un,dos,tres,un pasito bailante by mototopo

Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook



Reazioni:
ALMUNIA: MONTEPASCHI, AUMENTO DI CAPITALE PER PIU' DI UN MILIARDO O NAZIONALIZZAZIONE. ITALIANI: SI SIGNORE PADRONE...

Nessun commento:

AVETE LETTO IL TARGET DI MERCATO LIBERO PER LE AZIONI MPS PUBBLICATO L'ALTRO GIORNO? ERA ZERO, IN QUANTO PENSIAMO AL FALLIMENTO (alias nazionalizzazione)...Oggi ALMUNIA parla di un aumento di capitale superiore al miliardo previsto. e la Fondazione Mps non ha un soldo..
dal fatto quotidiano:
Almunia ha spiegato che è stato trovato un accordo per tutti i punti del piano, che prevede un aumento di capitale per la banca senese – fresca di aiuti di Stato per circa 4 miliardi - superiore a quello di 1 miliardo di euro già stabilito, annunciando che l’operazione dovrà essere eseguita entro 12 mesi. E se l’aumento di capitale fallisce? Secondo il commissario europeo ci sarà la “conversione immediata dei Monti bond”, che prevede l’acquisto di azioni da parte dello Stato e quindi una nazionalizzazione dell’istituto.


siena-mps.jpg
Il commissario europeo ha infine chiarito che il portafoglio titoli di Stato e derivati del Monte dei Paschi di Siena “dovrà essere gradualmente ridotto nel corso del piano di ristrutturazione della banca”.
SAPETE COSA VUOL DIRE QUESTO?


CHE LA FONDAZIONE SCENDERA' NON AL 7% MA BENSI' AL 3,5% DELLA BANCA DI SIENA SE VA BENE. INFATTI UN AUMENTO DI CAPITALE SUPERIORE AL MILIARDO CREA UN EFETTO DILUITIVO ANCORA MAGGIORE..
e oggi repubblica parlava di 2 miliardi....
CON DUE MILIARDI UNA BANCA ESTERA SI POTREBBE COMPRARE IL 70% DELLA BANCA..FACILE FACILE..SEMPRE CHE BASTI......
SENZA CONTARE CHE LA FONDAZIONE DEVE VENDERE DELLE AZIONI PER RIENTRARE DAL DEBITO CON UN GRUPPO DI BANCHE CHE HANNO IN PORTAFOGLIO LE AZIONI DELLA BANCA .
IL TITOLO NON DEVE SCENDERE SOTTO 0,125 ALTRIMENTI LE BANCHE FINANZIATRICI DELLA FONDAZIONE DIVENTANO PROPRIETARIE DI TUTTE LA AZIONI ..MA UN AUMENTO DI CAPITAle PIU' CORPOSO SPINGE VERSO IL BASO IL VALORE DELLE AZIONI STESSE...
LA SITUAZIONE E' COMPLICATA...E FACENDO DUE CONTI..IL RISCHIO CHE LA FONDAZIONE SPARISCA NON E' IMPOSSIBILE..
aveva ragione Roubini ieri che parlando del MPS accennava ala nazionalizzazione..Figura di ***** oggi di Viola braccio destro di Profumo..che ha detto che Roubini si sbagliava di grosso..
POCHI MINITU E ARRIVANO LE PAROLE RAGGELANTI DI ALMUNIA

IN CASO DI NAZIONALIZZAZIONE LO STATO DIVENTERA' IL MAGGIORE AZIONISTA, DOPO CHE HA FIRMATO UN CONTRATTO DOVE VALORIZZAVA LE AZIONI MPS OLTRE 10 VOLTE IL SUO VALORE...BRUCIANDO DI FATTO SOLDI DEI CITTADINI...IN MANIERA PALESE EVIDENTE ..UNO SCHIAFFO AL POPOLO ITALIOTA. Lo stato paga e gli obbligazionisti MPS ricevono ricche cedole e indietro il loro capitale..
E' SEMPLICEMENTE INDEGNO PER IL POPOLO ITALIANO SEMPLICEMENTE INDEGNO!!! FOSSE SOLO PER QUESTA SCELTA..MARIO MONTI VERRA' RICORDATO COME IL PEGGIOR POLITICO ITALIANO , REO IN POCHE SETTIMANE DI AVER FATTO PERDERE 4 MILIARDI A UNA NAZIONE PER FAVORIRE INTERESSI DI PARTITO....E INTERESSI DEI RICCHI DETENTORI DI OBBLIGAZIONI MPS
nel frattempo la procura e i giudici metteranno tutto a tacere e il MUSSARI continuera' a farla franca..UN UOMO CHE MERITEREBBE L'ERGASTOLO ANDRA' IN GIRO IN FERRARI RIDENDO COME UN MATTO PER LA GRANDE STUPIDITA' DEI SENESI..POPOLO DI SENZA PALLE..
e' pazzesco vedere come l'affare Mps venga oramai tratato dai giornali e come la gente si sia assuefatta e non interessi la verita'..dopo che il governo ha investito miliardi e dopo che Mussari ne ha persi almeno 15 durante la sua gestione truffaldina.

e ovviamente tutti ma proprio tutti si sono dimenticati chi era a capo di banca d'italia al tempo dell'operazioneAntonveneta..MARIO DRAGHI, e chi vigilava: LA TARANTOLA (quella che e' stata premiata diventando capo della rai... e insieme a loro vi era il mitico SACCOMANNI...barzelletta d'Europa


Pubblicato da ML Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook
 
7 08 /09 /Set /2013 00:03
Gli anglosassoni e il dominio del mondo


di Gianni Fraschetti -

Da centinaia di anni viene messo in scena sempre lo stesso copione. Da quando è crollato l'Impero romano, lasciando il mondo nel caos ed alle prese col delirio di onnipotenza anglo-sassone, l'umanità intera si è trovata ad assistere, con sempre maggiore frequenza a una commedia buffa, replicata decine di volte, con piccoli adattamenti. Parziali aggiustamenti, decisi, di volta in volta, per meglio conformarla alle esigenze specifiche. E cosi' che tu fossi Carlo V, o il Re Sole, o magari Napoleone, o Ottone di Bismarck, o il Kaiser Guglielmo II oppure Mussolini, o Hitler, o Saddam Hussein, o Gheddafi o Assad, la commedia che veniva mandata in scena era sempre uguale e prevedeva il medesimo schema e la stessa opera di demonizzazione preventiva . Anche adesso, con la Siria, la si ritrova, ugualmente modulata, su tutti i quotidiani e in tutte le trasmissioni televisive, di destra come di sinistra. In quanto totalitario, infatti, il sistema della manipolazione organizzata e dell’industria culturale occupa integralmente la destra, il centro e la sinistra. Il messaggio dev’essere uno solo, indiscutibile. Armi chimiche, armi di distruzione di massa, violazione dei diritti umani: con queste accuse, la Siria è oggi presentata mediaticamente come l’inferno in terra; per questa via, si prepara ideologicamente l’opinione pubblica alla necessità del bombardamento, naturalmente in nome dei diritti umani, della democrazia, dell'autodeterminazione e della libertà

Alla demonizzazione preventiva come preambolo del “bombardamento etico” siamo abituati fin dall’insediamento, nel 1945, di questa feroce monarchia universale. Un meccanismo che è stato attivato contro tutti i popoli e le nazioni che non si sono sottomessi al suo dominio. Iraq 1991, Jugoslavia 1999, Afghanistan 2001, Iraq 2004, Libia 2011: queste le principali fasi del progetto di sottomissione dell’intero pianeta alla potenza militare, culturale ed economica degli Stati Uniti, eredi e successori dell'Impero Britannico nel delirio angolsassone di dominio del mondo. La Siria è il prossimo obiettivo.

L’apparato dell’industria culturale si è già mobilitato, diffamando in ogni modo lo Stato siriano, in modo da porre in essere, a livello di opinione pubblica, le condizioni per il necessario bombardamento umanitario. Il presidente statunitense Obama non perde occasione per presentare la Siria come il luogo del terrorismo e delle armi di distruzione di massa, in modo che l’opinione pubblica occidentale sia pronta al bombardamento del nemico. La provincia italiana – colonia della monarchia universale – ripete urbi et orbi il messaggio ideologico promosso dall’impero. È uno spettacolo vergognoso, la prova lampante (se ancora ve ne fosse bisogno) della subalternità culturale, oltre che geopolitica, dell’Italia e dell’Europa alla potenza mondiale che delegittima come terrorista la benemerita resistenza dei popoli e degli Stati che non si piegano al suo barbaro dominio.

Il primo passo da compiere, per legittimare l’invasione imperialistica camuffata da interventismo umanitario, resta la reductio ad Hitlerum (ovvero colui chè stato deliberatamente plasmato quale incarnazione stessa del male, utilizzando lo stesso identico copione che abbiamo descritto) di coloro che sono a capo degli stati da invadere, non a caso detti rogue states, “stati canaglia” (in una totale delegittimazione a priori della loro stessa esistenza): da Saddam Hussein a Gheddafi, da Chavez ad Ahmadinejad, la carnevalata è sempre la stessa. Vengono ridotti a nuovo Hitler e a nuovo nazismo ( ossia due definizioni indiscutibili, in quanto protette dal dogma, altrimenti si incappa nella shoah con tutto ciò che ne consegue) tutte le forze che non si pieghino al nomos dell’economia di cui è alfiere la monarchia universale.

Del resto, l’invenzione mediatica di sempre nuovi Hitler sanguinari si rivela immancabilmente funzionale all’attivazione del “modello Hiroshima”, ossia del bombardamento legittimato come male necessario. Dove c’è un Hitler, lì deve esserci anche una nuova Hiroshima. L’ideologia della pax romana è stata totalmente abbandonata da questi mercanti a favore della barbarie fine a se stessa. La monarchia universale qualifica quindi come pace la propria guerra e delegittima come terrorismo e barbarie quella di coloro che si oppongono. Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant: (fanno il deserto e la chiamano pace) il vecchio adagio di Tacito non è mai stato tanto attuale. La reductio ad Hitlerum si accompagna pressoché sempre all’impiego ideologico del concetto di umanità come titolo volto a giustificare – come già sapeva Carl Schmitt (cfr. “Il concetto del politico”) – l’ampliamento imperialistico. La guerra che si autoproclama umanitaria serve non solo a glorificare se stessa, ma anche a delegittimare il nemico, a cui è negata in principio la qualità stessa di uomo. Contro un nemico ridotto a Hitler e quindi a essere non umano, il conflitto può allora essere spinto fino al massimo grado di disumanità, in una completa neutralizzazione di ogni dispositivo inibitorio di una violenza chiamata a esercitarsi in forma illimitata. Nella II GM quando consolidarono questi concetti fecero un milione di morti (donne e bambini) con i bombardamenti a tappeto sulle città tedesche e poi, non contenti, tirarono due atomiche sul Giappone.

Vale la pena di leggere il profetico passo di Schmitt: «Un imperialismo fondato su basi economiche cercherà naturalmente di creare una situazione mondiale nella quale esso possa impiegare apertamente, nella misura che gli è necessaria, i suoi strumenti economici di potere, come restrizione dei crediti, blocco delle materie prime, svalutazione della valuta straniera e così via. Esso considererà come violenza extraeconomica il tentativo di un popolo o di un altro gruppo umano di sottrarsi agli effetti di questi metodi “pacifici”». È questa l’essenza dell’odierna “quarta guerra mondiale”, puntualmente dichiarata contro i popoli che aspirano a sottrarsi all’imperialismo statunitense (e subito dichiarati terroristi, assassini, nemici dei diritti umani, “Stati canaglia”, ecc.).

La dimensione storica viene sostituita, a livello di prestazione simbolica, ora dallo scontro religioso tra il bene e il male (identificati rispettivamente con l’Occidente a morfologia capitalistica e con le aree del pianeta che ancora resistono), ora dal canovaccio della commedia che, sempre uguale, viene impiegato per dare conto di quanto accade sullo scacchiere geopolitico: il popolo compattamente unito contro il dittatore sanguinario (Assad in Siria), il silenzio colpevole dell’Occidente, i dissidenti “buoni”, cui è riservato il diritto di parola e, dulcis in fundo, l’intervento armato delle forze occidentali che donano la libertà al popolo e abbattono il dittatore mostrando con orgoglio al mondo intero il suo cadavere (Saddam Hussein, Gheddafi, ecc.). Seguendo penosamente l’ideologia dominante, la sinistra italiana continua a rivelare, anche in questo, una subalternità culturale che farebbe ridere se non facesse piangere: da “L’Unità” a “Repubblica” l’allineamento con l’ideologia dominante è totale (ed è, per inciso, un’ulteriore prova a favore della tesi circa l’ormai avvenuta estinzione della dicotomia tra una destra e una sinistra perfettamente interscambiabili, composte da nietzscheani “ultimi uomini”). La parabola che porta da Antonio Gramsci a Massimo D’Alema è sotto gli occhi di tutti e si commenta da sé. Secondo questa patetica commedia, tutti i mali della società vengono imputati al feroce dittatore di turno (sempre identificato dal circo mediatico con il nuovo Hitler: da Saddam a Gheddafi, da Ahmadinejad a Chávez), che ancora non si è piegato alle sacre leggi di Monsieur le Capital; e, con movimento simmetrico, il popolo viene mediaticamente unificato come una sola forza che lotta per la propria libertà, ossia per la propria integrazione nel sistema della mondializzazione capitalistica. Come se in Siria o a Cuba vi fossero solo dissidenti in attesa del bombardamento umanitario dell’Occidente!








1
inShare
 
6 07 /09 /Set /2013 14:02
Fukushima: siamo all'apocalisse planetaria ma a nessuno frega un *****


2fukushima.jpg

Fukushima-Daiichi-Nuclear-Plant
Seguono sotto:
- Fukushima: una bomba radioattiva fuori controllo!
- LA TEPCO AMMETTE DI AVER DELIBERATAMENTE UTILIZZATO RILEVATORI DI RADIAZIONI CHE FORNISCONO DATI INFERIORI ALLA REALTÀ: LE EMISSIONI RADIOATTIVE SONO STATE BEN PIÙ ALTE DI QUANTO DICHIARATO
- Fukushima, la Tepco ha perso il controllo della situazione. Il Giappone chiede aiuto al mondo
- Torna l’incubo Fukushima, altri 350 serbatoi d’acqua radioattiva sono a rischio perdite
- 5 mila tonnellate di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare di Fukushima
- Non vi immagineresti cosa sta accadendo a Fukushima ora
- Uranio impoverito, il business segreto della regina Elisabetta.
Un sentito ringraziamento alla scienza che, impostasi come indiscutibile faro dell’umanità per il suo progresso e la sua salvaguardia, abusa del suo potere per dedicarsi al controllo sulle masse, tramite nanotecnologia, la manipolazione genetica e del clima. Al servizio del profitto delle imprese (soprattutto di Big Pharma) e dei deliri di onnipotenza dei governi, ha venduto la sua etica e morale ed ora distrugge il pianeta senza premurarsi di porre vagamente un rimedio. E siamo qui a menarcela sulle questioni economiche mentre sono state poste le basi per la devastazione del creato per milioni di anni. I pochi scienziati che denunciano le nefandezze di una
scienza depravata, purtroppo rischiano la vita, sciacciati da una macchina ormai fuori controllo. Come accade in Brasile, solo per citare un “piccolo” e recente esempio.
Un sentito ringraziamento anche al Nobel per la Pace Obama che non trova di meglio che trascinare l’umanità nella Terza Guerra Mondiale e verso la distruzione planetaria.
Barbara
Fukushima: acqua contaminata e pesce radioattivo fino in Italia!
A poco piu’ di due anni dal sisma la TEPCO la società giapponese che gestisce la centrale nucleare di Fukushima ammette che la situazione è gravissima e che le conseguenze non riguardano piu’ solo il Giappone ma l’interno globo. Una notevole quantità di radiazioni si sta riversando nell’oceano pacifico
con conseguenze devastanti per l’habitat naturale ma anche per il pesce che arriva nelle nostre tavole. A diramare l’allarme è Shinji Kinjo, direttore di una task force dell’Autorità di regolamentazione nucleare. “Abbiamo una situazione di emergenza”, ha aggiunto.
Il livello di radiazioni nei pressi di tre serbatoi contenenti acqua contaminata nella centrale giapponese di Fukushima e’ 18 volte piu’ alto rispetto al 22 agosto, ovvero 1.800 millisievert all’ora. Lo ha reso noto l’operatore Tepco, a due anni e mezzo dall’incidente causato dallo tsunami del marzo 2011. Il nuovo livello di radioattivita’ e’ in grado di uccidere una persona esposta nel giro di quattro ore. Il 22 agosto il livello nella stessa area era di 100 millisievert/ora e la Tepco non esclude che l’aumento sia dovuto a infiltrazioni di acqua contaminata.
La legge giapponese fissa la soglia massima di esposizione a 50 millisievert/ora per i lavoratori delle centrali. Ad agosto era stato reso noto che un serbatoio aveva una perdita e l’agenzia per la sicurezza nucleare aveva poi elevato la gravita’ dell’incidente dal livello 1 (anomalia) al livello 3 (incidente grave). L’incidente seguito al sisma e allo tsunami dell’11 marzo 2011 provoco’ la fusione delle barre di carburante in tre reattori e la contaminazione radioattiva dell’aria, del terreno e dell’acqua, imponendo l’evacuazione di 160.000 persone. Intanto un milione di giapponesi hanno preso parte a una gigantesca esercitazione per simulare un terremoto di magnitudo 9,1 e verificare la prontezza dei servizi d’emergenza. Dal 1960 ogni anno nel Sol Levante si celebra la Giornata nazionale per la prevenzione dei disastri per commemorare il terremoto del 1923 che fece 100.000 morti. A due anni dal terribile sisma e tsunami del 2011, che produsse anche l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, il governo nipponico ha aggiornato le stime per il caso di un terremoto di magnitudo superiore ai 9 gradi, previsto entro 30 anni, che potrebbe causare fino a 320.000 morti. Anche il premier Shinzo Abe ha partecipato all’esercitazione simulando una riunione d’emergenza del suo gabinetto.
Da Affari italiani
Fukushima: una bomba radioattiva fuori controllo!
GIAPPONE-Le perdite di acqua radioattiva nella centrale nucleare giapponese di “Fukushima-1? sono fuori controllo, ha detto il vice presidente della commissione per l’energia atomica del Giappone Tatsujiro Suzuki.
In precedenza il governo giapponese aveva annunciato investimenti per circa 500 milioni di dollari per la costruzione di un blocco di ghiaccio intorno ai reattori nucleari. Secondo Suzuki, una parete di ghiaccio sotto il reattore danneggiatopotrebbe fermare temporaneamente la fuoriuscita di acqua contaminata nel terreno, anche se non sarà facile per il futuro trovare una soluzione duratura.
Fonte: Irib
Lo sai
LA TEPCO AMMETTE DI AVER DELIBERATAMENTE UTILIZZATO RILEVATORI DI RADIAZIONI CHE FORNISCONO DATI INFERIORI ALLA REALTÀ: LE EMISSIONI RADIOATTIVE SONO STATE BEN PIÙ ALTE DI QUANTO DICHIARATO
Data: Giovedì, 05 settembre
DI MIKE ADAMS
naturalnews.com
Dall’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi, non escono solo radiazioni. Ogni settimana sembra venir fuori un altro pezzo di verità che finora era stata deliberatamente occultata al mondo. Ieri la TEPCO ha finalmente ammesso di aver fornito dati sulle radiazioni avvenute del 20 % inferiori ai dati reali.
Ma il punto cruciale qui è capire come la TEPCO abbia potuto fornire questi dati ingannevoli fin dall’incidente del 2011. Pare che (si legga sotto) la TEPCO abbia volutamente utilizzato dei rilevatori di radiazioni calibrati al ‘ribasso’ (es.: che non superano mai i 100 mSv). Quando questi rilevatori raggiungono il massimo dei limiti radioattivi rilevati, invece di passare ad utilizzare congegni a più largo raggio di rilevazione, continuano a segnalare sempre il loro livelli massimi, facendoli passare per dati “reali” di esposizione.
Cosa??? Già, proprio così. Siamo seri. Ed ecco come lo abbiamo scoperto.
EMISSIONI RADIOATTIVE 18 VOLTE PIÙ ALTE DI QUELLE DICHIARATE IN PRECEDENZA
Secondo un comunicato stampa della TEPCO riportato da Bloomberg Japan (1), “TEPCO ha dichiarato di aver rilevato un’altissima concentrazione radioattiva di 1800 mSv l’ora nella zona periferica del serbatoio”.
Si trattava di acqua altamente radioattiva che fuoriusciva dagli ormai noti “serbatoi di stoccaggio”, serbatoi che, in primo luogo, non sono mai stati progettati per fungere da stoccaggio a lungo termine. In precedenza, la TEPCO dichiarò che questi serbatoi registravano una radiazione di soli 100 mSv all’ora, occultando praticamente il 95% dell’effettivo livello di radiazione. (2)
E anche qui, stessa storia:
A proposito del livello orario di radiazioni di 1800 mSv, il Prof. Ito Tetsuo, della Kinki University (Biologia delle Radiazioni) ha affermato che: “Se una persona viene esposta a simili livelli per ore, possiamo parlare di una sola cosa, e si chiama morte. Il 100% delle persone esposte a livelli del genere moriranno entro 30 giorni”.
Anche la BBC sta seguendo la vicenda, in caso si voglia sentire la notizia in inglese, ecco il link BBC (3) :
“Le autorità giapponesi hanno avvertito che i livelli di radiazione intorno all’impianto nucleare di Fukushima sono 18 volte più elevati di quanto si pensasse. Si viene ora a sapere che i livelli radioattivi rilevati sabato scorso nelle vicinanze del serbatoio di stoccaggio in questione, erano tali da essere letali dopo solo quattro ore di esposizione.”
“I nuovi dati avranno conseguenze dirette sulle dosi radioattive a cui sono stati esposti gli addetti dell’impianto che la settimana scorsa sono stati lì continuativamente, tentando di contenere la perdita (servizio da Tokyo di Rupert Wingfield-Hayes della BBC).”
E si tratta comunque di una minimizzazione: il termine “conseguenze dirette” vuol dire che quei tecnici sono già praticamente morti.
COME SI È PASSATI DA 100 MSV A 1800 MSV? E’ CHE ALLA FINE HANNO INIZIATO AD UTILIZZARE UN DIVERSO RILEVATORE DI RADIAZIONI.
Quindi, esattamente, come ha fatto la TEPCO a rilevare fino a poco fa solo 100mSv e poi all’improvviso dichiara 1800 mSv l’ora?
Non ci crederete quando ve lo diremo: utilizzavano un rilevatore di radiazioni calibrato per un massimo di 100mSv.
Con la stessa logica potrò brevettare a breve la “miracolosa dieta Fukushima (4)”, una dieta che prevede una bilancia in grado di pesare al massimo 60 kg. Quando la usi, il tuo peso non ha alcuna importanza: la bilancia segnerà al massimo 60 kg. Miracolo della dieta Tepco…
In altre parole, alla TEPCO, le misurazioni sono state eseguite con rilevatori di radiazioni (5) progettati in modo tale da non essere in grado di misurare l’intera gamma di radiazioni presenti nell’ambiente. Il livello di radiazione segnalato, quindi, corrispondeva al limite massimo misurabile dai quei rilevatori a ‘bassa frequenza’.
Tutto questo è talmente disonesto da sfociare nel crimine. Non solo quelli della TEPCO (6) sono ricorsi a un giochetto di prestigio utilizzando dei rilevatori a ‘corto raggio’, ingannando così il mondo intero, ma hanno anche mentito con il “max 100 mSv” per stabilire il tempo massimo di esposizione consentita ai tecnici impegnati nell’intervento di emergenza.
??Risulta infatti che i calcoli effettuati hanno un margine di errore di ben 18 volte. Questo significa che tutti gli addetti dell’impianto che hanno lavorato in quell’area negli ultimi giorni sono stati esposti a radiazioni del 1800% superiori a quanto gli era stato detto.
COLTI IN FLAGRANTE NEL GIOCHETTO DEL ‘RIBASSO’
E’ inconcepibile che la maggiore società di impianti nucleari del paese non sia dotata di rilevatori di radiazione in grado di misurare 1800 mSv all’ora. Quest’ ingannevole strategia di dichiarare emissioni inferiori è palesemente intenzionale. Fa parte di una deliberata volontà della TEPCO di mentire al Giappone, ai propri dipendenti e al mondo intero sulla reale portata del disastro nucleare verificatosi a Fukushima.
Ed è stato un approccio che la TEPCO ha seguito fin dal primo giorno dell’incidente: MENTIRE!
Va ricordato che la TEPCO era anche dietro quella bizzarra propaganda governativa in stile lavaggio-del-cervello (7) che andava diffondendo tra la gente la notizia che per diventare immuni alle radiazioni bastava bere molta birra e ridere tanto.
Abbiamo anche saputo da notizie diffuse nel 2011 che la TEPCO spesso spegneva il sistema di rilevazione delle radiazioni per non far spegnere i sistemi di allarme. Radiazioni? Quali radiazioni?
E ora sappiamo anche che la società ha volutamente utilizzato dei rilevatori calibrati a un massimo di 100 mSv. Qualsiasi spiegazione farebbe comunque acqua, perchè chiunque utilizzi delle strumentazioni scientifiche sa bene che se le misurazioni superano il massimo rilevabile, va utilizzato uno strumento di gamma superiore!
In altre parole, se il contachilometri della tua macchina segna al massimo 180 kmh e tu vai a tavoletta sull’autostrada superando i 180 kmh, questo non significa che stai andando a 180 kmh solo perché il contachilometri segna 180. Questo discorso è più che ovvio. Eppure la TEPCO ha continuato a girare intorno al suo impianto con i suoi rilevatori truccati, dichiarando che quel livello “massimo” segnalato fosse il dato reale.
SE LA TEPCO HA MENTITO SULLE EMISSIONI RADIOATTIVE, SU COS’ALTRO HA MENTITO?
Questo ci porta ad un altro punto importante dell’articolo: su cos’altro ha mentito finora la TEPCO? Su tutto, pare. La TEPCO ancora non ammette che l’impianto abbia subito un incidente di fusione del nocciolo. Ancora non ammette che l’impianto stia per collassare, nel qual caso si sprigionerebbe un’immensa nube radioattiva che devasterebbe l’intero Nord America. E, ovviamente, non ammette di aver bisogno di un sostegno internazionale per risolvere il problema.
Di conseguenza, grazie all’arroganza e alla disonestà criminale del management e dei burocrati della TEPCO, un’altra massiccia fuoriuscita radioattiva è praticamente inevitabile. Basta un altro terremoto.
Mike Adams
Natural News
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63
Fukushima, la Tepco ha perso il controllo della situazione. Il Giappone chiede aiuto al mondo
Il Wall Street Journal – non il ciclostilato dei centri sociali – lo scrive papale papale: a Fukushima la Tepco – la società proprietaria della centrale nucleare con tre reattori in meltdown e multiple perdite d’acqua radioattiva – ha perso il controllo della situazione. Per la precisione il WSJ specifica che questa è l’opinione di molti (non espressamente nominati) esperti nucleari. Ma la sostanza non cambia di una virgola, per farsi un’opinione del genere non è indispensabile essere esperti nucleari: basta seguire il flusso delle notizie.
L’ultima, di fonte Reuters, è che secondo l’autorità nucleare giapponese la Tepco non ha sorvegliato con sufficiente cura le condizioni dei mille serbatoi in cui stocca l’acqua radioattiva (la crisi nucleare al rallentatore che va avanti dal terremoto e dallo tsunami del 2011 ha avuto un’impennata quando si è scoperto che almeno uno di essi perde).
Un particolare (omesso da Reuters) dà l’idea di cosa concretamente significhi l’ “insufficiente sorveglianza”. La Tepco – che risparmia anche sulle provette – ha installato un solo strumento per misurare il livello dell’acqua nell’intero gruppo di cinque ciclopici serbatoi intercomunicanti (ciascuno ha una capacità di 1000 tonnellate) da cui proviene la perdita. E vai a scoprire dove è il buco, posto che l’acqua è troppo radioattiva perchè qualcuno possa anche solo avvicinarsi.
Ma questo è solo un esempio, è solo una delle ciliegine che ornano (si fa per dire…) questa immane tragedia. Il quadro generale è impressionante. Così impressionante che gli orgogliosi samurai del Sol Levante, fino all’altro giorno preoccupati solo di minimizzare, ora chiedono aiuto al mondo intero.
Il vero nocciolo della faccenda è che nessuno, a due anni e mezzo dall’inizio della tragedia, sa dove si trovi – e in che condizioni sia – il combustibile nucleare che si è fuso insieme ai tre reattori. In più, fra terremoto, tsunami ed esplosioni avvenute nei primi giorni della tragedia, gli edifici della centrale nucleare – che teoricamente dovrebbero mantenere al proprio interno qualsiasi perdita radioattiva – sono più bucati di un colabrodo.
Però il combustibile, ovunque esso sia, deve essere raffreddato senza sosta. La Tepco pompa continuamente acqua sugli (ex) reattori: essa diventa fortemente radioattiva e si accumula negli scantinati e nell’intrico di tubi che costituiscono il ventre della centrale nucleare. Un ventre tutt’altro che ermetico.
Da una parte, la Tepco versa acqua. Dall’altra parte la estrae dai sotterranei: per questo l’area di Fukushima è tappezzata di serbatoi di acqua che, pur se sottoposta a parziale decontaminazione, rimane altamente radioattiva: ribadisco che la recente perdita di 300 tonnellate riguarda acqua già trattata, eppure ha una radioattività pari a 80 milioni di becquerel al litro.
Ma il bilancio dell’acqua che si accumula nei sotterranei e dell’acqua che ne viene estratta non è in pareggio. Togliere l’acqua radioattiva è come cercare di vuotare il mare con un secchiello. C’è anche l’acqua di falda: mille tonnellate di acqua di falda tutti i giorni attraversano l’area di Fukushima. E’ acqua proveniente dalle montagne che si trovano alle spalle della centrale; si getta nell’Oceano Pacifico, sul quale Fukushima si affaccia.
Si calcola che 400 tonnellate di quest’acqua entrino tutti i giorni negli scantinati di Fukushima (è l’acqua radioattiva che Tepco estrae, decontamina parzialmente e stocca); le altre 600 tonnellatevanno nell’oceano. Da due anni. Si suppone che 300 tonnellate siano radioattive e le altre 300 no.
In ogni caso i prelievi di acqua di falda effettuati nella zona attorno a Fukushima mostrano livelli elevati o elevatissimi di radioattività. Ci si è sempre concentrati sulla vana costruzione di barriere per fermare l’acqua radioattiva di falda a valle di Fukushima ed impedirle di raggiungere l’oceano. Di recente si è cominciato a parlare di un bypass da costruire a monte di Fukushima, per scaricare nell’oceano l’acqua prima che diventi radioattiva. Pare che ormai sia troppo tardi.
Blogeko
Torna l’incubo Fukushima, altri 350 serbatoi d’acqua radioattiva sono a rischio perdite
Scritto da: Marina Perotta – mercoledì 21 agosto 2013
Torna l’incubo Fuskushima poiché la perdita di 300 tonnellate di acqua radioattiva è stato valutato livello 3 della scala INES, il che vuol dire: grave e ci sono altri 350 serbatoi che rischiano di rilasciare perdite
TEPCO ammette la fuoriuscita dialtra acqua radioattiva sversata nell’oceano Pacifico a causa di un serbatoio che si è bucato:l’incidente nucleare viene ora valutato dal Japan’s nuclear authority come livello 3 (grave) nella scala INES (che prevede 7 livelli).
Il problema è che TEPCO, che proprio ieri ha tenuto l’ennesima conferenza stampa straordinaria e urgente, ha dichiarato che ci sono altri 350 serbatoi contenenti acqua radioattiva dello stesso tipo che rischiano di usurarsi precocemente e rilasciare così il liquido radioattivo nell’oceano Pacifico. Non solo: come fa notare Iori Mochizuki di Fukushima Diary, nella zona in cui si trova il serbatoio che TEPCO ha dichiarato danneggiato e da cui è fuorisucita l’acqua contaminata ve ne sono altri 3 collegati a quello rotto e poi altri 26 serbatoi in cui sono state immagazzinate in totale 25.610 m3 di acqua radioattiva.
La classificazione del livello 3 su una scala che va da 0 a 7 corrisponde al rilascio di una grade quantità di materiale radioattivo all’interno dell’installazione. L’incidente accorso a Fukushima Daiichi lo scorso 11 marzo 2011 fu classificato nel suo insieme Livello 7 della scala INES.
L’acqua radioattiva ha contaminato anche il suolo penetrando in due grosse intercapedini formando dei laghi sotterranei il che sta ponendo ancroa un altro problema, ossia la risalita di queste acque.
La radioattività misurata a circa 50 cm al di sotto di queste falde è pari a 100 millisieverts per ora.
Da Ecoblog
5 mila tonnellate di acqua radioattiva sotto la centrale nucleare di Fukushima
Un lago sotterraneo contenente più di 5 mila tonnellate di acqua radioattiva è stato scoperto sotto la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, come ha ammesso la TEPCO
Secondo il comunicato il trizio radioattivo è pari a 8,7 milioni di bequerel per litro, ossia 145 volte sopra i limiti. L’acqua si è accumulata in una cavità al di sotto del secondo reattore nucleare dopo lo tsunami causato dal sisma dell’11 marzo 2011 e che a causato l’incidente nucleare alla centrale ancora in atto.
Gli esperti giapponesi hanno già espresso preoccupazione per l’alto livello del trizio radioattivo riscontrato in mare nelle prossimità della centrale e dovuto a perdite non controllate. La settimana scorsa i rappresentanti di TEPCO hanno per la prima volta ammesso la fuga di acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico.
Riferisce l’Asahi Shimbun che si sta valutando se l’acqua radioattiva dalla vasca sia filtrata in mare e se così fosse si pone la necessità di impermiabilizzare il terreno.
Il 27 luglio, TEPCO aveva annunciato che un livello estremamente alto di cesio, pari a 2,35 miliardi di becquerel per litro d’acqua è stato rilevata nell’acqua accumulata nella vasca. Un funzionario della TEPCO ha riferito che sono al lavoro per controllare le perdite nel terreno e per evitare ulteriori perdite in mare.
Resta di fatto che la centrale nucleare è ancora in equilibrio precario e che sembra davvero difficile mantenere il controllo e sopratutto gestirlo.
Da Ecplanet
Non vi immagineresti cosa sta accadendo a Fukushima ora
Difficile, visto che i mass media non ne parlano…
A Fukushima, l’acqua radioattiva presente nel sottosuolo avrebbe infatti oltrepassato la ‘barriera’ di contenimento.
Ecco un aggiornamento ..
Catherine
La Tepco NON ha nessuna idea di come stabilizzare i reattori.
Di recente abbiamo sentito brutte notizie da Fukushima. Ma è peggio di quanto pensiate.
Il Wall Street Journal nota che i livelli di radiazione FUORI dall’impianto sono probabilmente piu’ alti che dentro il reattore:
Alcuni funzionari della NRA [Nuclear Regulation Authority] hanno detto che nel suolo ci sono presumibilmente perdite di acqua altamente contaminata, che finisce con il confluire nelle falde acquifere ed anche nell’oceano.
In questi giorni si rileva la piu’ alta concentrazione di radioattività dal marzo 2011, dopo il terremoto e tsunami.
Ma come è possibile che FUORI sia piu’ radioattivo che dentro il reattore? I reattori hanno perso
l’isolamento e gli esperti non hanno idea di dove siano i nuclei nucleari.
Ed i problemi intercettati alle falde acquifere sono solo la punta dell’iceberg…
Japan Times sottolinea:
I livelli di cesio nell’acqua sotto l’impianto nr 1 di Fukushima si alzano tanto piu’ si scende in profondità, rivela la Tepco. Tepco ha trovato 950 milioni di becquerels di cesio e 520 milioni di becquerels di sostanze radioattive nell’acqua , che emettono raggi beta, tra cui lo stronzio, da 13 metri sottoterra.
Ad 1 metro di profondità l’acqua conteneva 340 milioni di becquerels e un campione da 7 metri ne conteneva 350 milioni
Il Cesio, un elemento metallico, è soggetto a gravità.
Yomiuri riporta che l’acqua freatica, altamente radioattiva, potrebbe cominciare ad arrivare alla superficie dell’impianto di Fukushima:
“Il portavoce della TEPCO, Noriyuki Imaizumi ha rivelato che il livello dell’acqua delle falde freatiche contaminate del reattore 2 si è alzata rapidamente, dopo un test fatto al lato del mare”.
“Se il livello dell’acqua continua a salire, potrebbe raggiungere la superficie,” ha detto Imaizumi, un general manager della società, per la divisione relativa all’energia atomica, alla conferenza stampa di lunedi. Persino la Tepco ammette che i problemi alle falde freatiche sono causate dalla mancanza di programmazione.
La Reuters nota che le sbarre del serbatoio di Fukushima si corroderanno in appena un paio di anni ed un operario dell’impianto rivela che “la Tepco dice di non sapere quanto ancora terranno i serbatoi”:
Da saluteolistica.blogspot.it
Uranio impoverito, il business segreto della regina Elisabetta
Scritto da: Davide Mazzocco – mercoledì 7 agosto 2013
La Casa Reale britannica, incurante dell’impatto ambientale, avrebbe investito nell’uranio circa 4 miliardi di sterline. Una rivelazione shock sull’intreccio fra Buckingham Palace e società produttrici di armi
La notizia, se confermata, è destinata a fare parecchio rumore. Secondo il gruppo pacifista Stop the War Coalition, la regina Elisabetta II, una delle donne più ricche e potenti del pianeta, avrebbe fatto affari con l’uranio impoverito, portando ingenti guadagni nelle casse di Buckingham Palace. Nel video, pubblicato su Youtube, gli attivisti raccontano di come, in sessant’anni, il capitale della Casa Reale Britannica sia cresciuto da 300 milioni di sterline a 17 miliardi di sterline. Come? Con investimenti nell’industria petrolifera nazionale (BP) e nelle aziende che producono armi che utilizzano l’uranio impoverito, come la Rio Tinto Zinc.
Il video cita l’esperto Jay M. Gould che nel 1996 pubblico The Enemy Within, libro nel quale rivelava come la casa reale britannica, ma soprattutto la regina in prima persona, avesse investito una cifra di circa 4 miliardi di sterline nell’uranio attraverso la Rio Tinto Zinc, la compagnia mineraria fondata nel 1950 (con il nome Rio Tinto Mines) da Ronald Walter Rowland, per volontà della casa reale britannica.
Nel video si sostiene che la Regina e gli altri reali abbiano investito nell’uranio impoverito, senza farsi troppi scrupoli sulle conseguenze sanitarie e ambientali delle loro speculazioni. Le armi all’uranio impoverito sono state utilizzate dai militari degli Stati Uniti durante la prima Guerra del Golfo contro l’Iraq, nel 1991. Da allora sono diventate di uso comune in numerosi conflitti, fra cui quelli in Afghanistan, nei Balcani e, nuovamente, in Iraq. Secondo il Ministero della Difesa degli Stati Uniti solamente in quel conflitto furono utilizzate fra le 315 e le 350 tonnellate di uranio impoverito in bombe, granate e proiettili.
Secondo Doug Rocchi, che fu responsabile del Pentagono per i progetti sull’uranio impoverito, la decontaminazione dell’ambiente dove è stato utilizzato uranio impoverito è impossibile.
A ventidue anni dal primo conflitto ea quasi dieci anni dalla “guerra preventiva”, in Iraq continua a crescere il numero di malformazioni, leucemie e patologie genetiche attribuibili all’utilizzo di uranio impoverito.
I problemi del Medio Oriente, però, sono distanti dagli affari della casa reale, quegli affari che nascondono parecchie zone d’ombra che la stampa mainstream bada bene a tenere sotto silenzio, interessandosi piuttosto ai cappellini delle principesse e al nome del Royal Baby.
Via | Stop The War Coalition
Ecoblog
Fonte: DIETRO IL SIPARIO
 











































Questo blog
Collegato da qui
Il Web



Questo blog










Collegato da qui









Il Web















sabato 24 agosto 2013

Le micidiali armi di HAARP e DARPA




darpa.gif


Sono poche le persone che hanno sentito parlare delle installazioni HAARP. Molte altre persone, che ne hanno sentito parlare, rimangono scettiche e preferiscono non credere. Una cosa però è sicura: credere o non credere non cambia certo la realtà di una struttura divenuta ormai mondiale; una struttura dotata di tecnologie occulte capaci di modificare i normali meccanismi che governano i cicli della natura e non solo.
Gli impianti HAARP sono istallati in tutto il pianeta, in particolari zone strategiche, e danno la possibilità a chi li controlla di alterare e/o manipolare, su scala globale, il clima e molto altro. Negli ultimi 15 anni tutti noi siamo stati testimoni di terrificanti eventi naturali creati artificialmente da questa diabolica struttura globale.

istallazioni_haarp.jpg


Questa è la mappa mondiale dei siti HAARP in cui si trovano anche le più ricche miniere di uranio tanto apprezzate da Bill Clinton e dal suo socio ed amico Frank Giustra. L’esplorazione mineraria del sottosuolo è stata fatta dai satelliti mediante tecniche di radio tomografia. La sua precisione è accurata al cento per cento. In linea di masssima dal sito web di HAARP si legge che : HAARP è un tentativo scientifico volto a studiare le proprietà ed il comportamento della ionosfera, con particolare attenzione di comprendere e utilizzare lo stesso per migliorare le comunicazioni e sistemi di sorveglianza per scopi civili e di difesa. Il programma HAARP è impegnato a sviluppare un centro di ricerca mondiale sulla classe ionosferica composto da:
- Uno strumento di ricerca ionosferica (IRI), un impianto trasmittente di elevata potenza che opera nel campo dell'alta frequenza (HF). IRI sarà utilizzato per eccitare temporaneamente una zona limitata della ionosfera per studio scientifico.
- Una sofisticata suite di strumenti scientifici (o diagnostici) che verranno utilizzati per osservare i processi fisici che avvengono nella regione eccitata.

L'osservazione dei processi derivanti dall'utilizzo di IRI in modo controllato, permetterà agli scienziati di comprendere meglio i processi che si verificano continuamente sotto l'eccitazione naturale del sole.
Strumenti scientifici installati presso l'Osservatorio HAARP diverranno utili nella ricerca che non comporta l'uso di IRI, ma sono strettamente passivi. Tra questi studi sono inclusi la caratterizzazione ionosferica tramite satelliti, l'osservazione telescopica della struttura fine dell' aurora e la documentazione a lungo termine della variazione dello strato di ozono.

billederhaarp.jpg


Questo è quanto riportato direttamente dal sito HAARP; ma comunque sia al di la di questo va detto che non tutto è oro ciò che luccica. Tutti ormai conoscono il problema delle scie chimiche o chemtrails; è solo una sfaccettatura del discorso.
Molta gente invece non conosce o non è al corrente che al di la delle classiche ricerche sulla ionosfera, HAARP è in grado di utilizzare diverse risorse per provocare danni all'ambiente...alle persone; e queste sono vere e proprie armi !

Che cosa sono gli ordigni HAARP? Armi HAARP scalari o direzionali provate a quanto sembra anche sulla popolazione. Cariche energetiche a bassa o alta frequenza puntate sulla ionosfera terrestre e riflessa in modo mirato su obiettivi scelti, potenti concentrazioni di ioni diretti che possono far attivare vulcani, provocare terremoti, maremoti e far impazzire persone per l'interazione dei flussi elettro-magnetici artificiali inviati su ritmi biologici del DNA umano, sui flussi cerebrali e relativamente anche all'emoglobina.



HAARPCloseup.jpg


La principale arma ovviamente, quella di cui si sente sempre parlare, riguarda tutto il sistema del controllo climatico, su scala globale o selettiva. Le forze armate degli Stati Uniti hanno sviluppato capacità che permettono loro d’alterare selettivamente i modelli climatici. La tecnologia si è perfezionata sotto il Programma d’Investigazione dell’Aurora Attiva ad Alta Frequenza (HAARP), che è un’appendice dell”Iniziativa della Difesa Strategica – “La Guerra Stellare”. Dal punto di vista militare, HAARP è un’arma di distruzione di massa operante sull’atmosfera esterna ed è capace di destabilizzare sistemi agricoli ed ecologici in tutto il mondo.
La modificazione del clima, secondo il documento della Forza Aerea degli Stati Uniti, “offre al combattente della guerra un’ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere ed obbligare un avversario”, le sue capacità, affermano che si estendono alla provocazione d’inondazioni, uragani, siccità e terremoti: “La modificazione del clima si convertirà in parte nella sicurezza interna ed internazionale e potrà realizzarsi unitariamente...

Essa potrà avere applicazioni offensive e difensive ed includere l’utilizzazione per propositi di dissuasione. La capacità di generare precipitazioni, nebbie e tormente sulla terra o di modificare il clima nell’atmosfera… e la produzione del clima artificiale è parte di un insieme integrato di tecnologie (militari)”.



Rosalie Bertell, presidente della Presidenza dell’Istituto sulle Ricerche della Salute Pubblica, afferma che HAARP opera come “un gigantesco riscaldatore che può causare notevoli alterazioni nella ionosfera, creando non soltanto perforazioni, ma larghi squarci entro la zona protettiva che impedisce alle radiazioni letali di bombardare il pianeta”.
Teniamo presente poi che questo genere di modifiche climatiche "forzate", oltre che cambiare il clima in sè stesso, possono portare anche problemi intrinsechi tutti legati al genere di forzature operate; si pensi in questo caso al discorso legato presumibilmente alle scie chimiche, nello specifico, al morbo di Morgellons.
Proseguendo poi in questa descrizione degli ordigni HAARP, troviamo altresì innumerevoli effetti che sarebbero causati da questa tecnologia; una ipotetica guerra elettromagnetica. HAARP potrebbe alterare la magnetosfera. Il ricorso ad armi elettromagnetiche molto potenti contro gli esseri umani è anche causa di malattie e di squlibri psichici: può indurre isteria o la passività per il controllo della popolazione. Potrebbe anche provocare il cancro o la possibilità di indurre alterazioni genetiche e altro.

Un ulteriore aspetto molto importante riguarda l'uso di HAARP per il controllo mentale delle persone. In che modo le onde E.L.F. (onde estremamente basse) agiscono sull'umore e sul pensiero ? In questo estratto da un documentario di History Channel, (6470214.pdf) attraverso il riferimento a brevetti militari e sulla base di studi condotti da scienziati ed esperti, tra cui Nick Begich e Nick Pope, è spiegato il tema del controllo mentale attuato dai governi mediante strumenti elettromagnetici come H.A.A.R.P.
H.A.A.R.P può essere usato per controllare la mente umana. Le onde E.L.F. hanno dimostrato effetti sugli stati mentali. Si possono innescare cambiamenti d'umore enormi con specifiche frequenze. Il cervello umano opera su frequenze molto basse; è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Durante gli stati meditativi, le onde risultano essere di 8 cicli al secondo; durante il sonno di 4 cicli. H.A.A.R.P. è in grado di generare tutti questi segnali e all'occorenza, modificarli con gravi disturbi sulle persone.



mind-control.jpg


leadmonarch.jpg


josef_mengele.jpg


Parallelamente a questo discorso, va anche ricordato che gli effetti del controllo mentale che può essere operato da HAARP, potrebbero essere coadiuvati da un altro pericoloso progetto, il cosiddetto Progetto Monarch.
La programmazione Monarch è un metodo per il controllo mentale utilizzato da numerose organizzazioni per scopi segreti. Si tratta della prosecuzione del progetto MK-ULTRA, un programma di controllo mentale sviluppato dalla CIA, e testato su militari e civili. La programmazione Monarch è una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Si utilizza una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all’interno degli schiavi un alter ego che può essere attivato ??e programmato dai gestori. Gli schiavi della programmazione Monarch vengono utilizzati da varie organizzazioni collegate con l’élite mondiale in settori come: l’esercito, la schiavitù sessuale e l’industria dell’intrattenimento. In questo articolo daremo un occhio alle origini della programmazione Monarch, alle sue tecniche e al suo simbolismo.

Uno dei primi studi sulla metodica del controllo mentale basato sul trauma sono state condotte da Josef Mengele, medico che lavorava in campi di concentramento nazisti. Inizialmente acquisì notorietà per essere stato uno dei medici delle SS che curò la selezione dei prigionieri in arrivo, determinando chi doveva essere ucciso e che sarebbe diventato un operaio per i lavori forzati. Tuttavia, egli è noto soprattutto per aver condotto degli esperimenti macabri sugli esseri umani all’interno dei campi di concentramento. Mengele conduceva esperimenti pure sui bambini, motivo per il quale venne chiamato “L’angelo della Morte”.
Mengele e circa 5, 000 altri nazisti di alto rango sono stati segretamente trasferiti negli Stati Uniti e nel Sud America all’indomani della seconda guerra mondiale in una Operazione progettata dalla Paperclip. I nazisti hanno continuato la loro opera nello sviluppo di tecnologie di controllo mentale e missilistica in segreto nelle basi sotterranee militari. Le ricerche di Mengele servirono come base per l’illegale e segreto programma di ricerca CIA chiamato MK-ULTRA.

Il controllo mentale Monarch è chiamato in questo modo in riferimento alla farfalla Monarca – un insetto che comincia la sua vita come un verme (che rappresenta il potenziale non sviluppato) e, dopo un periodo nel bozzolo (programmazione) rinasce come splendida farfalla (lo schiavo Monarch). Alcune caratteristiche specifiche per la farfalla monarca, sono applicabili anche al controllo mentale.
“Uno dei motivi principali per cui la programmazione Monarch ha assunto questo nome fù la farfalla monarca. La farfalla monarca impara dove è nata (radici) e passa questa conoscenza genetica ai suoi discendenti (di generazione in generazione). Questo è stato uno degli animali che ha fatto tacere gli scienziati, rendendo scientifico il fatto che il sapere possa essere trasmesso geneticamente. Il programma Monarch si basa sugli obiettivi Nazisti/Illuminati di creare una razza superiore, in parte attraverso la genetica. Se la conoscenza può essere trasmessa geneticamente (ed è così), allora è importante che vengano trovati i corretti genitori che possano passare la corretta conoscenza a quelle vittime selezionate per il controllo mentale Monarch“.
Tralasciamo per ora il discorso Monarch (magari verrà trattato piu' approfonditamente in un altro articolo) e proseguiamo con il discorso delle armi HAARP e DARPA.
A distanza di 52 anni, il cosidetto "Dipartimento degli scienziati matti", come si legge dal titolo del libro di Michael Belfiore, ha ancora la stessa missione: «Mantenere la supremazia tecnologica dell'esercito americano e prevenire sorprese tecnologiche che possano minare la sicurezza nazionale», come si legge anche nel sito web (Defense Advanced Research Projects Agency) dell'agenzia.
Tempo fa furono anche trovate alcune ricerche del DARPA sulle armi adantimateria...!


arme_crowd.jpg



















E' appurato che gli americani (e russi) sviluppano le armi a microonde, alcune delle quali possono anche essere utilizzate dallo spazio. Esistono da anni delle unità composte di veicoli relativamente leggeri, con collocate, sul tetto, delle antenne. Queste antenne, chiamate ADS (Active Denial System), emettono fasci di onde cadenzate a 95GHz.
Dirette su delle persone o animali, queste onde provocano sensazioni di calore insopportabili in meno di 5 secondi !

La rivista New Scientist ha pubblicato che durante le prove condotte presso la base aerea militare di Kirtland, Nuovo Messico, i partecipanti sono stati invitati a togliersi lenti a contatto e occhiali per
proteggere i loro occhi. In un altro test sono stati inoltre invitati a rimuovere qualsiasi oggetto di metallo che poteva trovarsi su di loro (monete, catenine, bottoni,...) per non sviluppare dei punti caldi sulla pelle.
"Allora cosa succederebbe se qualcuno fra la folla non conosce questo pericolo?" ha domandato Neil Davison, coordinatore del progetto di ricerca sulle armi non letali dell'Università di Bradford in Gran Bretagna. "Come potete essere sicuri che la dose di onde non oltrepasserà il limite dei danni permanenti?"

EARTH CONTROL-MEDUSA SPACE AGE WEAPON
Medusa è un cannone ad elettroni ad impulsione di un mega-watt e mezzo.
Questo sistema montato su dei veicoli ha come sorgente d'energia semplicemente un generatore elettrico a gasolio; Medusa è capace di "arrostire" a distanza l'elettronica di carri armati, navi, aerei, ecc. Immaginate gli effetti sugli esseri umani! Questo cannone può essere messo in funzione a partire d'un aereo o un satellite, ed i test sono stai realizzati da anni...


medusa.gif

PAMIR 3, L'ARMA CHE CREA I TERREMOTI
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma.
I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque non conosciamo, a priori, l'energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.
Negli anni settanta i Russi avevano costruito un enorme generatore a pulsioni battezzato "Pamir" che poteva essere trasportato su un grosso camion. Era una variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso. Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).
Va tenuto presente anche che una misteriosa arma al plasma fu vista poco prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007. Le stesse luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco prima del recente disastroso terremoto in Cina.




pamir2.jpg


MTHEL.jpg

Al di la di queste apparecchiature, che sono comunque molto pericolose, va detto che esistono altre armi il cui livello di pericolosità non è da meno. Vanno innanzitutto menzionate le armi Laser come ad esempio il THEL (Tactical High Energy Laser) qua a sinistra, in sperimentazione presso i laboratori dell’esercito USA, esistente anche in versione portatile (MTHEL, dove M sta per “mobile”). THEL significa Tactical High Energy Laser, ed è appunto un dispositivo laser ad elevata potenza.
La compagnia che da alcuni anni si sta occupando dello sviluppo del progetto THEL si chiama Northrop Grumman. Durante diversi test, resi pubblici anche in video, il potente raggio laser viene utilizzato per fare esplodere missili e proiettili in volo.
Proprio l’esercito israeliano annovera il THEL quale arma già in dotazione al suo esercito, e questo fa supporre che ne possieda già degli esemplari, probabilmente già dislocati a difesa di basi militari e città.
Il THEL utilizza delle sostanze chimiche (fluorite di deuterio) per creare un raggio laser invisibile capace di abbattere aerei e missili.


ABL Airborne Laser

ablcrosssection.jpg


darpa.gif














Il sistema d'arma Boeing YAL-1 Airborne Laser (ABL), è un laser aviotrasportato, di tipo COIL (Laser chimico a ioduro d'ossigeno) e potenza dell'ordine dei megawatt, installato a bordo di un Boeing 747-400F. È progettato per abbattere missili balistici tattici, di teatro (TBM), a raggio intermedio (IRBM) o all'occorrenza intercontinentali (ICBM), colpendoli mentre si trovano nella fase iniziale di accelerazione.

L'11 febbraio 2010 l'ABL abbatte in prova un missile balistico a corto raggio[1], aprendo la strada a futuri sistemi di difesa antimissile basati su questo prototipo.
Il laser del ABL utilizza carburanti chimici simili a quelle del propellente per razzi per generare il fascio di alta potenza. I piani attuali prevedono che vi sia carburante per il laser sufficiente per circa 20 colpi. Se un obiettivo più difficile, come un ICBM, richiedesse un tempo maggiore ("di perforazione") per danneggiare il missile, questo diminuirebbe il numero di colpi disponibili prima di dovere rifornire il laser. Per bersagli meno difficili, più vicini e vulnerabili come i TBM a corto raggio, che richiedessero meno "tempo di perforazione", potrebbero spararsi anche 40 impulsi laser senza necessità di rifornimento. Gli aerei ABL devono atterrare sul loro aeroporto per rifornirsi del combustibile per il laser. I piani operativi preliminari prevedono che l'ABL abbia la protezione di caccia di scorta e, probabilmente, anche di aerei da guerra elettronica. Con ogni probabilità l'ABL sorveglierà per lunghi periodi i siti da cui si sospetta possa avvenire un lancio percorrendo, in attesa di bersagli da intercettare, orbite a forma di otto. Questo tipo di orbita permette all'aereo di non effettuare mai virate che lo allontanino dall'area bersaglio: entrambe le virate richieste sono verso il bersaglio. L'aereo può essere rifornito in volo, consentendo lunghi periodi di sorveglianza dell'obiettivo. L'intenzione è che l'aereo operi sopra territorio amico e che la distruzione del missile avversario avvenga sopra territorio ostile.

HEL - Space-Based High-energy Laser
Si tratta di un armamento laser montato su di un satellite, e capace di colpire bersagli nello spazio, sulla terra ed in aria. Oltre agli Stati Uniti ed Israele, anche la Cina sta sviluppando un armamento laser pensato per distruggere i satellite nemici orbitanti.
L’arma si chiama ASATS (Anti-Satellite Simulation), in fase di test già nel 1998.


spacelaser.jpg


HSV Laser a raggi ultravioletti
La HSV Technologies Inc. di San Diego, California ha sviluppato un'arma non letale, che utilizza raggi laser a ultravioletti per immobilizzare persone o animali a distanza.
Questo speciale laser è un dispositivo che utilizza due fasci di radiazione UV ionizzati che seguono la traiettoria per colpire il bersaglio identificato, impattando sui recettori neurali che controllano i muscoli, paralizzando gli impulsi nervosi, provocando forti contrazioni dolorose.



laser_uv.jpg



Laser ZEUS
Si tratta di un laser montato su di un Humvee (un veicolo militare dell’esercito USA simile ad una jeep).
Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari muniti di questo dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per fare brillare le mine. Secondo due accreditati siti di informazione militare Defense Tech e Defence Daily, almeno tre veicoli simili sono stati utilizzati anche in Iraq.


zeus.jpg


ARMI AL PLASMA E AD IMPULSI

PIKL Pulsed Impulsive Kill Laser
Le basi per una simile tecnologia bellica furono poste negli anni ’40 dal fisico Nicola Tesla. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo sviluppo di parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di corrente, dalla radio alla televisione. Durante i primi anni del ‘900 Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “Raggio della Morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose agli Stati Uniti quale arma per battere i nazisti: fu considerato pazzo e la sua proposta non fu presa in considerazione. Il principio del “Raggio della morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi laser e le armi al plasma. Alla sua morte, avvenuta nel 1943, tutti i documenti dello scienziato sul “Raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di quei documenti è stata citata in un documento segreto del Governo USA su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Questa tipologia di armamenti ha parecchi tratti in comune con alcune armi laser. Il principio è quello di sparare contro il bersaglio un “proiettile” di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso un processo di ionizzazione dell’aria. Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scienziati del DARPA (il dipartimento per la ricerca e l’innovazione tecnologica del Dipartimento della Difesa USA), con la collaborazione di un'azienda tedesca. Armamenti di questo tipo sono in fase di avanzata sperimentazione da parte degli eserciti USA, Israeliani e Australiani. L’applicazione letale di questa tecnologia è stata chiamata Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Il dispositivo (di cui nella foto sopra si vede un prototipo), ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo di grosso spessore.



pulse.jpg


PEP Pulsed Energy Projectile
La versione non letale del PIKL va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di stordire uomini e animali, creando forte dolore e temporanea paralisi. La documentazione sui possibili effetti a lungo termine provocati dall’arma è però scarsa. Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in scenari di controllo dell’ordine pubblico, mentre un’altra delle applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo “impulso energetico” interferirebbe con i sistemi elettrici di iniezione. Il raggio d’azione del PEP è di circa 2 Km, ed il suo funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”). Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell’impulso arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda elettromagnetica. Altri dispositivi affini a questa tecnologia si chiamano: MARAUDER (Magnetically Accelerated Ring to Achieve Ultra-high Directed Energy and Radiation) XADS (Extreme Alternative Defense System)


pelt2.jpg


HPM Electromagnetic Pulse, High Powered Microwave
Si tratta di dispositivi anche esplosivi capaci di produrre onde elettromagnetiche comprese nel raggio dei 4 – 20 Ghz. Microonde comprese in tali frequenze sono capaci di “accecare” un gran numero di apparati tecnologici. Questa applicazione delle microonde ad elevata potenza, può servire a danneggiare i sistemi informatici, con effetti simili ad una piccola esplosione nucleare. Il tutto avviene anche in assenza di una reale esplosione: sistemi di questo tipo, comunemente chiamati HPM, liberano la propria energia in aria, senza produrre alcun suono o fenomeno visivo. L’effetto delle invisibili onde prodotte dalla propagazione risulta devastante per tutti gli apparecchi elettronici, mentre è praticamente nullo su cose e persone (tuttavia è appurato che sugli esseri viventi tutti i tipi di microonde provocano effetti dannosi come quelle emesse dai telefonini e dai forni a microonde). L’esercito russo disporrebbe infatti di un vasto e variegato arsenale di E-bombs, si va dalla versione “portatile” che sta in una valigetta (e che ha un raggio d’azione di 12 metri), alle versioni più pesanti, che necessitano di un aereo per essere “sganciate sull’obiettivo”.


e-bomb-detonation.jpg


ADS Active Denial System
Questo dispositivo è in grado di indirizzare (“sparare”) un fascio di microonde ad alta energia verso un bersaglio preciso. La frequenza utilizzata si aggira intorno ai 95 Ghz. Il “raggio del dolore” è classificato come “arma non letale”, in quanto il suo raggio invisibile penetra sotto la pelle soltanto per alcuni millimetri, facendo temporaneamente impazzire i recettori del dolore. Nel giro di 1 – 2 secondi chi viene colpito dal raggio a microonde prova la sensazione di andare a fuoco. Ufficialmente infatti tali strumenti di guerra servirebbero per produrre un “raggio del dolore”, capace di “distogliere” qualsiasi nemico da azioni ostili. L’invisibile raggio microonde a 95 Ghz penetra sotto la pelle per alcuni millimetri provocando, nell’arco di alcuni millisecondi, una insopportabile sensazione di calore che però svanisce non appena si spegne il dispositivo o si scappa oltre il suo raggio d’azione. Negli esperimenti condotti su circa 400 volontari il tempo di esposizione massimo è stato fissato in 3 secondi, ma secondo il Boston Globe, soltanto una “cavia” è riuscita a resistere per tre secondi. Le fonti del Direttorio USA sulle Directed Energy Weapons sostengono che il “raggio del dolore” non provoca danni permanenti, ma esistono altri rapporti militari che indicano la possibilità di gravi ustioni alla pelle nel caso in cui l’esposizione duri 250 secondi o più. Durante gli stessi test alle “cavie” venivano fatti togliere sia gli occhiali che tutti gli oggetti metallici, in quanto potevano creare degli “hot spots”, capaci di ustionare la pelle. Il dispositivo prodotto dalla Raytheon può essere stanziale oppure montato su di un veicolo militare Humvee. Per quanto riguarda l’impiego del “raggio del dolore” nel campo di guerra, risulta dalla rivista militare Defence Industry Daily che sono stati ordinati 3 veicoli modello Sheriff per circa 31 milioni di dollari, e che è stata richiesta l’approvazione per altri 14 veicoli da parte del Generale di brigata James Huggings, capo dello Staff della Forza Multinazionale in Iraq.


ads.jpg

E PER QUANTO RIGUARDA IL DARPA ???


darpa.gif


















La Defense Advanced Research Projects Agency (nome inglese che tradotto letteralmente in italiano significa "agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa"), più conosciuto con la sigla DARPA, è un'agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare. DARPA è stata responsabile dello sviluppo e dell'implementazione di tecnologie importanti, che avrebbero influito notevolmente nella vita comune di milioni di cittadini del mondo: tra queste includiamo le reti informatiche (fondarono ARPANET, che si sviluppò nel moderno Internet), e di oN Line System (NLS), che a livello di programmazione costituì il primo tentativo di creare ipertesti con l'uso di un'interfaccia grafica. Il suo nome originario era Advanced Research Projects Agency (ARPA), ma fu rinominata DARPA (indicando che il suo scopo era la difesa militare) il 23 marzo 1972; il 22 febbraio 1993 tornò ARPA, e ancora DARPA l'11 marzo 1996.
La DARPA è indipendente nel proprio operato dalle influenze di altre agenzie governative, e fa rapporto esclusivamente ai più alti ranghi del Dipartimento della difesa.

Attualmente il DARPA ha svolto numerosi progetti di apparati ad alta tecnologia e pe certi versi "futuristici". Sarebbe veramente lungo elencarli tutti, ma soprattutto passare in rassegna le loro particolarietà e proprietà. Vediamo dunque di dare un'occhiata a qualcuno di questi progetti, cercando di evidenziarne le peculiari caratteristiche.

HTV-2
Falcon Hipersonic Technology Vehicle (HTV-2) è il nome dell'aeromobile in grado di raggiungere velocità superiori a MACH 22, cioè circa 26000 km/h, in volo sub-orbitale.
Il veicolo aereo, un incrocio tra la forma di una punta di freccia e un delta wing affusolato, è senza pilota e nasce all’interno di un progetto combinato tra la DARPA e l'USAF denominato Prompt Global Strike, che ha cercato di dare agli strateghi militari statunitensi la possibilità di colpire obiettivi in tutto il mondo nel giro di un’ora, (da qui il nome Prompt Global Strike: Colpo Globale Immediato). Se il progetto da 320 milioni di dollari avesse funzionato, il Falcon avrebbe potuto sostituire i missili balistici intercontinentali; oltretutto ha una capacità di carico utile di 2500 kg, sufficienti per una testata nucleare. Considerando la velocità che raggiunge, anche senza la testata, l'energia sprigionata dall'impatto col suolo sarebbe sufficiente per devastare aree grandi quanto una città. Per resistere alle altissime temperature (circa 2000 C°) dovute al contatto con l'atmosfera, durante la fase di rientro, il Falcon è stato progettato con uno scudo termico a struttura metallica di nuova concezione.Il progetto dovrebbe concludersi nel 2025 anno in cui gli ingegneri delll’HTV-2 dovrebbero fargli raggiungere la velocità di 35400 km/h.


D_hyperson.jpg


HTV-3x "Blackswift"
HTV-3x, conosciuto anche come Blackswift, è un prototipo di aereo ipersonico senza pilota. Il Blackswift è uno spazioplano costruito grazie ad una cooperazione tra la sezione Skunk Works della Lockheed, Boeing e ATK. Nel settembre 2007 la USAF ha firmato un accordo per continuare il progetto. Il velivolo doveva essere sviluppato per decollare da una pista (non come un razzo) e raggiungere ogni posto della terra in circa due ore, volando anche appena al di fuori dell'atmosfera e a velocità ipersoniche; alla fine, l'HTV-3x, doveva atterrare sempre su pista.
Il Blackswift doveva accelerare fino a Mach 3 con un motore a turbina e raggiungere Mach 6 con un motore Scramjet (supersonic combustion ramjet). I motori saranno della Pratt & Whitney Rocketdyne.[3] Purtroppo nell’ottobre del 2008, tredici mesi dopo aver firmato l'accordo, tutto progetto Blackswift è stato annullato, causa, mancanza di fondi.


D_hypersonic_01.jpg



Progetto Avatar, soldati robot
Nel 2013 con un budget di 7 milioni di dollari partirà il progetto Avatar della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) che consisterà nel creare dei surrogati robotici dei soldati. Non è ancora chiaro di come i soldati interagiranno con i loro surrogati robotici, per esempio con tute piene di sensori abbinati a caschi di realtà virtuale, con interfaccia neurale o con dei semplici joystick. Sarà comunque fondamentale l’infrastruttura di rete wireless che dovrà ospitare le connessioni a questi “robot” sia per una questione di velocità e di distanza, ma soprattutto per il fattore sicurezza.

D_avatar.jpg



Cheetah, robot ghepardo
Cheetah nasce da un'idea di Sangbae Kim, ricercatore del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che nel 2009 propose la costruzione di un prototipo di robot-ghepardo, in grado di spostarsi ad oltre 100 km/h e dotato dello scatto e dell'agilità tipici di un felino in corsa.
A distanza di quasi tre anni, ecco il primo prototipo del robot. Nonostante non sia ancora in grado di fornire le prestazioni previste sulla carta, Cheetah è già il robot su zampe più veloce in assoluto, riuscendo a raggiungere agevolmente i 30 km/h.
Tutti i movimenti di Cheetah sono ispirati ad un vero ghepardo in corsa, prendendo spunto anche da animali come cani e cavalli. Il robot non basa il suo movimento esclusivamente sulle zampe, ma fa affidamento su tutta la sua struttura muscolo-scheletrica per bilanciarsi e mantenere la velocità di corsa.

D_robot-cheetah.jpg



Robot Fastrunner
Il robot finanziato dalla DARPA partorito dall'inventiva dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology. Nel primo anno dei quattro previsti per il completamento del progetto, gli ingeneri hanno mostrato i risultati della loro ricerca, lasciando sbalorditi tutti gli appassionati di robotica.
FastRunner sarà un robot bipede in grado di muoversi 10 volte più velocemente degli attuali modelli umanoidi e quadrupedi in circolazione, e sarà dotato di un'agilità mai vista prima d'ora. Imitare lo struzzo è forse una delle strade migliori per ottimizzare il movimento su due arti: è l'uccello corridore più veloce del mondo, e riesce a raggiungere i 70 km/h grazie alle sue zampe lunghe e robuste

D_fastrunner.jpg

Occhiali olografici per l’esercito
Sono degli speciali occhiali olografici, che ricordano molto quelli utilizzati negli ultimi videogiochi di guerra, o nei migliori film d’azione. Occhiali capaci di portare un sistema di “realtà aumentata” a disposizione dei soldati sul campo di battaglia, fornendo in tempo reale tantissime informazioni utili su quello che sta accadendo attorno a loro, con riferimenti diretti rispetto a quello che i militari stanno guardando.
Oltre a fornire questi dati in diretta, possono interfacciarsi con droni di supporto per ottenere una visuale differente della battaglia direttamente nelle lenti, aumentando notevolmente il vantaggio ottenibile nell’utilizzo di questo tipo di robot da guerra. Uno speciale sistema di identificazione fornirà inoltre dettagli istantanei sui veicoli in avvicinamento, siglandoli come amici o nemici, anche nel caso si tratti di caccia aerei a 6.400 metri di altezza e 50 km di distanza.

D_goggles-sg.jpg




DARPA DiscRotor: aereo o elicottero?
Il progetto è di DARPA, il dipartimento dei progetti avanzati della difesa americana, che sta sviluppando con il costruttore Boeing il primo elicottero con rotore retrattile al mondo. Il nome in codice è DiscRotor ed è un concept per la ricerca, il salvataggio e anche il combattimento, che è allo studio da diversi anni. Come dimostra un video online, l’obiettivo è creare il primo elicottero che a basse velocità si possa muovere agilmente, decollando e atterrando in verticale, ma alle alte velocità possa invece muoversi come un normale jet. Il merito è delle speciali pale del rotore, che sono retrattili e telescopiche: il primo modello di queste pale sarà provato nella galleria del vento il prossimo anno.

D_discrotor.jpg





Volano le falene cyborg
Il progetto s'inquadra in un programma della Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa, il centro studi avanzati del Pentagono) che da anni sta cercando di sviluppare degli insetti robot (non solo insetti, hanno provato anche con un pipistrello, che è un mammifero). Precedenti tentativi basati su un impianto di elettrodi per stimolare il cervello o i muscoli delle ali degli insetti si sono rivelati fallimentari perché tali innesti erano incompatibili con i tessuti dell'animale. La nuova sonda è invece rivestita con materiali compatibili con il tessuto nervoso della falena e, pesando appena mezzo grammo, è facile da trasportare per l'insetto. Le falene in questione «sono belle robuste», ha detto Voldman, «hanno un'apertura alare larga quanto una mano». Il progetto ha attirato l'attenzione dei militari perché le falene-robot potrebbero trasformarsi, equipaggiate con apparecchiature di sorveglianza, in insospettabili spie per registrare l'attività dei nemici.

D_falene.jpg



I robot liquidi e mutaforma della DARPA




D_t1000.jpg


























Darpa Ha recentemente stanziato altri fondi per un progetto, chiamato "Programmable Matter" (Materia Programmabile) che prevede proprio la realizzazione di un robot realizzato attraverso uno nuovo stato della materia, in grado di modificarsi nella forma e nel funzionamento, auto-plasmandosi a piacimento. Diverse università, incluse la Harvard, la Cornell e MIT, sono al lavoro su differenti approcci per risolvere questo problema, e creare della materia programmabile. Si tratta essenzialmente di realizzare micro-macchine programmabili in grado di assemblarsi in diverse forme e modificare il loro funzionamento in base alle differenti strutture che assumono. "La distinzione tra materiali e macchine sta diventando fumosa. I materiali agirebbero come computer e sistemi di comunicazione, ed i sistemi di comunicazione ed i computer agirebbero come materiali" spiega il manager del programma Mitchell R. Zakin.
Non si parla di un progetto appena iniziato e che non si sa se sarà realizzabile: il programma Programmable Matter è già nella sua seconda fase da oltre cinque mesi, e vi rimarrà per altri 10. La prima fase è stata la creazione di cinque differenti team di ricerca, due provenienti dalla Harvard, due appartenenti all' MIT ed uno della Cornell University, tutti composti da informatici, ingegneri robotici, biologi, ingegneri chimici, meccanici, fisici ed artisti. Alla fine della fase due, i gruppi di ricerca dovranno essere in grado di comporre quattro o cinque diversi solidi tridimensionali partendo da micro-particelle. Occorrerà inoltre dimostrare che, dopo l'assemblaggio, ogni singolo elemento possa aderire agli altri con la stessa forza di una plastica industriale.
Questi sono solo alcuni progetti sviluppati dal DARPA, ma oltre a questi ve ne sono anche altri alquanto "mirati" che possono intervenire per modificare il controllo mentale. Va ricordato ad esempio che attraverso uno speciale elmetto ed una tecnologia chiamata "ultrasuono pulsante transcranico" la DARPA può rilevare i livelli di stress che un soldato prova durante un combattimento e inviare impulsi per aumentare la sua resistenza e ridurre la sua percezione del dolore in caso di ferita.
Si tratta di una sorta di alterazione della mente, ottenuta attraverso una stimolazione diretta del cervello mediante impianti: allo stato, l'Ultrasuono pulsante transcranico viene sperimentato alla Arizona State University dal Dr.William Tyler.
La Smart Dust o polvere intelligente. Il Pentagono la definisce "La tecnologia strategica dei prossimi anni". Il pulviscolo intelligente è fatto di miriadi di computer microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie. Invisibile e imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell'ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati standogli incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti.
Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compreso Internet.
Come si vede dunque, esiste una varietà molto ampia e complessa nel campo di queste tecnologie. La realtà finale purtroppo, anche se viene inizialmente paventata per tecnologie ad uso civile o comunque per il miglioramento di alcuni aspetti della vita, è ampiamente impiegata in ambito militare e bellico. Ora, in base a quanto si conosce su questo genere di cose, qualche dubbio forse ce lo possiamo porre...il "know how" iniziale è solo frutto dell'intelligenza umana oppure cè stato qualche input "esterno" ?
Questi organismi (come DARPA e HAARP), bene o male sono sempre andati di pari passo con le forze di potere globale...come gli Illuminati; e con questo si intuiscono pure le eventuali corrispondenze con progetti anche segreti come Monarch, Moonstruck, Orion, MK-Delta, Phoenix, Trident, RF Media, Tower, Clean Sweep.
In definitiva, possiamo ammettere che siamo tutti controllati e alla minima necessità o evenienza, possiamo essere annientati !
 
hanno provocato le recchie americane lo tzunami apposta x affossare il jap ? (banca centrale)beh ora ritorna indietro alla ugo Fantozzi e lo ciucciamo pure noi
 
skip to main | skip to sidebar la scienza marcia e la menzogna globale


Le menzogne della scienza ortodossa, della medicina ufficiale, della storia. La verità sulle Scie Chimiche, sul signoraggio e sull'incombente dittatura globale del "Nuovo Ordine Mondiale".






venerdì 18 marzo 2011

Il terremoto in Giappone (ma non solo) è stato artificialmente indotto





Quello qui sopra è il grafico (anno per anno, dal 1973 al 2011) del numero totale dei terremoti di magnitudo maggiore del sesto grado della scala Richter in funzione, preso dal sito http://research.dlindquist.com/ il quale porta avanti il cosiddetto Earthquake Project (progetto terremoti), ovvero secondo quanto si legge nella home page del sito, un tentativo di mettere insieme i dati storici disponibili sui terremoti per analizzare l'andamento del fenomeno stesso. (link originale del grafico).


Quello qui sotto invece, tratto dal medesimo sito, è il grafico (anno per anno, dal 1973 al 2011) della potenza complessiva dei terremoti di magnitudo maggiore di 6 (link originale del grafico).


http://research.dlindquist.com/quake/historical/?mag=6&type=strength&freq=year&style=raw
Un altro grafico eloquente che riporta dati anche più antichi lo possiamo vedere qui sotto, preso dal sito http://www.thehorizonproject.com/earthquakes.cfm il quale prende a sua volta i dati da una fonte governativa United States Geological Survey ovvero un ente di Ricerca Geologica degli Stati Uniti d'America. Il grafico riporta i terremoti mortali e distruttivi con magnitudo compresa tra 6 ed 8 verificatisi nel nostro pianeta.




I dati parlano chiari, l'aumento è netto e sempre più marcata, l'impennata è evidente, sembra addirittura un aumento esponenziale (se qualcuno vuole consultare l'elenco completo dei sismi registrati negli ultimi 1000 anni può consultare il già citato link earthquake.usgs.gov).

Se dobbiamo attribuire tutto questo alla pura casualità statistica allora non c'è che dire, siamo veramente in un periodo di sfiga nera.

Nera? Nerissima, dato che negli ultimi pochi anni l'impennata degli sfortunati eventi che hanno colpito il pianeta terra ed i suoi abitanti (umani, vegetali ed animali) non ha paragoni: dall'11 settembre alle sanguinose guerre in Afghanistan ed in Iraq che ne sono conseguite, dai tornado e uragani (Katrina è forse il più famoso) sempre più forti e più frequenti, alle alluvioni disastrose in diverse parti del mondo.




Negli ultimi pochi anni poi la serie di sfortunati eventi comprende il devastante tsunami del 2004 nel sud-est asiatico, la crisi economica mondiale, la disastrosa fuoriuscita di petrolio nel golfo del Messico aggravata dal criminale uso di velenosi prodotti chimici dispersi con la scusa di contenere il greggio, gli incendi devastanti in Russia, le morie di animali in tutto il mondo iniziate all'inizio di quest'anno, le inodazioni disastrose in Brasile e in Australia, in questi ultimi mesi, i terremoti ad Haiti, L'Aquila, Nuova Zelanda e adesso Giappone (con annesso il super sfortunato evento del disastro nucleare che rischia di contaminare una buona parte del nostro pianeta).

Per non parlare delle crisi politiche con annesse rivoluzioni che si estendono a macchia d'olio nel mondo arabo e che fino al momento oltre a morti, feriti e profughi non hanno prodotto un vero cambio di regime, tanto è vero che in Egitto al regime del militare Mubarak è succeduta addirittura una giunta militare.

Ma allora siamo davvero così sfortunati? Veramente possiamo credere a questa assurda coincidenza statistica? Anche se volessimo poprio credere che i terremoti per qualche causa naturale si stiano verificando sempre più di frequente come fare a credere che contemporaneamente si aggravino le crisi economiche e politiche, che si verifichino disastri ecologici senza precedenti, che numerosi popoli del sud del mondo si trovino contemporaneamente in rivolta?

Statisticamente tutto ciò appare a dir poco improbabile se non impossibile, e dal punto di vista logico siamo portati a comprendere che c'è, dietro tutto questo, una sapiente regia volta a creare una crisi planetaria a tutto campo, creando una crisi economica artificiale tramite speculazioni finanziarie, grazie al controllo delle banche da parte di una ristretta cerchia di famiglie, una crisi ecologica grazie all'intenzionale avvelenamento dell'ecosistema con scorie nucleari, scie chimiche, fuoriuscite di petrolio, pesticidi e diserbanti, delle crisi politiche con susseguenti rivolte "popolari" grazie ad occulte regie che prevedono la manipolazione del web per suscitare e pilotare la rabbia popolare, di terremoti, uragani ed alluvioni artificiali grazie all'uso dell'arma per eccellenza: HAARP.


Come pensare infatti che sia puramente casuale la coincidenza tra dati mancanti nel tracciato delle emissioni del sistema HAARP ed il verificarsi di terremoti di notevole intensità pochi giorni dopo?

Qualcuno analizzando quei dati e notando quei buchi si è insospettito ed ha verificato che la stessa cosa che è successa per il terremoto di Haitiè successa non solo per il terremoto Giapponese (cosa di cui avevamo già mostrato le prove), ma persino per il recente terremoto in Nuova Zelanda del 21 febbraio del 2011 (magnitudo 6.3 della scala Richter). Qui di seguito il video della sua previsione, video caricato il 17 febbraio del 2011, appena 4 giorni prima. (vedi qui sotto lo screenshot preso dal youtube).





Non c'è che dire, se dovessimo credere ancora una volta al caso dovremmo pensare che questo signore ha una fortuna sfacciata. Se invece volessimo fare un'analisi statistica dovremmo per forza ammettere che notare una simile regolarità che si succede in tre terremoti ha una probabilità di verificarsi per caso circa una volta su 46.000. Come già mostrato se io prevedo un terremoto devastante per i prossimi 10 giorni, ho una probabilità su 36 (360 giorni dell'anno divisi per 10 giorni fanno circa 36 periodi) di indovinare, ma se ciò è avvenuto anche ad Haiti ed in Nuova Zelanda la probabilità che certe cose succedano per caso è (approssimativamente, giacché la disamina statistica esatta comporterebbe un calcolo decisamente più complesso) di 1/36 per 1/36, ovvero cira una su 46.000. Statisticamente (si tratta di una coincidenza enormemente significativa, e le semplificazioni effettuate non possono essere prese a giustificazione per sminuire l'ordine di grandezza del risultato.

E se vi dicessi che per molti altri terremoti recenti è successa la stessa cosa?


Sissignore, stiamo parlando di meno di una probabilità su un milione che accadano certe coincidenze, il terremoto del Giappone, quello de L'Aquila, quello di Haiti, quello di Sumatra, sono stati tutti terremoti artificialmente innescati dall'uso criminale della stazione HAARP.

Lo scopo? Lo vediamo dagli effetti, ridurre la popolazione mondiale, mettere intere nazioni in ginocchio, avvelenare gli esseri umani, indurli in povertà, creare uno scenario di caos apocalittico che riecheggi le previsioni delle scritture bibliche e delle profezie di molti popoli nativi come gli Hopi.

Le popolazioni prostrate da tutto questo (e magari da qualche altro grosso conflitto) accetteranno di buona voglia la soluzione offerta dal deus ex machina, ovvero dalle élite occulte che governano il mondo: un Nuovo Ordine Mondiale, un governo planetario totalitario che con la scusa di porre termine a tutti questi guai instaurerà un regime orwelliano.


NB: gli screenshot qui sopra sono stati presi da Roberto » Siamo proprio sicuri che tutti questi terremoti e tsunami siano di origine naturale? articolo interessante ma per certi versi a giudizio del blog scienza marcia fuorviante; fuorviante perchè attribuisce questi terremoti ad un progetto egemonico degli USA, perché non tiene conto della cospirazione globale in cui sono coinvolti anche i governi come quello del Giappone, che spruzza addosso ai propri cittadini le stesse scie chimiche in uso da noi e negli USA.


Non riteniamo che il fine ultimo delle attività dei potenti sia solo quello di accumulare denaro, alrtrimenti il fenomeno delle scie chimiche non si spiegherebbe. Per altro Roberto Quaglia, da noi recentemente informato a proposito delle scie chimiche non solo non ha risposto, ma non ha mai pubblicato niente a riguardo sul suo sito. E voi credete che una persona che denuncia che un terremoto come quello del Giappone sia artificiale non abbia il coraggio di ammettere a se stesso e di denunciare alla popolazione tutta il fenomeno delle scie chimiche? E che facendo un discorso sulla statistica simile a quello qui esposto si dimentichi di mettere nel conto tutte le coincidenze qui elencate limitandosi solo a quelle realtive ai terremoti?


... ma di questo parleremo approfonditamente in un prossimo articolo chiarificatore.

Aggiornamento del 27 marzo 2011: un altro forte terremoto (in Birmania) previsto osservando i grafici di HAARP, l'ennesima prova!
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto