allora gli obbligazionisti non sarebbero stati azzerati, ma bensì, le loro obbligazioni sarebbero state convertite in azioni e oggi quelle azioni varrebbero molto.


Emblematico è il caso di bankia in spagna: aveva molte sub, e il recovery che si è ottenuto dopo la conversione del bond in azioni è stato vicino a 100 poichè quelle azioni dopo valevano tantissimo. Se invece l'emittente avesse avuto pochissime sub, allora il bondista tier2 nn avrebbe preso niente e sarebbe intervenuta una soluzione di sistema esterna


Tuttavia a mio parere è quasi sempre inutile ricorrere al bailin, se nn in caso di emittenti irrilevanti nel piano globale.
La stra grande maggioranza delle volte infatti i problemi, se ci fossero, sono risolvibili con gli aumenti di capitale.

Questo perchè il cet1 ora è talmente alto nelle varie banche, che un'azionista ha quasi sempre interesse a sottoscrivere l'adc piuttosto che a rinunciare a tutto il valore. Per capirsi si deve creare un buco proprio immenso rispetto al patrimonio netto per non rendere l'adc vantaggioso, cosa che pero' è difficilissima nel caso delle banche italiane quotate nel ftse mib, dato che sono già state riviste e rigirate come un calzino nei vari anni (a differenza di piccole banchette tipo bdm che nn erano nemmeno sotto la necessità di fare i vari stress test).

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Arrivando alle nostre banche italiane, ricordo che intesa e unicredit hanno tantissime emissioni tier1 a protezione.

Quello che pero' forse in pochi sanno è che anche una banca come MPS ha tantissime emissioni tier1 e tier2 complessivamente
I tier1 sono circa 1miliardo nominali (tra perpetue e fresh), mentre le emissioni tier2 sono oltre 5miliardi nominali.

Questo rende i sub tier2 di mps, a mio parere, esponenzialmente più protetti nel caso arrivasse uno scenario doom (a cui io cmq nn credo minimamente)

ciao
Andrea

Non vedo perché fai esempio T1 azzerati e T2 convertiti...

Azzeramento o conversione dipende dal patrimonio netto positivo o negativo.

Comunque è più teoria che pratica... Perché se il buco è piccolo c'è il mercato... In caso opposto eh eh eh
 

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