Circola questo
studio, l’ennesimo,
secondo cui i vaccini provocano tutto
dal cancro ai linfomi
dai cuori rotti alle patologie neurologiche.
Ma i propagandisti da salotto televisivo si ostinano a riferire
che i vaccini hanno salvato l’umanità e avranno provocato “al massimo” un morto su 13 miliardi di dosi.
Siccome il disprezzo supera il dovere professionale,
questi foraggiati dai produttori di vaccini non meritano neppure la menzione,
per quanto a damnatio memoriae.
Vediamo piuttosto le novità da Spoon River.
Folgorato un ex calciatore, il campione tedesco dell'Inter Brehme, 64 anni, un infarto:
non è dato sapere presupposto da cosa, la moglie, che probabilmente lo sa, pretende riservatezza,
cioè non parla e non vuole si parli, anzi vuole proprio non si parli.
Morta a 54 anni la editor Patrizia Chendi, non è dato sapere per cosa.
Solo il solito panegirico, “era unica, come faremo senza di lei”.
Un collega: “Parlavamo molto di Dio e del Cosmo”.
Sparito improvvisamente un ballerino di Ballando sotto le stelle inglese, Robin Windsor:
“Era unico, lascia un vuoto, era come Nureyev”.
Ma il vuoto è nelle cause, nei pregressi, anche questo si era vaccinato, sì, no, e se mai quante volte?
E insomma di che è andato? Niente, il vuoto, appunto.
Andiamo avanti.
“Tragedia a Foggia, corriere muore mentre scarica la merce in una farmacia”.
Tragedia sì, ma come mai?
“Non rispondeva al telefono, 41enne trovato improvvisamente morto in casa a Quingentole (MN)”.
Improvvisamente.
“Hadel, morto d’infato a 18 anni: Alessio, l’amico del cuore: ‘Era meraviglioso’”.
Ecco, interpellate l’amico del cuore, ma giammai il vaccino del cuore.