Val
Torniamo alla LIRA
Peccato che, nel frattempo,
mentre lo sciagurato protocollo del ministro Speranza
veniva applicato e confermato anche a campagna vaccinale già iniziata,
lasciando la gente ammalarsi progressivamente in casa
e arrivare in ospedale quando ormai i giochi erano fatti,
i tantissimi medici che curavano davvero secondo queste stesse indicazioni
fornite oggi da Palù come fossero la scoperta dell’America,
siano stati letteralmente messi alla gogna.
Insultati, dileggiati, vilipesi e in alcuni casi anche indagati ingiustamente.
I medici che hanno curato precocemente il covid,
per spegnere l’infiammazione e non arrivare alla tempesta citochinica
sono stati ostacolati in tutti i modi dai media che hanno costruito attorno a loro
la leggenda nera di essere degli stregoni;
Messi sotto procedimento dagli ordini dei medici;
Umiliati dai Burioni, che negando - chissà se davvero liberi da condizionamenti o pressioni –
le cure precoci, li hanno infangati;
Distrutti professionalmente dalle istituzioni
che hanno sempre e instancabilmente ribadito che contro il covid non ci fosse cura
perché l’obiettivo era quello di introdurre il vaccino sperimentale,
proprio perché in assenza di cure ufficiali e accettate.
Forse non se n’è accorto, ma con queste parole Palù
ha detto che i morti di Tachpirina & vigile attesa si potevano evitare.
Eppure, Palù era quel virologo che al termine della prima ondata
si disse favorevole a sviluppare un protocollo che cestinasse la vigile attesa
e promuovesse l’utilizzo di antinfiammatori in fase precoce.
Ma era il Giorgio Palù virologo, non il Giorgio Palù presidente di Aifa
che fece il suo debutto nell’agenzia del governo
proprio portando avanti la battaglia in Consiglio di Stato contro i medici
che curavano con l’idrossiclorochina.
Un caso di sdoppiamento di persona davvero unico.
O forse – molto più semplicemente –
solo la convenienza nello sposare quello che faceva più comodo?
Su una cosa Palù ha sicuramente ragione:
quando dice che gli errori nella vita si fanno.
Perfetto, ma – aggiungiamo noi – poi si pagano anche.
mentre lo sciagurato protocollo del ministro Speranza
veniva applicato e confermato anche a campagna vaccinale già iniziata,
lasciando la gente ammalarsi progressivamente in casa
e arrivare in ospedale quando ormai i giochi erano fatti,
i tantissimi medici che curavano davvero secondo queste stesse indicazioni
fornite oggi da Palù come fossero la scoperta dell’America,
siano stati letteralmente messi alla gogna.
Insultati, dileggiati, vilipesi e in alcuni casi anche indagati ingiustamente.
I medici che hanno curato precocemente il covid,
per spegnere l’infiammazione e non arrivare alla tempesta citochinica
sono stati ostacolati in tutti i modi dai media che hanno costruito attorno a loro
la leggenda nera di essere degli stregoni;
Messi sotto procedimento dagli ordini dei medici;
Umiliati dai Burioni, che negando - chissà se davvero liberi da condizionamenti o pressioni –
le cure precoci, li hanno infangati;
Distrutti professionalmente dalle istituzioni
che hanno sempre e instancabilmente ribadito che contro il covid non ci fosse cura
perché l’obiettivo era quello di introdurre il vaccino sperimentale,
proprio perché in assenza di cure ufficiali e accettate.
Forse non se n’è accorto, ma con queste parole Palù
ha detto che i morti di Tachpirina & vigile attesa si potevano evitare.
Eppure, Palù era quel virologo che al termine della prima ondata
si disse favorevole a sviluppare un protocollo che cestinasse la vigile attesa
e promuovesse l’utilizzo di antinfiammatori in fase precoce.
Ma era il Giorgio Palù virologo, non il Giorgio Palù presidente di Aifa
che fece il suo debutto nell’agenzia del governo
proprio portando avanti la battaglia in Consiglio di Stato contro i medici
che curavano con l’idrossiclorochina.
Un caso di sdoppiamento di persona davvero unico.
O forse – molto più semplicemente –
solo la convenienza nello sposare quello che faceva più comodo?
Su una cosa Palù ha sicuramente ragione:
quando dice che gli errori nella vita si fanno.
Perfetto, ma – aggiungiamo noi – poi si pagano anche.