Il settore bancario italiano è ancora disastrato e si muove su una strada "cosparsa di detriti". La percentuale di prestiti al settore retail (famiglie) è ai livelli più bassi fra i Paesi occidentali e la dinamica degli impieghi tornerà a crescere al ritmo del 6% a partire dal 2011. Prima c'è da attendersi solo un incremento del 3% circa.
Il duro giudizio viene da Bank of America-Merrill Lynch, che in un report sul settore bancario preferisce puntare su quei titoli che uniscono una crescita degli utili a lungo termine a una buona solidità patrimoniale, anche alla luce delle future regole di Basilea III.
In quest'ottica il broker ha avviato la copertura su Unicredit con il giudizio buy e un target di 2,6 euro, convinta che il management ha ormai messo in atto tutte le mosse possibili per tornare a utili normalizzati. In particolare, la banca guidata da Alessandro Profumo beneficerà degli alti margini delle attività in Est Europa, dopo avere fatto due aumenti di capitale per rafforzare il patrimonio e avere diminuito la leva finanziaria.
Giudizio positivo anche su IntesaSanpaolo buy, con target a 3,5 euro: per Bank of America, l'istituto non ha problemi di solidità, ha molte cessioni da fare e negli ultimi due anni non ha svenduto i suoi asset preziosi. Per il broker la stima di un utile (rettificato) a fine 2011 di 4 miliardi di euro è realistica.
Nello studio bank of America ha passato in rassegna anche le altre principali banche italiane, queste le conclusioni:
- Ubi : neutral, target 10,5 euro;
- BancaPopolarediMilano: neutral, target 5 euro;
- BancoPopolare : underperform, target 5 euro;
- MontePaschi : underperform, target 1,2 euro