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Ad bestias
Mps, spunta l'ipotesi del bond
LA BANCA POTREBBE COLMARE EVENTUALI DEFICIT ANCHE CON UN PRESTITO SUBORDINATO
Per gli esperti è remota la possibilità di un aumento di capitale. Tra le munizioni ci sono le cessioni di Consum.it o della quota nella joint venture assicurativa. Ieri nuovo rialzo del 4,16% in borsa
Per una curiosa ironia della sorte domenica prossima in Piazza Salimbeni ci sarà un assalto di scherma medievale. Se di mera coincidenza si tratta, non sfuggirà ai più l'analogia tra la singolar tenzone degli spadaccini e il confronto in corso tra il Monte dei Paschi e le autorità di vigilanza europee. In questi giorni, infatti, la banca senese è al centro di una girandola di speculazioni circa l'esito di stress test e asset quality review e l'altalena del titolo in Piazza Affari sembra non arrestarsi mai. Solo ieri le azioni sono salite del 4,16% a 0,91 euro, con 139 milioni di pezzi scambiati contro una media degli ultimi tre mesi di poco più di 70 milioni. Tra report, indiscrezioni, fughe di notizie e bufale tout court è difficile raccapezzarsi, anche perché si rischia tra l'altro di fare confusione tra le varie voci della pagella Bce. Restano poi ancora da chiarire alcuni aspetti specifici relativi proprio a Mps, visto che la banca senese verrà analizzata con il criterio di bilancio dinamico e non statico, come gli istituti che hanno presentato un piano di ristrutturazione approvato dall'Unione Europea. La possibilità di un nuovo aumento di capitale dopo quello da 5 miliardi chiuso nel luglio scorso appare comunque abbastanza remota, specie se dall'esame emergesse un deficit di capitale contenuto. In quel caso, secondo fonti finanziarie, Mps potrebbe mettere in campo altri interventi, come il lancio di un prestito obbligazionario subordinato che da solo sia in grado di colmare larga parte del gap quantificato da Francoforte. Va infatti ricordato che, a determinate condizioni, strumenti di debito come ad esempio l'additional Tier 1 possono trasformarsi in capitale primario, nel caso in cui questo sia sceso sotto una certa soglia. Per gli esperti una soluzione di questo genere sarebbe sostenibile, tanto più che un'emissione obbligazionaria potrebbe affiancare altre iniziative di rafforzamento patrimoniale. Già nei giorni scorsi gli analisti di alcune società di investimento ipotizzavano la dismissione di controllate come la società di credito al consumo Consum.it o la cessione della quota nella joint venture assicurativa con Axa, anche se il gigante francese si è detto per il momento indisponibile a crescere nel capitale. Un mix di queste soluzioni, sapientemente dosato e concordato per tempo con le autorità di Vigilanza, potrebbe insomma evitare un ricorso al mercato in un periodo decisamente sfavorevole. Per conoscere l'esito dell'esame e le eventuali contromisure del Monte sarà comunque necessario attendere domenica. Fino ad allora c'è da scommettere che la speculazione regnerà sovrana. Consob ha già messo in atto tutti gli accertamenti del caso per monitorare i movimenti dei titoli bancari e, in particolare, di Mps. Obiettivo dell'authority guidata da Giuseppe Vegas è verificare la modalità delle negoziazioni, se per esempio gli acquisti o le vendite siano concentrati su pochi operatori oppure uniformemente diffuse sul mercato. Va da sé che, in caso di ribassi superiori al 10%, entrerà in vigore il divieto di short selling che per Mps era già intervenuto nella seduta di venerdì scorso dopo il tonfo di oltre l'11% registrato giovedì 16. Nella sola giornata di ieri la speculazione è stata alimentata dalle ipotesi più disparate, arrivate praticamente da tutti i fronti. In mattinata l'agenzia spagnola Efe suggeriva che ci fossero tre banche italiane tra le bocciate, mentre nel pomeriggio Ig puntava esplicitamente l'indice su Mps e Carige con uno studio basato sulle ricerche dell'istituto tedesco Zew. E, come se non bastasse, a stretto giro è arrivato un report di Jp Morgan che promuoveva Siena e bocciava soltanto la cassa genovese. Oltre che su Rocca Salimbeni, gli occhi sono puntati anche sulla Fondazione Mps. Mercoledì 29 ottobre, infatti, la deputazione generale di Palazzo Sansedoni dovrebbe riunirsi per approvare il piano programmatico annuale, il documento cioè che presenterà le strategie economicofinanziarie del prossimo anno. Per il neopresidente, Marcello Clarich, si tratterà di una scadenza importante che tratteggerà il nuovo corso dell'ente e il rapporto con la conferitaria. La bozza del documento sarebbe già stata inviata ai consiglieri alla fine della scorsa settimana e domani dovrebbe essere oggetto di un incontro informale per definire le ultime messe a punto Va da sé però che solo l'esito di Asset quality review e stress test diranno se quel piano è oggi davvero realistico o se necessita di una radicale rivisitazione. Specialmente nel caso in cui la Bce individuasse un deficit patrimoniale significativo per la banca. (riproduzione riservata)
MONTE PASCHI SIENA
22 lug '14 22 ott '14 quotazioni in euro 0,91 € +4,16% IERI
Foto: Fabrizio Viola
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Ecco spiegati movimenti strani sui sub MPS.. Vedremo
Grazie per la news