È da un po' che non scrivo su Inveire Oggi.
Troppo dura è I'intolleranza verso chi la pensa in maniera diversa, e senza la presunzione di essere sempre dalla parte della ragione, di chi non è invidioso verso coloro i quali, a volte per merito, altre volte no, hanno un lavoro o un reddito più alto.
Scrivo per tranquillizzare coloro i quali mi hanno dato per morto con un click, e nonostante il tic tac.
Ancora non è giunta la mia ora nonostante non sia più un sangue puro.
Nonostante abbia respirato le fibre di cemento amianto, nonostante abbia fumato in gioventù, nonostante mi abbuffi oltre che di ortaggi anche di grandi quantità di grasso e magro, dolci di burro e panna, arachidi salate, e, dato il periodo, di maccarruni i casa cu sugu i capra, di frittuli, di siero...di ricotta e interiora di agnello, susumelle, petrali etc.
Purtroppo si sta andando verso un imbarbarimento, verso l'intolleranza verso la diversità. Il diverso è un nemico, da deridere, ferire, uccidere.
Si sta ritornando ad usare i simboli cristiani per giustificare le guerre e l'odio.
Quando la politica non è laica l'umanità ha sempre mostrato il suo lato peggiore.
Nel nome di qualunque Dio si sono commesse indicibili atrocità.
Trovandoci in prossimità del Santo Natale e con lo spirito di umanità che questa ricorrenza assume, auguro a tutti, credenti e non, sangue impuro e sangue puro, la serenità interiore.
Ritorno nell'oblio e vi farò sapere quando morirò.