NOVANTACINQUEPERCENTO
Tanto fu l'efficacia (relativa) con la quale i vaccini covid a RNA furono pubblicizzati al mondo. Misurata, ricordiamolo, sulla frequenza di covid sintomatici, ovvero identificati sulla base delle manifestazioni cliniche, e non invece ricercati a tappeto con i tamponi (quello sì, negli studi autorizzativi, sarebbe stato un buon uso dello strumento diagnostico). Oggi sul suo substack Steve Kirsch rispolvera un mai troppo considerato documento Pfizer che riporta, molti mesi dopo la conclusione degli studi e l'autorizzazione dei prodotti, il tasso di sieropositività contro l'antigene N del virus (
Pfizer's secret documents reveal that their COVID vaccine actually made you 8.7% more likely to get COVID). In altri termini, quanti si sono presi un covid, sintomatico o meno, durante lo studio, che di fatto sono 75 tra i vaccinati e 160 tra i non vaccinati, il che riduce drasticamente l'efficacia relativa dal 95% a un risicato 50% mal contato. E già qui l'asino cascherebbe, tra l'altro dimostrando che il vaccino aumenta i casi asintomatici che ai bei tempi con il green pass se ne andavano dunque in giro a spargere virus. Kirsch vuole tuttavia metterci il carico, con la sua consueta e spesso eccessiva disinvoltura che talvolta lo spinge a non del tutto condivisibili voli pindarici. Ma seguiamolo per amor di ragionamento, mentre richiama uno studio pubblicato nel 2022 sui prestigiosi Annals of Internal Medicine (
https://www.acpjournals.org/doi/10.7326/M22-1300), stavolta sul vaccino Moderna, secondo il quale dopo il contagio i vaccinati sviluppano anticorpi anti-N, ovvero contro il virus, in un misero 40% dei casi (ai tempi se ne discusse rispetto al tema della immunosoppressione vaccinale), al contrario dei non vaccinati nei quali quasi sempre questi anticorpi compaiono (questione che ben si collega alla migliore immunità determinata dall'infezione naturale nei non vaccinati). Ora, mettendo insieme le due cose (e non è che possano essere cos' direttamente associate, sono due studi diversi, su due vaccini relativamente diversi e soprattutto su due popolazioni differenti), quei 75 vaccinati dello studio Pfizer con gli anticorpi, sarebbero solo il 40% del totale, visto che solo il 40% produce anticorpi tra i contagiati vaccinati (secondo lo studio Moderna), mentre i 160 non vaccinati sarebbero il totale o quasi dei contagiati non vaccinati. Il che farebbe 172 contagiati tra i non vaccinati contro 187 tra i vaccinati, per una efficacia relativa del ... -8,7%. Meno. Ovvero i vaccinati si contagerebbero di più dei non vaccinati. Tutto teorico e speculativo, ma abbastanza aderente all'esperienza quotidiana ma soprattutto in linea con vari studi che mostrano nel tempo una tendenza all'efficacia negativa e un aumento dei contagi con l'aumento delle dosi. Tutte cose che si sarebbero potute sapere da subito, da fine 2020, se gli studi autorizzativi invece di conteggiare i covid sintomatici avessero utilizzato tamponi e sierologia a tappeto. Ma, essendo state lasciate libere di scegliere dalle agenzie regolatorie, le aziende farmaceutiche, che sono tutto meno che sceme, optarono per i covid sintomatici e sappiamo come andò la storia, con studi "ad mentula canis", vaccini imposti al mondo con la forza, e green pass che sono stati la garanzia di trovarsi tra gente che si contagia e contagia gli altri.
Quando dicevo che il zanza, s-bor, strazia piano e sorci vari andavano in giro liberamente a contagiare...