Vaccino

“Mentre siamo scoraggiati dall’incapacità del dottor Fauci
di raccogliere informazioni sul Covid importanti per la nostra inchiesta,
altre persone con cui abbiamo parlato ricordano i fatti”.


Fauci sarà nuovamente messo sotto torchio dalla commissione, stavolta pubblicamente.

Si diceva, sono stati più di 100 i “non ricordo” scandalosi pronunciati dall’ex capo del Niaid,
ma ha anche fatto importanti ammissioni.

Ha finalmente confessato che la teoria
della fuga del virus dal laboratorio cinese di Wuhan (da lui finanziato, ndr)

non era “una teoria del complotto”.
 
SE FOSSERO SERI DOVREBBE ANDARE IN GALERA
“La testimonianza di Fauci ha sollevato il velo
sui fallimenti drastici e sistemici del sistema sanitario pubblico americano”,

ha dichiarato ancora Wenstrup:

“Mentre influenzava le narrazioni pubbliche,
contemporaneamente non aveva idea
di cosa stesse accadendo sotto la sua giurisdizione al Niaid.

Fauci ha firmato tutte le sovvenzioni di ricerca nazionali e internazionali
senza rivedere le proposte e ha ammesso di non sapere se il Niaid
supervisionasse i laboratori che finanziava”,

tra cui, appunto, quello di Wuhan.

Infine, Fauci ha anche ammesso
che gli obblighi vaccinali da lui imposti
potrebbero aumentare l’esitazione vaccinale in futuro.


Wenstrup è un diavolo:

“Fauci deve rispondere degli obblighi vaccinali,
del suo ruolo nel promuovere la pubblicazione di ‘Proximal Origin’
e delle sue posizioni politiche sulle mascherine e sui lockdown”.
 
Reticente fin nel midollo, dietro la scusa di più di 100 “non ricordo”
ha nascosto bene le magagne di un’epoca senza precedenti.

Il momento più assurdo, però, è arrivato quando ha confermato che

il “distanziamento” fu imposto “senza prove”.
Tu che hai capito ... mi spieghi perchè l'influenza è scomparsa nel 2020/2021
Come ha riferito il presidente della sottocommissione Brad Wenstrup,

“è preoccupante che il volto pubblico
della risposta della nostra nazione alla peggiore crisi sanitaria del mondo
‘non ricordi’ i dettagli chiave sulle origini del Covid e sulle politiche pandemiche”.
quindi hai dimenticato che l'influenza era scomparsa
 
E non dimenticate questo particolare......2012 - 2015
Il fenomeno definito in inglese come Vaccine Hesitancy e in italiano come “esitazione vaccinale”
(termine che comprende i concetti di indecisione, incertezza, ritardo, riluttanza)
è complesso e strettamente legato ai differenti contesti, con diversi determinanti:
periodo storico, aree geografiche, situazione politica.

Riconoscendo la rilevanza che questo fenomeno ha nel raggiungimento degli obiettivi di salute prefissati,
lo Strategic Advisory Group of Experts (Sage) on Immunization dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel 2012,
ha creato un gruppo di lavoro specifico sul tema, guidato da un Segretariato congiunto Oms/Unicef.

Il materiale prodotto è raccolto e pubblicato, ad agosto 2015, su un numero monografico della rivista Vaccine
dedicato interamente all’esitazione vaccinale e intitolato “WHO Recommendations Regarding Vaccine Hesitancy”.

Il gruppo di lavoro ha formulato una definizione dell’esitazione vaccinale
come un ritardo nell’adesione o come rifiuto della vaccinazione, nonostante la disponibilità di servizi vaccinali.


Il Sage sottolinea che è urgente e necessario sviluppare sistemi istituzionali
e competenze organizzative a livello locale, nazionale e globale
al fine di identificare, monitorare
e indirizzare proattivamente l’esitazione vaccinale,
di rispondere tempestivamente ai movimenti anti-vaccinatori in caso di disinformazione

o di potenziali eventi avversi (adverse events following immunization, Aefi).



Un altro aspetto sottolineato dalla monografia è l’urgenza di condividere il più possibile,
coinvolgendo il maggior numero di stakeholder nel processo decisionale sui programmi vaccinali
e nel processo comunicativo relativo all’organizzazione e alla fornitura dei servizi vaccinali.

È indispensabile avere una maggiore capacità analitica
per individuare le aree in cui si crea l’esitazione.


Per questo, le raccomandazioni finali del Sage si concentrano in tre categorie principali:

capire i determinanti della Vaccine Hesitancy;

evidenziare gli aspetti organizzativi che facilitano l’adesione;

valutare gli strumenti necessari per contrastare questo fenomeno.
 
Sicuramente (quasi) è un caso,
ma a pensar male ..............

Il mondo dello sport, oggi, ha ricevuto due notizie drammatiche, accomunate da un particolare:

stavano entrambi bene, sino a pochissimo tempo fa.

Stava bene il noto allenatore Sven-Goran Eriksonn,
prima di scoprire accidentalmente di avere un “turbo-cancro”
che gli lascia un solo anno di vita.

Stava bene Anthony Gobert, 48enne australiano
ex campione di motociclismo nelle categorie Superbike e 500c,
poi colpito da una malattia fulminea e, oramai, in fin di vita.


Un fulmine a ciel sereno.
 
Sicuramente (quasi) è un caso,
ma a pensar male ..............

Il mondo dello sport, oggi, ha ricevuto due notizie drammatiche, accomunate da un particolare:

stavano entrambi bene, sino a pochissimo tempo fa.

Stava bene il noto allenatore Sven-Goran Eriksonn,
prima di scoprire accidentalmente di avere un “turbo-cancro”
che gli lascia un solo anno di vita.

Stava bene Anthony Gobert, 48enne australiano
ex campione di motociclismo nelle categorie Superbike e 500c,
poi colpito da una malattia fulminea e, oramai, in fin di vita.


Un fulmine a ciel sereno.
Personaggi famosi hanno avuto il turbo turbo e nel giro di qualche mese ....
Anche quando non c'era il liquame ....
 

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