Vaccino

L'impronta digitale dell'endonucleasi indica un'origine sintetica di SARS-CoV-2

Scopriamo che SARS-CoV-2 è un'anomalia, più probabilmente un prodotto dell'assemblaggio del genoma sintetico che dell'evoluzione naturale. La mappa di restrizione di SARS-CoV-2 è coerente con molti genomi sintetici di coronavirus precedentemente segnalati, soddisfa tutti i criteri richiesti per un efficiente sistema genetico inverso, differisce dai parenti più stretti per un tasso significativamente più elevato di mutazioni sinonimi in questi siti di riconoscimento dall'aspetto sintetico e ha un'impronta digitale sintetica che difficilmente si è evoluta dai suoi parenti stretti. Riportiamo un'alta probabilità che SARS-CoV-2 possa aver avuto origine come clone infettivo assemblato in vitro.

Abbiamo scoperto che SARS-CoV ha l'impronta digitale del sito di restrizione tipica dei virus sintetici. L'impronta digitale sintetica di SARS-CoV-2 è anomala nei coronavirus selvatici e comune nei virus assemblati in laboratorio. Il tipo di mutazioni (sinonimi o mutazioni silenti) che differenziano i siti di restrizione in SARS-CoV-2 sono caratteristici dell'ingegneria, e la concentrazione di queste mutazioni silenti nei siti di restrizione è estremamente improbabile che sia sorta da un'evoluzione casuale. Sia l'impronta digitale del sito di restrizione che il modello di mutazioni che li generano sono estremamente improbabili nei coronavirus selvatici e quasi universali nei virus sintetici. I nostri risultati suggeriscono fortemente un'origine sintetica di SARS-CoV2.

L'impronta digitale dell'endonucleasi indica un'origine sintetica di SARS-CoV-2 | bioRxiv
 

OGNI SINGOLO PAZIENTE CHE STO CURANDO E' SIERATO E LA MAGGIOR PARTE ANCHE BOOSTERATO


confesso che quando leggo queste affermazioni mi fido il giusto

poi prendo il nome e cerco

è professore di clinica medica(medicina si direbbe in italia) e medico internista in un ospedale universitario del new jersey

1666651866456.png




p.s. ogni significa tutti

dall'australia ce lo dicono da tempo

1666652367537.png
 
Ultima modifica:
tra varie trollate scatenate ad hoc un lettore può perdere il filo

lo rimetto perchè la fonte è il CDC

è il loro progetto V-SAFE che monitorava milioni di sierati per constatare la non pericolosità

è successo che un giudice li ha obbligati a pubblicare i dati...

e nn sono belli per niente...SONO TERRIBILI

si è scoperto che un sierato va in ospedale per reazioni avverse 4 volte di +(400%) di finirci per covid

Se poi il sierato ha meno di 40 anni la sua probabilità di finire in ospedale per reazione avversa al siero(VELENO) è 20 volte + alta(+2.000%) di quella di andarci per covid

DATI UFFICIALI CDC PROGETTO V-SAFE

IN SOSTANZA TI SIERI PER NN FINIRE IN OSPEDALE MA CI FINISCI 4 VOLTE DI + A CAUSA DEL SIERO CHE NON TI CI DOVEVA FAR FINIRE E PER CUI LO AVEVI INOCULATO

SE POI HAI MENO DI 40 ANNI FINISCI IN OSPEDALE 20 VOLTE DI + PERCHE' LE REAZIONI AVVERSE SONO 20 VOLTE + PROBABILI SPEDIRTI IN OSPEDALE DEL COVID



LO SO CHE LA PAOLA DISTURBA...MA SI CHIAMA...

GENOCIDIO

le cose vanno chiamate col loro nome
 
 
È stata rilevata una corrispondenza fra la somministrazione dei vaccini anti Covid-19

e l’aumento del 25% delle chiamate per problemi cardiovascolari, da parte di giovani e adulti fra 16 e 39 anni,

arrivate alle strutture di pronto soccorso in Israele fra gennaio e maggio 2021, rispetto ai periodi pre-pandemia e pre-vaccini.


Il dato è pubblicato sulla rivista Scientific Reports da Christopher Sun e Retsef Levi del Massachusetts Institute of Technology
e da Eli Jafe del Servizio di medicina di emergenza di Israele a Tel Aviv.

Per il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca, la novità di questo studio è nel fatto che

“si basa su dati del mondo reale, non estrapolati dai trial”.



E' emerso che in quest’ultimo periodo, rispetto ai precedenti,

le chiamate al pronto soccorso da parte di persone di età compresa fra 16 e 39 anni

per problemi cardiovascolari sono aumentate del 25% rispetto ai due periodi precedenti
.


Alla luce di questa situazione, secondo gli autori della ricerca la sorveglianza
è d’obbligo e dovrebbe considerare le chiamate alle strutture di pronto soccorso accanto ad altri dati sanitari e indagare le possibili cause.


“I dati riportati in questa ricerca sono in accordo con quanto finora si è osservato in Germania e in Scozia,
come rilevano gli autori del lavoro – osserva Broccolo –

È un risultato che dovrebbe sollevare l’attenzione da parte dei medici e dei soggetti vaccinati
sui segni clinici riportati nella popolazione della fascia d’età compresa fra 16 e 39 anni”. ANSA
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto