Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Italy’s Imposition of a Systemic Capital Buffer for Large Banks Is Credit Positive
On 30 November, the Bank of Italy (BOI) introduced a systemic capital buffer for the country’s other systemically important institutions (O-SIIs), namely UniCredit SpA (Baa1/Baa1 stable, ba12 ), Intesa Sanpaolo SpA (A3/Baa1 stable, baa3) and Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (Montepaschi, B2/B3 review direction uncertain, ca review direction uncertain). The introduction of the buffers, which begins in 2017, is credit positive because it will force the banks to hold more common equity Tier 1 (CET1) capital relative to their risk-weighted assets, therefore strengthening their loss-absorption capacity. Exhibit 1 provides phase-in details of the buffers for each bank.
Increasing capital requirements will also send a positive signal to the market because it shows that regulators have acknowledged the challenges that Italian banks currently face, including supervisory pressure to reduce their large stock of problem loans and increase provisions, which may necessitate more capital. Italian banks are having difficulty disposing of problem loans without incurring losses because market prices are significantly lower than book values. Euro area banks must comply with a prudential capital ratio that the European Central Bank sets as part of the supervisory review and evaluation process (SREP). The SREP requirement is composed of three elements: a minimum CET1 ratio of 4.5%, a capital conservation buffer and potentially additional capital (Pillar II). Other buffers on top of the SREP compose the capital requirement, including the buffer for O-SIIs, and are set by member countries, which tailor the buffer individually and aim to address the “too big to fail” issue. Its calibration is based on a methodology set by the European Banking Authority and whose factors include size, complexity and interconnectedness. Pending communication of new SREP levels, Intesa easily meets its 10.25% requirement for 2021, with a fully loaded CET1 of 13% as of September 2016 (Exhibit 2). UniCredit’s fully loaded CET1 of 10.82% as of September 2016 is close to the 10.75% requirement that the bank must meet in 2019.3 We expect UniCredit to announce a significant strengthening of its cushion over requirements as part of its strategic review this month. Montepaschi’s fully loaded CET1 ratio of 10.7% as of September 2016 is below its 11% requirement for 2021 and the bank had negative capital in the European Banking Authority’s stress test. The bank is undertaking a debt exchange and capital raise4 that, if successful, will allow it to meet its current and future capital requirements.
Obbligare le banche a emettere tier1 in questo momento migliora il CET1 ma diminuisce di brutto la possibilità di fare utili visto che il mercato richiede tassi multipli del margine d'interesse attuale.
Se i politicanti fossero meno compagni di merende dei banchieri avrebbero già provveduto da tempo a regolare gli emolumenti dei manager e responsabilizzarne civilmente e penalmente l'operatività, intendo in modo vero con leggi severe e procedure celeri.
E' inutile dare soldi da gestire a chi ha meriti conseguiti grazie a amicizie politiche e a queste amicizie poi deve generose ricompense. E' tutta una mafia o lobby o partitocrazia o loggia o chiamatela come volete.
 
Obbligare le banche a emettere tier1 in questo momento migliora il CET1 ma diminuisce di brutto la possibilità di fare utili visto che il mercato richiede tassi multipli del margine d'interesse attuale.
Se i politicanti fossero meno compagni di merende dei banchieri avrebbero già provveduto da tempo a regolare gli emolumenti dei manager e responsabilizzarne civilmente e penalmente l'operatività, intendo in modo vero con leggi severe e procedure celeri.
E' inutile dare soldi da gestire a chi ha meriti conseguiti grazie a amicizie politiche e a queste amicizie poi deve generose ricompense. E' tutta una mafia o lobby o partitocrazia o loggia o chiamatela come volete.

A questo riguardo è esemplare la vicenda Bazoli :(
 
Unicredit XS1107890847 - tasso fisso 6.75% trovo la quotazione su Finanze.net intorno agli 80 e sulla borsa del lussemburgo intorno a 87.
Qualcuno sa dirmi quale è la quotazione esatta.
Intanto grazie.
 
Unicredit XS1107890847 - tasso fisso 6.75% trovo la quotazione su Finanze.net intorno agli 80 e sulla borsa del lussemburgo intorno a 87.
Qualcuno sa dirmi quale è la quotazione esatta.
Intanto grazie.

A naso e vedendo quanto quota la galassia unicredit, ti direi che il valore consono sia nei pressi di 80..
 
Unicredit XS1107890847 - tasso fisso 6.75% trovo la quotazione su Finanze.net intorno agli 80 e sulla borsa del lussemburgo intorno a 87.
Qualcuno sa dirmi quale è la quotazione esatta.
Intanto grazie.

L'ho venduto Otc diversi giorni prima del referendum a 86,5 quando il Lux dava un bid-ask di 86-87 circa . Direi che è abbastanza indicativo , pur in assenza di scambi . E' l' AT1 da 200 min. , no ? non ho sottomano l' Isin , ma dovrebbe essere lui .
 
Unicredit XS1107890847 - tasso fisso 6.75% trovo la quotazione su Finanze.net intorno agli 80 e sulla borsa del lussemburgo intorno a 87.
Qualcuno sa dirmi quale è la quotazione esatta.
Intanto grazie.


A naso e vedendo quanto quota la galassia unicredit, ti direi che il valore consono sia nei pressi di 80..
Unicredit XS1107890847 - tasso fisso 6.75% trovo la quotazione su Finanze.net intorno agli 80 e sulla borsa del lussemburgo intorno a 87.
Qualcuno sa dirmi quale è la quotazione esatta.
Intanto grazie.

in den e lett siamo sugli 88 e rotti in otc...per le quotazioni guarda dopo le h 16 lux sono abbastanza reali ... gli 80 delle borse tedesche sono farlocchi
 
OMA (Reuters) - Se Mps avrà bisogno di capitale pubblico per portare avanti il piano di salvataggio, il governo ha pronto un decreto che consentirebbe al Mef di comprare obbligazioni subordinate in mano a investitori retail per poi convertile in azioni.

Lo hanno detto a Reuters due fonti qualificate, di cui una governativa, che stanno seguendo il dossier.

"La conversione fatta dagli obbligazionisti subordinati istituzionali resta e il decreto serve a evitare che venga colpito il retail", ha detto una delle fonti.

"Lo Stato aumenterebbe la sua partecipazione in Mps attraverso la quota in mano agli obbligazionisti subordinati retail", ha aggiunto.

La seconda fonte, governativa, conferma: "Sostanzialmente lo Stato compra i bond dagli investitori retail e converte le obbligazioni in capitale. Il governo è pronto e attiverà il piano se dovesse servire", ha detto.

Il Mef non ha commentato.

Mps deve raccogliere 5 miliardi di capitale entro fine anno e ha finora avuto l'adesione di bondholder subordinati istituzionali per un miliardo circa. L'aumento della quota dello Stato, già presente con il 4%, dovrebbe favorire secondo una delle fonti l'adesione anche di investitori anchor come il Qatar, che si impegnerebbe fino a 1,5 miliardi secondo altre due fonti.

(Stefano Bernabei e Giuseppe Fonte)
 

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