“Disinformazione e COVID-19 – Intelligence strategica”
Il Davos Global Risks Report 2024 cita la disinformazione e la mancanza di informazioni
come i maggiori rischi globali a breve termine.
Il Forum ha lanciato un’iniziativa denominata “Disinformazione e COVID-19 – Intelligence strategica”
che ha promosso la narrativa dominante sulla risposta alla pandemia.
Meredith Kopit Levien, presidente e amministratore delegato del New York Times, ha affermato che
“Google ha fatto progressi reali nel modo in cui le cose vengono indicizzate”,
il che significa che è efficace nel generare e promuovere il “giusto tipo” di contenuti in cima alla classifica.
Posizionamento nella pagina dei risultati di ricerca,
mentre le “informazioni spazzatura” vengono spinte in fondo,
rendendone molto difficile la ricerca.
Molti utenti lo sanno, soprattutto nel contesto del Covid,
quando era necessario sfogliare decine di pagine di Google per accedere a contenuti dissidenti.
La missione di controllo sta guadagnando peso anche all’interno dell’UE.
Nel suo discorso, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha affermato che
“per la comunità imprenditoriale globale,
la principale preoccupazione per i prossimi due anni
non sarà il conflitto o il clima.
È disinformazione misinformazione”.
Von der Leyen ha anche affermato che
“i valori che ci stanno a cuore offline devono essere tutelati anche online”.
Questi valori includono l’accesso all’aborto
e la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso,
che figurano tra le priorità dell’UE nei forum delle Nazioni Unite sui diritti umani nel 2024.