Milano, 12 mag - Bpm ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 64,3 milioni, in progresso del 5,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato e' migliore rispetto alle attese di 9 analisti che si fermavano a 59 milioni. L'utile normalizzato, e quindi al netto delle componenti non ricorrenti, e' salito a 76 milioni da 65,3 milioni, facendo segnare il miglior risultato da 4 anni.
Sul fronte dei ricavi, i proventi operativi sono calati del 3,7% a 425,8 milioni (-1,1% al netto delle componenti non ricorrenti), ma il consensus puntava su 413 milioni. Il fatturato ha risentito della flessione del 4,8% del margine di interesse a 196,1 milioni, ma ha beneficiato dell'aumento del 5,6% delle commissioni nette a 148,3 milioni e dei 58,4 milioni derivanti dall'attivita' finanziaria. Bpm registra un aumento dell'1,6% a 32,6 miliardi degli impieghi alla clientela invertendo cosi' un trend negativo che durava da tre esercizi. Sul fronte dei crediti problematici la banca registra un aumento di 146 milioni di euro rispetto a fine 2014 a 5,99 miliardi. Il totale delle rettifiche nette per il deterioramento crediti ed altre operazioni si attesta a 74,3 milioni (- 11 milioni rispetto a marzo 2014). Sul fronte della solidita' patrimoniale, Bpm ha un Common equity tier 1 dell'11,57% (11,58% a fine 2014).