MILANO (Reuters) - I consigli di Banco Popolare e Popolare Milano dovrebbero approvare oggi i memorandum of understanding per la fusione tra i due istituti, i cui titoli sono stati sospesi stamane dalle contrattazioni di Borsa.
Lo riferisce una fonte vicina alla situazione. Una seconda fonte aggiunge che "oggi le due banche sono più vicine alla fusione".
Oggi sono in calendario il Cda del Banco Popolare e il consiglio di sorveglianza e gestione di Bpm.
Ieri Bce ha chiesto ulteriori chiarimenti sul progetto di integrazione che, secondo una fonte italiana, saranno soddisfatti con la riunione del Cda del Banco Popolare di oggi.
Bce aveva chiesto tra le altre cose che la nuova banca fosse da subito adeguatamente patrimonializzata e interventi sulla governance.
(Paola Arosio, Gianluca Semeraro)
To be continued...
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...a-banche-l-accordo-145122.shtml?uuid=ACbBabtC
Banco-Bpm, c’è il via libera della Bce: l’accordo all'esame dei cda
di
Luca Davi e
Marco Ferrando23 marzo 2016
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La presidente del Consiglio di vigilanza europeo, Daniele Nouy (Afp)
Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, dalla Banca centrale europea è arrivato il via libera, informale e preliminare, al progetto di fusione tra Banco popolare e Bpm, che ieri sera avevano spedito a Francoforte alcuni ultimi chiarimenti sull’operazione.
Una comunicazione, quella invata dalla Bce ai due istituti, che spiana la strada al lavoro dei consigli che si sono svolti oggi sia a Milano (dove in mattinata si è riunita anche la Sorveglianza) sia a Verona. L’obiettivo, a questo punto, è l’approvazione di un primo memorandum of understanding che dovrebbe avviare un percorso destinato a concludersi entro la fine dell’anno, o forse già entro l’autunno.
L’ok della Vigilanza è stato propiziato da una serie di capital action predisposte nel corso degli ultimi giorni, e che vedranno protagonista il Banco Popolare: si parla, in totale, di una manovra da circa un miliardo di euro, tra cessione di Npl, di asset e di aumento di capitale vero e proprio, che potrebbe essere riservato - almeno in parte - a investitori istituzionali. Entro un mese verrà poi inviato a Francoforte il business plan al 2020 nonché la bozza del nuovo statuto.
Sul mercato, dove ieri Bpm ha guadagnato il 2,97% e il Banco lo 0,41%, i titoli oggi sono sospesi. E si continua a guardare con interesse soprattutto alle misure di rafforzamento concordate con la Bce: il mix di azioni, su cui si è lavorato negli ultimi giorni in una lunga serie di incontri che hanno visto più volte protagonisti diretti il ceo della popolare veronese, Pierfrancesco Saviotti e Alberto Nagel, ceo dell'advisor Mediobanca, dovrebbe comprendere cessione di Npl, di asset (in primis la banca conferitaria, con un beneficio stimato di poco sopra i 100 milioni), ma anche convertibili o emissioni di titoli. Una quota di aumento, in sostanza, che potrebbe essere almeno in parte congegnata coma accelerated bookbuilding e riservata a investitori istituzionali, misura su cui ancora Mediobanca potrebbe rilasciare una garanzia.
Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un piano a geometria variabile: non solo l'ammontare di ogni singola azione potrebbe non essere annunciato oggi, ma potrebbe calibrarsi solo strada facendo, anche sulla base dei riscontri di mercato. Quello che conta (e interessa alla Bce) è l'impatto sul patrimonio; in ogni caso, essendoci di mezzo l'emissione di nuove azioni, ieri da fonti vicine alla trattativa non si escludeva la convocazione di una nuova assemblea straordinaria dei soci per l'approvazione dell'aumento.Una manovra destinata a rafforzare la popolare veronese e quindi anche a incidere sui concambi tra i due titoli quando scatterà formalmente l'integrazione.
Tra i chiarimenti forniti ieri alla Vigilanza ci sarebbero anche alcune questioni legate alla governance. In particolare, si tratterebbe del tetto di voto al 5% (che Francoforte avrebbe chiesto di abolire) e delle maggioranze assembleari per la nomina delle figure apicali. Invece sembrerebbe essere stata accolta la richiesta di mantenere, pur a tempo, una controllata Bpm (che potrebbe ereditare una delle licenze bancarie in essere nel gruppo, ad esempio quella della Banca Popolare di Mantova), mentre per quanto riguarda le sedi si andrebbe verso una soluzione bipolare con Milano eletta a sede legale e operativa e Verona a sede operativa.