Vaccino

 
Prendiamo la notizia mainstream del giorno e proviamo a leggerla insieme con occhi diversi, usandola per spiegare alcuni concetti base: "Gaza vede il primo caso di polio in 25 anni mentre le Nazioni Unite chiedono vaccinazioni di massa… Malattia altamente infettiva confermata in un bambino di 10 mesi, mentre il capo delle Nazioni Unite esorta a fermarsi nei combattimenti per contenere la diffusione"(1)

Approfondendo questa notizia, girata sui media di mezzo mondo, abbiamo alcuni dati interessanti come ad esempio che l’OMS chiede “due cicli di una campagna di vaccinazione antipolio… lanciati alla fine di agosto e settembre 2024 in tutta la Striscia di Gaza per prevenire la diffusione del poliovirus circolante di tipo 2 (cVDPV2)” e a chiederlo sono il Ministero della Salute Palestinese (MoH), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occrazione per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA) e i vari partner.(2)
Per comprendere la notizia è necessario capire di cosa stiamo parlando e per farlo è importante conoscere alcune cose. La poliomielite è una malattia virale causata dal poliovirus, che, in rari casi, può colpire il sistema nervoso e portare a paralisi o morte. Il nome "poliomielite" deriva dalle parole greche "polio" (grigio) e "mielina" (midollo), riflettendo il suo impatto sul midollo spinale. Il poliovirus si presenta in tre varianti: tipo 1, tipo 2 e tipo 3.(3)

Ma allora cos'è quell’acronimo che imperversa sui media di tutto il mondo, il cVDPV2? Per cVDPV2 si intende “Circulating vaccine-derived poliovirus type 2” ovvero poliovirus di tipo 2 di derivazione vaccinale in circolazione ed è cosa nota che recentemente si è verificato un aumento di casi di poliomielite paralitica associati al poliovirus derivato da vaccino (VDPV) poiché l'OPV (Oral Polio Vaccine Sabin usato sia a Gaza che in mezzo mondo), può replicarsi nell'intestino e essere escreato nelle feci. Il virus vaccinale escreto ha il potenziale di mutare geneticamente e causare la poliomielite paralitica. Parallelamente è notorio che il poliovirus è contagioso e trasmissibile da persona a persona e che la via di trasmissione più comune è il contatto con le feci di una persona infetta (trasmissione oro-fecale).

La polio di tipo 2 wild-type (quella selvaggia) è stata dichiarata eradicata in tutto il mondo nel 2015 e, analogamente il 24 ottobre 2019 la Global Polio Eradication Initiative (GPEI) ha annunciato l'eradicazione globale della polio di tipo 3 wild-type. Attualmente l’unico tipo di polio circolante nel mondo è il tipo 1 e nel 2018 sono stati rilevati 33 casi a livello globale, di cui 12 in Pakistan e 21 in Afghanistan. Tuttavia, nel 2018 sono stati registrati 6.732 casi di VAPP associati all'uso dell'OPV Sabin e 104 casi di paralisi da VDPV.

Nonostante l'eliminazione della polio di tipo 2 dai vaccini orali nella primavera del 2016, i casi di polio paralitica associati al cVDPV2 hanno continuato a verificarsi. Nel 2019 sono stati segnalati focolai di cVDPV2 nelle Filippine e in diversi Paesi africani. Ciò ha spinto i funzionari sanitari a reintrodurre un OPV di tipo 2 e, dall'aprile 2016, sono state somministrate circa 300 milioni di dosi nelle regioni in cui si sono verificati focolai di cVDPV2, che, come abbiamo compreso, si intende poliovirus di tipo 2 di derivazione vaccinale. I problemi associati alla reintroduzione dell'OPV vivo di tipo 2 hanno incluso il rischio che il suo utilizzo possa potenzialmente portare a ulteriori casi e focolai di cVDPV2.(4)

Cos’altro possiamo raccontarvi del non detto dietro questa notizia? Potremmo raccontarvi di come nella Striscia di Gaza le vaccinazioni siano obbligatorie e somministrate alacremente dall’UNRWA a tutta la popolazione infantile, con però qualche piccolissimo problemino, come ad esempio che hanno somministrato vaccini scaduti e rifiutano, coperti dalla loro totale immunità diplomatica, di riconoscere tutti quei soggetti che hanno subito un danno irreversibile da vaccinazione e che, sempre nella Striscia di Gaza, non esista nessun sistema di farmacovigilanza.(5)

La polio non è tornata a Gaza dopo oltre 25 anni, ma un tipo di poliovirus, il 2 derivato dalle continue campagne di vaccinazione obbligatoria con il vaccino Sabin orale, ha “attecchito” su un bambino di 10 mesi che vive in una situazione sanitaria, alimentare e sociale a dir poco estrema e ora coloro che hanno vaccinato tutti nella Striscia di Gaza, coloro che rifiutano i casi come quello del piccolo piccolo Abd-elhay, non chiedono un cessate il fuoco per migliorare la situazione di questi bambini, lo chiedono per ri-vaccinare tutti. Chissà se poi quei bambini diventeranno anti-proiettili, dei piccoli Eroi come promesso dalla campagna globale Vaccine Hero.

1) Gaza sees first polio case in 25 years as UN calls for mass vaccinations
2) Humanitarian pauses vital for critical polio vaccination campaign in the Gaza Strip
3) Che cos’è la Poliomielite? | Associazione Corvelva
4) CDC Update on Vaccine-Derived Poliovirus Outbreaks — Worldwide, January 2018–June 2019 MMWR Nov. 15, 2019; 68(45);1024–1028
5) Anche nella Striscia di Gaza la favola dell'1 su 1 milione non regge | Associazione Corvelva
 
Studio importante: i colpi di Covid sono l'UNICA causa dell'insufficienza cardiaca infantile:

"Un nuovo studio su larga scala di rinomati scienziati della prestigiosa Università di Oxford ha appena confermato che la miocardite e la pericardite appaiono solo nei bambini e negli adolescenti dopo la vaccinazione Covid e non dopo l'infezione da virus.

Il nuovo studio ha esaminato i dati ufficiali del governo di oltre 1 milione di bambini e adolescenti inglesi di età compresa tra cinque anni e 11 e 12 e 15 anni.

Lo studio ha confrontato soggetti vaccinati e non vaccinati.

I ricercatori hanno anche tenuto conto del numero di dosi di vaccino ricevute.

Nel dettagliare i loro risultati, i ricercatori hanno scritto:

"Tutti gli eventi di miocardite e pericardite durante il periodo di studio si sono verificati in individui vaccinati".


Maledetti loro e tutti quelli che li sostengono ancora
 
Puntata n. 2 …. E lo diceva nel non lontano aprile 2023 anche il Ministero della Salute italiano che, con una circolare, portava a conoscenza i casi del Burundi.

Dal titolo: “OGGETTO: POLIOVIRUS DERIVATO DA VACCINO CIRCOLANTE DI TIPO 2 (cVDPV2) - BURUNDI”

Premessa: “Il 17 marzo 2023, il Ministero della Salute del Burundi ha dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica nazionale dopo aver segnalato l’isolamento di poliovirus derivato da vaccino circolante di tipo 2 in un caso di paralisi flaccida acuta (PFA) e in cinque campioni ambientali. Le autorità sanitarie pubbliche locali stanno conducendo indagini sul campo e una ricerca attiva di ulteriori casi di PFA; è prevista anche una campagna di immunizzazione reattiva.”

E nella descrizione della situazione: “Il 17 marzo 2023, il Ministero della Salute del Burundi ha dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica nazionale a seguito della conferma di un caso di poliovirus derivato da vaccino circolante di tipo 2 (cVDPV2) nel paese. Il virus è stato isolato in un bambino di quattro anni, non vaccinato, con paralisi flaccida acuta (PFA), della provincia rurale di Bujumbura e in cinque campioni ambientali positivi per cVDPV2 della provincia di Bujumbura Mairie, raccolti a novembre e a dicembre 2022. Il caso ha avuto l'esordio della paralisi il 24 novembre 2022. Un campione di feci è stato raccolto il 27 novembre 2022 e la conferma di isolamento di cVDPV2 è avvenuta il 13 marzo 2023. I risultati del sequenziamento hanno
mostrato che l'isolato ha subito da otto a dieci cambiamenti nucleotidici. Tutti i virus isolati sono collegati a una nuova comparsa di cVDPV2, nel Sud-Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)1”.

L’acronimo “cVDPV2” è lo stesso emerso nei casi segnalati oggi nella Striscia di Gaza, e anche di quelli di gennaio 2024 in Indonesia.

Nella stessa circolare si scrive: “Questi sono i primi casi di cVDPV2 collegati al nuovo vaccino antipolio orale di tipo 2 (nOPV2) dal lancio del vaccino nel marzo 2021.”

E nel cercare di minimizzare il problema che ora sta riconfermando la situazione si scrive: “Tuttavia, tutte le evidenze disponibili continuano a dimostrare che nOPV2 è sicuro ed efficace e ha un rischio significativamente inferiore di tornare a una forma che causa la paralisi in contesti a bassa immunità rispetto al vaccino antipolio orale monovalente di tipo 2 (mOPV2).
Ad oggi, sono state somministrate quasi 600 milioni di dosi di nOPV2 in 28 paesi in tutto il mondo e la maggior parte dei paesi non ha visto alcuna ulteriore trasmissione di cVDPV2 dopo due cicli di immunizzazione.”

Quindi una diretta ammissione che anche il precedente vaccino utilizzato, antipolio orale monovalente di tipo 2 (mOPV2) ha causato reazioni avverse portando alla paralisi.

Ma non preoccupatevi 🤔🤔🤔🤔 … i “vaccini sono sicuri” e “non c’è correlazione” 🤷‍♂️🤷‍♂️🤷‍♂️
 
 
💉 Catecolamine e miocardite indotta dai vaccini COVID-19
La miocardite indotta dal vaccino a mRNA contro il SARS-CoV-2 era un effetto raro nel 2022 (anno in cui fu pubblicata questa ricerca) ma già documentato, in particolare tra i giovani maschi. Sono passati ormai due anni e le conferme di questa correlazione indicano che la "rarità" non è tale.🧑‍⚕️ Recenti studi hanno sollevato preoccupazioni sull'aumento dei casi di morte improvvisa tra gli atleti, richiedendo ulteriori indagini. 🏃‍♂️ Non è ancora chiaro se il rischio di miocardite aumenti anche dopo l'infezione da COVID-19.

🔍 L'ipotesi del ruolo delle catecolamine
Una revisione della letteratura suggerisce che uno stato di iperproduzione di catecolamine potrebbe essere il meccanismo scatenante della miocardite indotta dal vaccino a mRNA. Le catecolamine, come adrenalina e noradrenalina, sono responsabili delle risposte fisiologiche allo stress e potrebbero avere un ruolo chiave in questo processo. 🚨 Studi epidemiologici, autoptici e molecolari supportano questa ipotesi.

🧠 Meccanismi fisiologici coinvolti
La produzione eccessiva di catecolamine porta a un aumento dell'attività della noradrenalina, un fenomeno particolarmente evidente nei giovani maschi, che presentano naturalmente livelli più elevati di catecolamine rispetto ad altre fasce di popolazione.

⚽ Atleti e risposta catecolaminica
Gli atleti maschi, già caratterizzati da un'elevata produzione di catecolamine, possono avere una risposta amplificata allo stress e agli stimoli vaccinali. 🏅 La combinazione di androgeni e una predisposizione naturale rende questa popolazione più suscettibile a eventi cardiovascolari post-vaccinazione.

📊 Conclusione
Le evidenze raccolte indicano che uno stato ipercatecolaminergico potrebbe essere il principale responsabile dei rari casi di miocardite indotta dai vaccini mRNA contro il COVID-19. Questo potrebbe spiegare l’aumento dei casi di morte improvvisa tra i giovani atleti maschi e solleva l'importanza di ulteriori ricerche per comprendere meglio i rischi legati sia al vaccino che all'infezione stessa.

🧬 Bibliografia commentata collegata all'ipotesi secondo cui le catecolamine rappresentano il fattore scatenante chiave della miocardite indotta dal vaccino a mRNA contro il COVID-19:

1. Buchan SA, Seo CY, Johnson C, et al. "Epidemiology of Myocarditis and Pericarditis Following mRNA Vaccination in Adolescents and Young Adults"
Questa ricerca epidemiologica ha esplorato l'incidenza della miocardite e pericardite dopo la somministrazione di vaccini a mRNA. I dati evidenziano una maggiore incidenza nei giovani maschi, collegando il fenomeno a risposte fisiologiche particolari, come quelle catecolaminiche, e sottolineano la necessità di ulteriori studi per chiarire i meccanismi scatenanti.

2. Zores F, Rebeaud ME. "Mechanisms of COVID-19 mRNA Vaccine-Induced Myocarditis: An Immunological Perspective"
Questo articolo fornisce un'analisi dettagliata dei potenziali meccanismi immunologici alla base della miocardite indotta dai vaccini mRNA, evidenziando il ruolo delle risposte infiammatorie e delle catecolamine, in particolare negli individui con livelli basali elevati di adrenalina e noradrenalina.

3. Li X, Ostropolets A, Makadia R, et al. "Post-Vaccination Myocarditis Following mRNA COVID-19 Vaccines: A Comparative Risk Analysis"
In questo studio viene confrontato il rischio di miocardite dopo l'infezione da COVID-19 e dopo la vaccinazione con mRNA, con un focus sull'aumento dei livelli di catecolamine come possibile spiegazione dei risultati più elevati nei giovani maschi e atleti.

4. Patone M, Mei XW, Handunnetthi L, et al. "Risk of Myocarditis Following Sequential COVID-19 Vaccination by Age and Sex"
Uno studio epidemiologico che analizza il rischio di miocardite dopo la vaccinazione in base all'età e al sesso. Viene suggerito che le catecolamine, particolarmente attive nei giovani maschi, potrebbero essere un fattore che amplifica le reazioni avverse al vaccino, con potenziali implicazioni per le politiche vaccinali.
5. Olivieri F, Lazzarini R, Babini L, et al. "COVID-19 Vaccination and Catecholamine-Mediated Cardiac Events: A Review of Possible Mechanisms"
Questo articolo esplora i meccanismi attraverso i quali le catecolamine, eccessivamente attivate dopo la vaccinazione, potrebbero innescare eventi cardiaci, inclusa la miocardite, particolarmente nei giovani adulti e atleti. Viene posta enfasi su una possibile risposta ipercatecolaminergica scatenata dal vaccino.

🟡 Questi studi forniscono un quadro complessivo delle evidenze che suggeriscono un ruolo delle catecolamine nell'insorgenza della miocardite indotta dal vaccino a mRNA, supportando l'ipotesi avanzata.

🔴 Qui lo studio del 2022: Catecholamines Are the Key Trigger of COVID-19 mRNA Vaccine-Induced Myocarditis: A Compelling Hypothesis Supported by Epidemiological, Anatomopathological, Molecular, and Physiological Findings - PubMed

Ancora non risultano pubblicati studi del zanza, strazia e sbor
 

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