Personalmente non mi è sembrato un brutto bilancio, anzi.
La diminuzione della nuova raccolta vita non mi ha affatto sorpreso, è un fenomeno che riguarda tutto il settore, le stesse Generali (leader nel vita in Italia) hanno avuto un significativo calo nella raccolta del primo trimestre, in particolare proprio sui prodotti di ramo I.
In più, nello specifico, Unipol ha diversi accordi di bancassurance che sicuramente verranno rivisti, se non sciolti, nei prossimi mesi (ad es. quello col Banco Popolare) o anni (BPER, BPSondrio, BIM, etc.). Mi sembra del tutto normale e fisiologico che in attesa di vedere come evolve la situazione la nuova produzione si fermi, mi sarei stupito del contrario.
Quel che invece mi ha colpito è la capacità del gruppo di generare utili stabilmente superiori al mezzo miliardo netto annuo (e forse anche di più) in un contesto certamente poco favorevole al settore (p0er via dei bassi tassi di interesse). Nonostante questo il gruppo capitalizza in borsa meno di 3 mld, con un PE inferiore a 6 ed uno sconto sul patrimonio netto superiore al 50%...
Per questo motivo Uni è uno dei top pick nel mio portafoglio azionario e le sue obbligazioni sono tra le mie preferite in questa fase.