Vaccino

Il Premio Nobel è un riconoscimento di natura essenzialmente politica, come si può arguire facilmente scorrendo le innumerevoli controversie che ne costellano la storia. In medicina e fisiologia in particolare spicca tra le tante vicende discutibili e discusse il premio assegnato nel 1949 al neurologo Antonio Egas Moniz per aver sviluppato la tecnica della lobotomia prefrontale. Che oggi il medesimo premio vada agli inventori della tecnologia dell'RNA è un passaggio ovvio e scontato, un po' come il Nobel per la Pace assegnato "preventivamente" a Obama.
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fa sei ... fa sei ... datemi la chat... voglio il nobel :DD: :DD: :DD: :DD:
 
Biagio Oppi, che risulta essere l’External Communications Director di Pfizer Italia
– ma, stando in Italia, potremmo anche dire “responsabile della comunicazione” –,
nel corso di una intervista alla agenzia di stampa Italpress
ha illustrato l’avvio di un progetto per le scuole contro “le fake news nel mondo della sanità”.

Pfizer combatterà la “disinformazione” nelle scuole superiori e nelle università italiane.

Ancora nelle parole di Biagio Oppi, il fine ultimo, “al di là di fare debunking,
quindi di smentire le notizie operando alla radice”,
sarebbe quello di fornire strumenti “per una migliore alfabetizzazione medico-scientifica di studenti e professori”.

COGLIONI, ESATTO.
 
Ll’obiettivo da “formare”, ora, sono anche i futuri giornalisti:
lezioni organizzate da Pfizer si svolgeranno anche
“nei corsi di giornalismo e nelle facoltà di Scienze della comunicazione”.

È strano che di una questione squisitamente medico-sanitaria-scientifica
si occupi un direttore della comunicazione.

Il suo “andare oltre il debunking”
pare, piuttosto, una imposizione per via didattica di un’unica unica verità assoluta.

Il progetto, come leggiamo, prenderà il via già in questo mese di ottobre,
in collaborazione con la Fondazione Golinelli e la Fondazione Media Literacy.

Forse abituati alla scarsa trasparenza,
in realtà Pfizer non ha prodotto alcuna comunicazione in merito, se escludiamo l’intervista di Oppi.

Sicché non sappiamo ancora né i nomi delle scuole, né la tipologia degli istituti, neppure la data ufficiale di inizio.
 
Al di là del discorso sugli effetti avversi,

sull’abnorme numero di “malori improvvisi”,

sull’omertà intorno ai famigerati Sms segreti
tra Ursula von der Leyen e il Ceo di Pfizer, Albert Bourla,

ricordiamo soltanto che nel 2021 Pfizer ha elargito milioni in finanziamenti
a enti “indipendenti” pro vaccini,
con attività di lobbying persino verso l’associazione americana dei pediatri,
per promuovere e far promuovere i vaccini.

Ora, il salto di qualità: Big Pharma sale direttamente in cattedra.
 
Chissà.....magari......fosse vero ........

Angus Dalgleish è professore di Oncologia
presso l’Istituto di ricerca di malattie infettive e immunitarie della St George’s University of London
e direttore del dipartimento di Oncologia della medesima università.

Ecco che cosa ha dichiarato sui “vaccini” anti-Covid
in una lettera aperta inviata al redattore capo della rivista medica The BMJ,
esortando la rivista a “spiegare e discutere immediatamente gli effetti dannosi delle iniezioni di Covid”
perché tumori e altri le malattie stanno progredendo rapidamente tra le persone che hanno subito un “richiamo”.

“Alla fine dello scorso anno ho riferito che stavo vedendo pazienti con melanoma,
che erano rimasti stabili per anni, recidivare dopo il loro primo richiamo (la terza dose).

Mi è stato detto che era semplicemente una coincidenza e di tacere,

ma è diventato impossibile farlo.

Da allora il numero dei miei pazienti colpiti è aumentato.

Ho visto nei miei pazienti altri due casi di recidiva di cancro
dopo la vaccinazione di richiamo proprio la scorsa settimana.
 
Altri oncologi mi hanno contattato da tutto il mondo, compresi l’Australia e gli Stati Uniti.

L’opinione generale è che la malattia non sia più limitata al melanoma,
ma che dopo le iniezioni di richiamo si osservi un aumento dell’incidenza di linfomi, leucemie e tumori renali.

Inoltre i miei colleghi che si occupano di cancro del colon-retto
segnalano un’epidemia di tumori esplosivi (quelli che presentano metastasi multiple nel fegato e altrove).

Tutti questi tumori si verificano (con pochissime eccezioni) in pazienti
che sono stati costretti a sottoporsi a un richiamo Covid, che fossero entusiasti o meno, per viaggiare o altri motivi.
 
"Consigliare i vaccini di richiamo, come nel caso attuale,
non è né più né meno che incompetenza medica;
continuare a farlo con le informazioni di cui sopra
costituisce negligenza medica che può comportare una pena detentiva.
Senza più se e senza ma.
Tutti i vaccini a mRNA devono essere fermati e vietati adesso.”
 

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