Val
Torniamo alla LIRA
Era prevedibile che accadesse e così è stato.
Con l'arrivo dell'ultimo vaccino antiCovid aggiornato - quello, cioè, tarato sulla variante Ba.5, attualmente dominante in Italia -
gli utenti che scelgono di sottoporsi all'immunizzazione pretendono di avere il prodotto più recente.
Peccato che il ministero abbia deciso di non consentire la scelta.
Stando a quanto riferisce la Stampa, infatti, al dicastero della Salute sarebbe pronta una circolare
che imporrebbe la somministrazione casuale del prodotto.
A chi si vaccina, insomma, potrebbe capitare anche il siero di "precedente generazione"; quello contro la variante Ba.1.
Una scelta dettata dal fatto che l'Aifa, in base agli studi in suo possesso,
avrebbe riscontrato l'assoluta equivalenza dei due sieri,
entrambi capaci di prevenire la malattia grave ed entrambi in parte permeabili al contagio. BUFFONATA
Cionostante, la circostanza potrebbe causare sia momenti di nervosismo nei centri vaccinali o nelle farmacie.
Sia un'ulteriore rallentamento di una campagna vaccinale partita già molto a rilento.
Solo il 16,4% degli aventi diritto ha infatti finora aderito alla campagna.
Ed il conto dei sieri che rischiano di essere buttati causa scadenza sale.
Ventotto milioni sono già diventati inutilizzabili.
Per gli altri 25 milioni attualmente a disposizione dell'Italia scatta la corsa contro il tempo.
Con l'arrivo dell'ultimo vaccino antiCovid aggiornato - quello, cioè, tarato sulla variante Ba.5, attualmente dominante in Italia -
gli utenti che scelgono di sottoporsi all'immunizzazione pretendono di avere il prodotto più recente.
Peccato che il ministero abbia deciso di non consentire la scelta.
Stando a quanto riferisce la Stampa, infatti, al dicastero della Salute sarebbe pronta una circolare
che imporrebbe la somministrazione casuale del prodotto.
A chi si vaccina, insomma, potrebbe capitare anche il siero di "precedente generazione"; quello contro la variante Ba.1.
Una scelta dettata dal fatto che l'Aifa, in base agli studi in suo possesso,
avrebbe riscontrato l'assoluta equivalenza dei due sieri,
entrambi capaci di prevenire la malattia grave ed entrambi in parte permeabili al contagio. BUFFONATA
Cionostante, la circostanza potrebbe causare sia momenti di nervosismo nei centri vaccinali o nelle farmacie.
Sia un'ulteriore rallentamento di una campagna vaccinale partita già molto a rilento.
Solo il 16,4% degli aventi diritto ha infatti finora aderito alla campagna.
Ed il conto dei sieri che rischiano di essere buttati causa scadenza sale.
Ventotto milioni sono già diventati inutilizzabili.
Per gli altri 25 milioni attualmente a disposizione dell'Italia scatta la corsa contro il tempo.