Vaccino

Claudia Di Pasquale
Covid-19: La truffa del Vaccino Astrazeneca

Crescere Informandosi, incontra Claudia Di Pasquale, giornalista della trasmissione televisiva Report, nonché autrice recentemente di un’importante e per certi versi clamorosa inchiesta televisiva in ambito sanitario.
Il vaccino Astrazeneca, dopo essere stato annunciato dalla grancassa mediatica e scientifica, è sparito e ne è stata annullata la sua produzione.
Nel periodo della grande paura pandemica, in cui si doveva spingere al massimo con le vaccinazioni si fece una massiccia campagna di disinformazione non fornendo le corrette informazioni o non fornendole nel giusto tempo in merito ai rischi ed ai conseguenti effetti collaterali a cui si andava incontro somministrando il vaccino Astrazeneca a quasi tutti.
Morti ed effetti devastanti senza ancora nessun colpevole, per un vaccino che dopo un pò si decise misteriosamente di non produrre più nonostante i pareri positivi delle istituzioni sanitarie.
 
Claudia Di Pasquale
Covid-19: La truffa del Vaccino Astrazeneca

Crescere Informandosi, incontra Claudia Di Pasquale, giornalista della trasmissione televisiva Report, nonché autrice recentemente di un’importante e per certi versi clamorosa inchiesta televisiva in ambito sanitario.
Il vaccino Astrazeneca, dopo essere stato annunciato dalla grancassa mediatica e scientifica, è sparito e ne è stata annullata la sua produzione.
Nel periodo della grande paura pandemica, in cui si doveva spingere al massimo con le vaccinazioni si fece una massiccia campagna di disinformazione non fornendo le corrette informazioni o non fornendole nel giusto tempo in merito ai rischi ed ai conseguenti effetti collaterali a cui si andava incontro somministrando il vaccino Astrazeneca a quasi tutti.
Morti ed effetti devastanti senza ancora nessun colpevole, per un vaccino che dopo un pò si decise misteriosamente di non produrre più nonostante i pareri positivi delle istituzioni sanitarie.
Rimesso in circolo con il nome vaxzevria
 
SPIKE E TUMORI
Uno studio statunitense pubblicato in preprint su Biorxiv documenta un ulteriore meccanismo attraverso il quale la Spike potrebbe favorire la genesi e la progressione dei tumori nonché la loro ridotta sensibilità alla chemioterapia. Qui il commento del blog di Jessica Rose (in traduzione automatica in lingua italiana) e il link allo studio originale. Ovviamente, il dato vale sia per la Spike virale che per quella vaccinale, con qualche verosimile differenza legata alla diversa cinetica di produzione e diffusione nel corpo.

Qualcuno che poi si è eclissato, una volta contestava questi studi dicendo che erano preprint.
Se ti viene un tumore preprint o peer reviewed che differenza fa?
 
Cari Colleghi (soprattutto quelli giovani),
state molto ma molto attenti al lavaggio del cervello che stanno cercando di farvi, ragionate sempre e solo con la vostra testa, dubitate di tutto e di tutti, non accettate mai da nessuno verità pre-confezionate.

Ricordatevi che linee-guida, algoritmi e percorsi diagnostico-terapeutici sono solo mere indicazioni, semplici raccomandazioni che sta a voi saper applicare o disapplicare sul paz. che avete davanti, che non è mai quello statistico medio di linee-guida ed algoritmi (art. 13 del Codice di Deontologia Medica).

Dovete personalizzare la medicina sul singolo paz., non uniformare il paz. alle linee-guida: l' obiettivo del vostro agire deve essere il singolo paz., non certo le linee-guida (che sono solo un mezzo, giammai un fine; e vengono spesso stilate da Pig Pharma per servire cosa, secondo voi?!? Quindi la lettura critica è un obbligo assoluto!!!!).

Ricordatevi che la Scienza Galileiana esclude le verità assolute e calate dall' alto, ma prevede il dialogo, il confronto, la messa in discussione, la critica, la revisione; ed i risultati scientifici devono sempre essere verificabili da chiunque e trovare riscontro nella pratica clinica quotidiana di ciascuno di voi.
La censura, la repressione, i divieti, le sanzioni non hanno assolutamente niente a che vedere con la Scienza.

Ricordatevi che il fondatore della Evidence Based Medicine (delineata su"The Physicians of America" nel 1991), il dottor David Lawrence Sackett, ha dovuto precisare nel 1996 sul "British Medical Journal" che la EBM è costituita per il 50% dagli studi scientifici e per il 50% dall' esperienza del singolo Medico e dalle peculiarità del singolo paziente, spiegando nei dettagli i limiti di tutte e tre le componenti (questo perchè già allora Pig Pharma cercava di impossessarsi della EBM cercando di farla coincidere con i soli studi scientifici e con le linee-guida che lei stessa stila).

Colleghi, non dite mai e poi mai "Ho ubbidito agli ordini ": è la cosa più lurida, più immorale, più criminale che potete fare nei confronti di chi mette nelle vostre mani la propria vita e la propria salute.

Non ubbidite mai pedestremente a linee-guida, algoritmi od al direttore della Clinica : ragionate sempre con la vostra testa, ponetevi tanti dubbi (non saranno mai abbastanza) e non accettate in nessun caso soluzioni pre-confezionate.

Dovete sempre e solo essere voi a darvi le risposte, sentendo tutto e tutti ma decidendo solo voi.
Questo vi impone il "Giuramento di Ippocrate" (l' altro è quello di "ipocrita").
Mi raccomando tanto tanto, usate sempre la vostra testa e mai quella altrui....
 
E' un consiglio utile fatelo.

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IL VACCINO ALLUNGA IL LONG COVID
Studio iraniano che mostra come in guariti con long covid la successiva vaccinazione covid aumenti la probabilità che il long covid duri fino a un anno e più, precisamente dal 29% al 44%. Non molto, ma sufficiente per essere statisticamente significativo. Lo studio in sé non è il massimo: osservazionale, retrospettivo, basato su interviste telefoniche. Ma quanto meno indubitabilmente non conferma la narrazione secondo cui i vaccini covid er il long covid sono una mano santa. Grottesca peraltro l'affermazione degli autori secondo cui rimane in ogni caso raccomandabile che chi è guarito dal covid comunque si vaccini: fior di studi sulle riviste più autorevoli mostrano come l'immunità naturale sia la migliore e non abbia nulla da guadagnare da una successiva vaccinazione. Eppure hanno sentito il bisogno di aggiungere questa frase, peraltro giustificandola con una citazione quanto meno selettiva della letteratura. Già buona comunque che abbiano pubblicato i loro dati.
 
Pare che la Svizzera sia uno tra i Paesi con minore percentuale di vaccinati in Europa...pertanto potrebbe sorgere il dubbio che ad un minor numero di persone vaccinate possa corrispondere un minor numero di effetti collaterali.



E nonostante sia stato uno dei Paesi con la più bassa percentuale di persone vaccinate, ovviamente non manca l'insorgere di effetti collaterali, dove vengono esaminate solo le notifiche, che sono pari al'1% e di queste solo il 34% viene rilevato e segnalato dai medici (come mai?!), mentre la maggior parte degli effetti collaterali viene segnalata dai diretti interessati, ovviamente.


 
Pare che la Svizzera sia uno tra i Paesi con minore percentuale di vaccinati in Europa...pertanto potrebbe sorgere il dubbio che ad un minor numero di persone vaccinate possa corrispondere un minor numero di effetti collaterali.



E nonostante sia stato uno dei Paesi con la più bassa percentuale di persone vaccinate, ovviamente non manca l'insorgere di effetti collaterali, dove vengono esaminate solo le notifiche, che sono pari al'1% e di queste solo il 34% viene rilevato e segnalato dai medici (come mai?!), mentre la maggior parte degli effetti collaterali viene segnalata dai diretti interessati, ovviamente.


Che furbone, zanzata beccata
 

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