I "NONVACCINI" POSSONO INDURRE TOLLERANZA IMMUNITARIA E FUNGERE DA TRIGGER PER PATOLOGIE LATENTI?
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In questo ultimo periodo ho letto diversi lavori recentemente pubblicati, i quali confermano tutti i timori e le ipotesi formulate fin dal 2020, timori espressi sia nelle pubblicazioni scientifiche sotto forma di ricerca pura, che nelle profilassi come "argine di difesa" e prevenzione pratica.
.... mi ha fatto piacere ricevere l'incarico di revisore anche dalla Bentham Science, la quale mi ha inviato proprio oggi un bell'articolo da revisionare che riguarda proprio la rsponsabilità della "nonvaccinazione" Covid allo slatentizzarsi di una mastocitosi importante in un soggetto obbligato a ricevere le 3 dosi di Pfizer.
Eviterò qui terminologia troppo tecnica come eviterò di essere troppo lungo, tanto l'argomento sarà approfondito e sempre aggiornato, mi limito quindi a dire che in base alle conoscenze di oggi, chi nega ancora i danni da "nonvaccinazione" dice falsità, non mantiene un atteggiamento scientifico e non è per nulla aggiornato!
Purtroppo come era previsto, andare a stuzzicare il sistema immunitario è peggio che stuzzicare un favo di vespe, a maggior ragione se esso non è del tutto in equilibrio e la persona è già in qualche modo malata, anche di patologie latenti, rappresenta un rischio non da poco (a maggior ragione in chi, come abbiamo visto, porta con sè una eredità in polimorfismi genetici non favorevole), facendo sì che ci si possa ammalare, anche gravemente, di malattie autoimmuni, ematologiche o oncologiche.
A questo va aggiunto il fatto che, come spiega bene questo lavoro, la nonvaccinazione ripetuta, producendo più che altro IgG4 come anticorpi, invece di determinare immunità virale, determina tolleranza, quindi è come se invece di fermare un ladro che cerca di entrare in casa, gli apriamo la porta e lo aiutiamo a svaligiare l'appartamento!
Tutti questi lavori, dove oramai i ricercatori non si sentono nemmeno più tanto imbarazzati a ipotizzare una reazione avversa e a pubblicarlo, dovrebbero far capire meglio cosa è successo e quanto siamo stati trattati male (molti ancora non lo hanno capito), come dovrebbe far capire ancora meglio quanto sia importante prevenire e semmai attuare misure preventive per evitare che questo mRNA nucleosidico faccia danni nel futuro.
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"A meno di un anno dall'emergenza globale del coronavirus SARS-CoV-2, è stata introdotta sul mercato una nuova piattaforma vaccinale basata sulla tecnologia mRNA. A livello globale, sono state somministrate circa 13,38 miliardi di dosi di vaccino COVID-19 di diverse piattaforme. Ad oggi, il 72,3% della popolazione totale è stata iniettata almeno una volta con un vaccino COVID-19. Poiché l'immunità fornita da questi vaccini si esaurisce rapidamente, la loro capacità di prevenire l'ospedalizzazione e le malattie gravi nei soggetti con comorbidità è stata recentemente messa in discussione e sempre più evidenze hanno dimostrato che, come per molti altri vaccini, non producono un'immunità sterilizzante, consentendo alle persone di subire frequenti reinfezioni. Inoltre, recenti indagini hanno rilevato livelli anormalmente elevati di IgG4 nelle persone a cui sono state somministrate due o più iniezioni di vaccini a base di mRNA. Anche i vaccini contro l'HIV, la malaria e la pertosse sono stati segnalati per indurre una sintesi di IgG4 superiore al normale. Complessivamente, sono tre i fattori critici che determinano il passaggio di classe agli anticorpi IgG4: l'eccessiva concentrazione di antigene, la vaccinazione ripetuta e il tipo di vaccino utilizzato. È stato suggerito che un aumento dei livelli di IgG4 potrebbe avere un ruolo protettivo prevenendo l'iperattivazione immunitaria, simile a quella che si verifica durante un'immunoterapia allergene-specifica di successo, inibendo gli effetti indotti dalle IgE. Tuttavia, le evidenze emergenti suggeriscono che il riferito aumento dei livelli di IgG4 rilevato dopo ripetute vaccinazioni con i vaccini a mRNA potrebbe non essere un meccanismo protettivo; piuttosto, costituisce un meccanismo di tolleranza immunitaria alla proteina spike che potrebbe promuovere l'infezione e la replicazione non contrastata del SARS-CoV2 sopprimendo le risposte antivirali naturali. L'aumento della sintesi di IgG4 dovuto alla vaccinazione ripetuta con mRNA ad alte concentrazioni di antigene può anche causare malattie autoimmuni e promuovere la crescita del cancro e la miocardite autoimmune in individui suscettibili."
Less than a year after the global emergence of the coronavirus SARS-CoV-2, a novel vaccine platform based on mRNA technology was introduced to the market. Globally, around 13.38 billion COVID-19 vaccine doses of diverse platforms have been administered. To date, 72.3% of the total population has...
pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
"I nuovi vaccini Covid19 sono una classe innovativa di tecnologie basate su mRNA, specificamente progettate per contrastare la pandemia COVID19. Tuttavia, questi vaccini presentano una forte reattogenicità, in grado di evocare, in prossimità di un'intensa risposta immunitaria verso l'infezione virale, anche fenomeni autoimmuni. Per l'elevato rischio di anafilassi nei pazienti affetti da mastocitosi, allergologi, immunologi ed ematologi sono stati obbligati a praticare il vaccino COVID19 a tali pazienti in ambito ambulatoriale, tuttavia sarebbe auspicabile che i clinici concentrassero la loro attenzione su un follow-up più lungo, non limitato alle sole poche ore successive alla vaccinazione."
Dott. Diego Tomassone.
Come sempre, link agli studi citati.
Il dott. Tomassone scrive come dottor oh su telegram.
Risponde alle domande/osservazioni sensate.
Però occhio che è revisore per diverse riviste, è laureato in fisica, ricercatore di matematica e altro, insomma uno che con i numeri ci sa fare, uno con le palle quadre, talmente bravo da aver già subito 3 richiami dall'ordine dei medici, che però, con un curriculum così invidiabile, non sa se screditarsi definitivamente o lasciar perdere.
Ripeto che risponde, se le domande sono sensate.
Lo avevo già segnalato, solo che nel mondo 2.0 basta fare finta di non ricordare e poi dire che non si fanno nomi di studiosi, che sono di secondo piano, che non pubblicano, che non fanno i revisori ecc.
Molto più semplice elucubrare nel forum che confrontarsi con chi ha le palle.
Io, non essendo preciso (cit. Ciccio), mi limito a postare studi fornendo i Link da cui spesso si possono muovere contestazioni direttamente, ma queste sono sempre millantate nel forum e mai scritte dove possono ottenere risposta.