FANTASIA
E' dell'altro giorno la notizia che l'Emilia Romagna si predispone a una nuova vaccinazione covid di massa, prima tra le regioni italiane. Prima che altre regioni ne seguano l'esempio, conviene dirsi che non esiste evidenza scientifica rispetto a efficacia e sicurezza dell'ennesimo richiamo.
Solo i cicli primari di questi vaccini sono stati oggetto di formale sperimentazione, peraltro breve di poche settimane e verificando unicamente la capacità di prevenire il covid di qualsiasi gravità, nulla sul contagio, sulla trasmissione del virus, sul covid grave e tanto meno sui decessi che ad esempio nello studio Pfizer furono di più tra i vaccinati, per eccesso di morti cardiovascolari, al netto delle controversie sulla discutibile condotta degli studi.
Poi non ci fu più alcuna sperimentazione, solo studi osservazionali che come è noto attaccano l'asino dove vuole il padrone. O più bonariamente sono afflitti da molteplici distorsioni e fattori incontrollabili (non che non lo siano anche gli studi controllati dei vaccini, certo).
Soprattutto, le versioni aggiornate dei vaccini non furono, non sono e nemmeno saranno ("i tak budet vsigda") oggetto di sperimentazione clinica su effetti di rilievo, bensì solo verifica della capacità di produrre anticorpi. Quei medesimi anticorpi che forse anche giustamente non si considerano valido riferimento per la protezione individuale, ad esempio nei guariti.
Guariti i quali per vasto consenso della migliore letteratura scientifica godono di una protezione duratura e di intensità analoga e in vari studi superiore rispetto a quella vaccinale. E rispetto ai quali non esiste alcun razionale per averli costretti alla vaccinazione, anche volendo tralasciare l'inaccettabilità della costrizione in sé.
Converrebbe ricordarsi tutto questo, converrebbe meditarci un minimo, converrebbe lo facessero soprattutto le tante persone incantate dalla denominazione di "vaccino" per le quali "se lo hanno chiamato così è ovvio che protegge e che riduce la aggressività del virus". Tutto questo è pura fantasia, e in biologia è medicina non si ragiona per plausibilità teorica bensì per verifica sperimentale. E dove la verifica sperimentale non c'è o peggio dice il contrario, se ne deve prendere atto ed evitare di cadere velleitariamente nel pensiero magico.