Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

cosa hai trovato interessante sui fluating in $ ?

Molto semplicemente sono sulle preferred share: un mondo immenso, titoli di tutti i settori, rating di tutti i tipi, molti titoli con liquidità eccellente, notizie in abbondanza, taglio minimo a seconda del titolo da 5 a 100 dollari quindi diversificazione massima anche con patrimoni non rilevanti.
ps non me ne voglia Russia per la diversificazione.
 
Personalmente non ritengo il mio obiettivo primario difendere il capitale. Se così fosse ci sono strumenti molto meno time-consuming per farlo. In questo momento addirittura anche un conto deposito raggiunge l'obiettivo, stante la bassissima inflazione.

Il mio obiettivo primario è ottenere ritorni significativamente superiori a quelli ottenibili con strumenti passivi. Ed è per questo che dedico tempo a studiare ed ad analizzare titoli. Altrimenti me ne andrei al mare o a giocare a tennis.

Trovo oltremodo strano che un professionista del settore indichi un obiettivo del genere, soprattutto investendo in una asset class che presenta livelli di rischio significativi. L'obiettivo di mantenere il capitale può essere quello di un fondo monetario, non certo di un investimento in titoli subordinati e perpetui.

:bow:
 
Molto semplicemente sono sulle preferred share: un mondo immenso, titoli di tutti i settori, rating di tutti i tipi, molti titoli con liquidità eccellente, notizie in abbondanza, taglio minimo a seconda del titolo da 5 a 100 dollari quindi diversificazione massima anche con patrimoni non rilevanti.
ps non me ne voglia Russia per la diversificazione.

c'e' un forum apposito ?
 
domanda provocatoria:
perche dai per scontato che vengano callati entro il 2022-2023?
non è detto che ci sia convenienza per le banche.. potrebbero anche lasciarli sul mercato per x anni... alla faccia di Basilea 3
sei proprio certo di valutarli quasi come zero coupon a 8 anni?

lo dico sia per convenienza delle banche sia perche potrebbero anche cambiare le regole, farli entrare nel capitale come che ne so T2 e quindi addio call ....

Vero, infatti anche secondo me esiste un'alea dovuta alla possibile data call. Resta il fatto che quel famoso 10% all'anno di minor contribuzione capitale, e, naturalmente, se i mercati, ma soprattutto la convenienza per l'emittente, lo consentissero, nulla vieterebbe di richiamarle a 100 in cambio di nuove emissioni che potrebbero contribuire al 100% al capitale.


A me invece sembra azzardato dare per scontata una call al 2023. Potrà avvenire come no. Se i tassi saranno a questi livelli, ritengo più che probabile che alcune banche decideranno di tenere in vita i titoli, in quanto funding a bassissimo prezzo. Se invece la scommessa è che i tassi si normalizzeranno, beh allora può essere, ma anche no. Di certo chi avesse investito in titoli legati all'irs al picco della crisi, ad oggi avrebbe significativamente sottoperformato rispetto al resto dell'asset class subordinate.



Personalmente non ritengo il mio obiettivo primario difendere il capitale. Se così fosse ci sono strumenti molto meno time-consuming per farlo. In questo momento addirittura anche un conto deposito raggiunge l'obiettivo, stante la bassissima inflazione.

Il mio obiettivo primario è ottenere ritorni significativamente superiori a quelli ottenibili con strumenti passivi. Ed è per questo che dedico tempo a studiare ed ad analizzare titoli. Altrimenti me ne andrei al mare o a giocare a tennis.

Trovo oltremodo strano che un professionista del settore indichi un obiettivo del genere, soprattutto investendo in una asset class che presenta livelli di rischio significativi. L'obiettivo di mantenere il capitale può essere quello di un fondo monetario, non certo di un investimento in titoli subordinati e perpetui.

Ciao Massimum,
mi scuso per non aver specificato il mio obiettivo, che è quello di ottenere ritorno cedolare, e, a dirla tutta, ho sempre operato cercando di costruire un reddito mensile invece che un portafoglio performante in soli termini di rendimento. Attenzione, il mio è un semplice approccio, costruito su me stesso e sulla mia situazione familiare, probabilmente pure con tantissimi difetti. E' evidente quindi che ognuno di noi abbia un approccio diverso, come è giusto che sia. Il confronto a me è sempre servito per ottenere nuovi spunti, anche operativi. Quindi, quando parlo di eccessiva diversificazione, mi riferisco soprattutto alla "asset allocation" de noartri, cioè fatta in casa, senza particolari strumenti o strategie operative.
P.S. sia ben chiaro, ho preso le mie belle scoppoline in questi anni, cito a caso la grecia, bankia (che poi è andata bene), bes (qui ringrazio Top per la segnalazione della senior 721, sulla quale avevo switchato parte della 854, tenuta per un piccolo residuo indolore, perchè sono abituato a muovermi con la velocità di un bradipo...ma, per fortuna posso dire "pazienza, chissenefrega" anche se :wall: sarebbe più corretto).
Quindi perpetual legate all'irs sì, ma per la giusta quota di portafoglio.



Condivido in pieno: siamo in piena deflazione/recessione, non sappiamo cosa succede il prossimo anno e siamo certi che callino nel 2023?
Basta poco per cambiare regole e convenienza delle banche a mantenerli in vita.
Mi sto spostando verso i floating per quanto riguarda il dollaro, ma in euro in questo momento, visto anche i prezzi non a buon mercato, non mi sovraespongo.

Provo a spiegarmi meglio. Ad inizio anno, se non ricordo male, gli irs fecero una corsa al rialzo molto decisa. Il confronto, e la domanda nascosta nel mio post, voleva essere: "ritenete che in futuro ciò possa ancora accadere?" (il che equivale praticamente a chiedervi di prezzare il rischio di mancata call dato dal mercato ai titoli perp.irs, considerato che gli altri elementi che conosciamo, a parte il possibile rischio emittente futuro, sono praticamente sicuri - mi riferisco al differenziale tra prezzo acquisto e prezzo call e indicizzazione).
Grazie per la risposta.

Anche il sottonick ...:D

Ciao Amor, grazie per la battuta, mi sei troppo simpatico, e anche d'aiuto, considerate le volte in cui mi hai risposto in pvt a domande non "semplici".
Il sottonick non l'ho tolto quando Negus mi bistrattò violentemente (con le faccine, sia ben chiaro, inveendo come una casalinga furente) nel forum, e davanti a tutti per giunta (in seguito alle bischerate che avevo scritto sui Btp), quindi, a maggior ragione, non lo toglierei per nessuna ragione al mondo ora! :lol:

Ho evidenziato in neretto alcuni pensieri che sono sicuramente molto interessanti e che aiutano a completare il quadro della convenienza o meno per gli acquisti su irs.

:ciao:
 
Molto semplicemente sono sulle preferred share: un mondo immenso, titoli di tutti i settori, rating di tutti i tipi, molti titoli con liquidità eccellente, notizie in abbondanza, taglio minimo a seconda del titolo da 5 a 100 dollari quindi diversificazione massima anche con patrimoni non rilevanti.
ps non me ne voglia Russia per la diversificazione.

Ecco, questo è un treno che ho perso. La mia banca attuale ne conosce due di quelle di cui si è parlato.
Mi chiedo: varrà la pena in futuro aprire Binck solo per poter operare su questi titoli? (mi pare che sia giudicata la migliore...).
P.s. anche la mia banca può censire nuovi titoli ecc, ma di fronte ad acquisti significativi, fuori dai miei standard.
 
Trovo oltremodo strano che un professionista del settore indichi un obiettivo del genere, soprattutto investendo in una asset class che presenta livelli di rischio significativi. L'obiettivo di mantenere il capitale può essere quello di un fondo monetario, non certo di un investimento in titoli subordinati e perpetui.
ritengo che nella diversificazione degli investimenti, in base al proprio profilo di rischio, nelle adeguate percentuali ci possa stare pò di tutto .
 
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Personalmente non ritengo il mio obiettivo primario difendere il capitale. Se così fosse ci sono strumenti molto meno time-consuming per farlo. In questo momento addirittura anche un conto deposito raggiunge l'obiettivo, stante la bassissima inflazione.

Il mio obiettivo primario è ottenere ritorni significativamente superiori a quelli ottenibili con strumenti passivi. Ed è per questo che dedico tempo a studiare ed ad analizzare titoli. Altrimenti me ne andrei al mare o a giocare a tennis.

Trovo oltremodo strano che un professionista del settore indichi un obiettivo del genere, soprattutto investendo in una asset class che presenta livelli di rischio significativi. L'obiettivo di mantenere il capitale può essere quello di un fondo monetario, non certo di un investimento in titoli subordinati e perpetui.

Ciao Max,

non pretendo di essere l'interprete del pensiero "negusiano", ma credo quel suo post vada interpretato diversamente.

Quando ci avviciniamo ad una asset class come la nostra, lo possiamo fare in vari modi.
C'è chi inizia i propri ragionamenti partendo dalle prospettive di guadagno e finisce, spesso, per concentrarsi sui titoli più "pepati".
C'è chi, invece, proprio perchè consapevole di trattare una materia delicata, incomincia a chiedersi quali probabilità vi siano di incassare una forte perdita.
Quando il Negus, preso in esame un certo titolo/emittente, considera che il rischio di vedere impoverito il capitale sia eccessivo, non va oltre.
Se invece quel rischio, che pure c'è sempre, viene considerato
accettabile, allora il titolo ha diritto di entrare nel radar.

Sul nostro forum credo esista una maggioranza di investitori del primo tipo, anche se non mancano quelli del secondo.
Poi, come ovvio, ci sono anche differenze importanti di giudizio: io, per esempio, considero alcune scelte del Negus come molto azzardate...:lol::lol::lol:
 

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