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Sir Green

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ti dirò di più Sir
aspettano tutti il ribasso per longare, e se invece dopo l'eventuale ribasso si va ancora più giu?
ciao lon
si giusto se scrivi di unicredit chi doveva andare short il segnale l'ha avuto e già sta in posizione era area 1,95 lì chi si trovava in posizione long di breve doveva essere più accorto ma ognuno con la propria doppia T (testa e tasca )
 

lon jon

Forumer storico
Congiura a Manhattan contro l'euro

La discesa dell’euro innescata dalla scoperta delle reali dimensioni dei conti della Grecia, rischia di proseguire e diventare una caduta, in quanto un gruppo di maxi investitori starebbe ammassando munizioni per scatenare un’offensiva su larga a scala a colpi di vendite allo scoperto con livelli di leva da vertigine. Il Wall Street Journal di oggi riferisce che nelle ultime settimane l’euro è diventato l’obiettivo preferito dei fondi hedge e racconta che il piano di attacco ha preso forma in una cena esclusiva tra alcuni grossi calibri di WallStreet, tenutasi in un appartamento di lusso della zona più esclusiva di Manhattan lo scorso 8 febbraio. I commensali, fra cui Gorge Soros (Soros Fund Management), Aaron Cowen (Sac Capital Advisor) e Donald Morgan (Brigade Capital Management), si sarebbero trovati d’accordo sul fatto che la crisi della Grecia avrà un effetto domino contagiando gli Stati, le municipalità e via via tutte le emissioni legate al debito sovrano. I titani del mondo degli hedge fund, gli stessi che avrebbero orchestrato l’attacco a Bear Stearns prima, e a Lehman Brothers in seguito, avrebbero concordato sul fatto che il cambio euro/dollaro, può scendere fino alla parità, un livello che non si vede dalla fine del 2002.All’uscita dalla cena alcuni dei partecipanti hanno anche avviato la battaglia mediatica a sostegno della scommessa ribassista: George Soros, il principe della speculazione che nel ’92 mise alle corde la sterlina e la lira guadagnando in poche settimane 1 miliardo di dollari, ha avvertito che se la Grecia non riuscirà a rimettere in linea le sue finanze, “l’euro potrebbe saltare”.Il mercato valutario è un oceano di liquidità che vede scambi giornalieri pari a 3.000 miliardi di dollari, e c’è quindi da dubitare che i partecipanti alla congiura, da soli, possano riuscire nell’impresa. Non va però dimenticato che i partecipanti alla cena rappresentano fondi da 20-30 miliardi di dollari, ed il loro strumento di lavoro sono complessi derivati con spericolate leve 1 a 20. Con 5 milioni di dollari possono avviare un trading da 100 milioni di dollari, e con un calo dell’euro del 5% riescono a raddoppiare la somma investita in partenza. A sostenere l’attacco ci sarebbero anche alcuni grandi nomi dell’industria del credito anglosassone. Il Wall Street Journal riporta che nelle ultime settimane, Goldman Sachs, Jp Morgan e altri nomi di spicco avrebbero fornito ai grandi clienti nuovi prodotti per avviare scommesse contro l’euro.Gli indicatori del mercato stanno registrando questi movimenti e venerdì le posizioni ribassiste sui future sull’euro hanno raggiunto livelli mai visti nella storia. Il costo per proteggersi dal default della Grecia continua a salire e un esperto di strumenti derivati, citato nell’articolo, riferisce che in questo momento il mercato assegna una possibilità su 14 di caduta dell’euro al livello di parità con il dollaro, tre mesi fa era solo 1 su 33.
 

sciacallo

Forumer storico
Congiura a Manhattan contro l'euro

La discesa dell’euro innescata dalla scoperta delle reali dimensioni dei conti della Grecia, rischia di proseguire e diventare una caduta, in quanto un gruppo di maxi investitori starebbe ammassando munizioni per scatenare un’offensiva su larga a scala a colpi di vendite allo scoperto con livelli di leva da vertigine. Il Wall Street Journal di oggi riferisce che nelle ultime settimane l’euro è diventato l’obiettivo preferito dei fondi hedge e racconta che il piano di attacco ha preso forma in una cena esclusiva tra alcuni grossi calibri di WallStreet, tenutasi in un appartamento di lusso della zona più esclusiva di Manhattan lo scorso 8 febbraio. I commensali, fra cui Gorge Soros (Soros Fund Management), Aaron Cowen (Sac Capital Advisor) e Donald Morgan (Brigade Capital Management), si sarebbero trovati d’accordo sul fatto che la crisi della Grecia avrà un effetto domino contagiando gli Stati, le municipalità e via via tutte le emissioni legate al debito sovrano. I titani del mondo degli hedge fund, gli stessi che avrebbero orchestrato l’attacco a Bear Stearns prima, e a Lehman Brothers in seguito, avrebbero concordato sul fatto che il cambio euro/dollaro, può scendere fino alla parità, un livello che non si vede dalla fine del 2002.All’uscita dalla cena alcuni dei partecipanti hanno anche avviato la battaglia mediatica a sostegno della scommessa ribassista: George Soros, il principe della speculazione che nel ’92 mise alle corde la sterlina e la lira guadagnando in poche settimane 1 miliardo di dollari, ha avvertito che se la Grecia non riuscirà a rimettere in linea le sue finanze, “l’euro potrebbe saltare”.Il mercato valutario è un oceano di liquidità che vede scambi giornalieri pari a 3.000 miliardi di dollari, e c’è quindi da dubitare che i partecipanti alla congiura, da soli, possano riuscire nell’impresa. Non va però dimenticato che i partecipanti alla cena rappresentano fondi da 20-30 miliardi di dollari, ed il loro strumento di lavoro sono complessi derivati con spericolate leve 1 a 20. Con 5 milioni di dollari possono avviare un trading da 100 milioni di dollari, e con un calo dell’euro del 5% riescono a raddoppiare la somma investita in partenza. A sostenere l’attacco ci sarebbero anche alcuni grandi nomi dell’industria del credito anglosassone. Il Wall Street Journal riporta che nelle ultime settimane, Goldman Sachs, Jp Morgan e altri nomi di spicco avrebbero fornito ai grandi clienti nuovi prodotti per avviare scommesse contro l’euro.Gli indicatori del mercato stanno registrando questi movimenti e venerdì le posizioni ribassiste sui future sull’euro hanno raggiunto livelli mai visti nella storia. Il costo per proteggersi dal default della Grecia continua a salire e un esperto di strumenti derivati, citato nell’articolo, riferisce che in questo momento il mercato assegna una possibilità su 14 di caduta dell’euro al livello di parità con il dollaro, tre mesi fa era solo 1 su 33.


affascinante
 
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