Vaccino

Stessa cosa negli USA
Did you know that the death rate from measles declined by 98% BEFORE the measles vaccine was introduced?

“This is all on the CDC website… That decline had nothing to do with vaccines.”

So, if vaccines didn’t do it, what caused that decline from 1900 to 1963?

The answer is better nutrition, better sanitation, clean water, etc., according to Attorney @AaronSiriSG.

He explains, “That declining rate of mortality—it was a trajectory that was ongoing even when the measles vaccine was introduced in ’63. So those 400 [measles] deaths [per year], which have now gone down, how much of that is attributable to the measles vaccine? How much of it is to the continued efforts of public health agencies?

“That could be debated forever. We don’t need to. But the important point is… when you listen to public health authorities today, they will say to you, ‘Measles is what caused the decline.’ ‘Measles vaccine is what caused the decline in mortality.’ They never talk about those other things that they did.”

Chart via Physicians for Informed Consent

Full Interview: Watch the full interview:


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Mini pillola

“UN BIMBO NON VACCINATO NON PUÒ INFETTARE UN COMPAGNO VACCINATO.
SE POI IL VACCINO NON FUNZIONA, ALLORA IL COMPAGNO VACCINATO PUÒ INFETTARE IL BIMBO NON VACCINATO.”

Per questo escludere dal nido e dalla scuola materna i bimbi non vaccinati è una mostruosa ingiustizia ai loro danni: li punisce privandoli delle occasioni di formazione (e penalizza le famiglie) senza ottenere alcun vantaggio per la collettività. Si capisce che l’accanimento verso i non vaccinati origina solo dal più deleterio vaccinismo: intreccio corrotto tra potere politico, case farmaceutiche e informazione asservita. Zero scienza.

PS la questione degli immunocompromessi è risolvibile come spiegato in un apposito articolo mio e di Donzelli e sarà discussa a parte.
 
https://scholar.google.it/scholar_u...NpzEdgSGrzXdeEfJ8n&html=&pos=0&folt=rel&fols=

Ormai è chiaro che ESISTE una MALATTIA chiamata PACVS (sindrome post-acuta da vaccinazione covid) che manifesta anche sintomi neurologici.
La malattia è provocata da una abnorme reazione immunitaria, infiammatoria e autoimmunitaria verso la proteina spike. Come anche noi abbiamo mostrato in un recente articolo su 17 casi.
Il riconoscimento della PACVS è fondamentale per i danneggiati da questi prodotti.
E sia chiaro anche che un possibile effetto protettivo rispetto alle conseguenze del covid (curato tardi e male) non è un argomento per negare il dramma o persino censurare l’esistenza dei danneggiati dal cosiddetto vaccino.
BBB=barriera emato-encefalica
 
La scienzah e la realtà

La scienzah (qui un esempio dal Corriere) prevedeva il picco a fine anno. In realtà nella settimana n. 50 c’è stato un lieve aumento di sindromi simil-influenzali (colpita più o meno una persona su 100, nessun “picco”) ma la cosa più interessante è che di queste solo il 5% sono state causate dal virus influenzale, quello “coperto” dal vaccino (con efficacia del 40%).
5% di una su 100 significa che l’influenza ha colpito un italiano ogni 2000. Lo dice la Scienza.

Ma utilizzando la matematica 4.0 potremmo avere una pandemia
 
Prof Bellavite:

Mielite trasversa e “vaccini”

Il numero di Dicembre della rivista European Journal of Neurology pubblica l’articolo di E. Lim e collaboratori “The association between acute transverse myelitis and COVID‐19 vaccination in Korea: Self‐controlled case series study” (L'associazione tra mielite trasversa acuta e vaccinazione COVID-19 in Corea: studio di serie di casi autocontrollati) (https://doi.org/10.1111/ene.70020 open access)

La mielite trasversa acuta è una malattia neurologica caratterizzato dall'infiammazione del midollo spinale, che può portare a deficit sensoriali e motori, paralisi e grave disabilità. Si stima che l'incidenza globale di mielite trasversa acuta sia da uno a otto casi per milione di persone all'anno. Le cause della malattia sono incerte; tuttavia, è noto che è associata alla reazione autoimmune.

Dall'inizio della “vaccinazione” contro SARS-CoV-2, sono stati segnalati alcuni casi di mielite trasversa acuta. Il verificarsi di un caso già nella fase II/III di sperimentazione del prodotto Astrazeneca portò a una sospensione temporanea degli studi clinici, che poi però furono ripresi. L’allarme della popolazione fu “mitigato” insinuando il dubbio che si trattasse di coincidenze. Ad esempio, in una pubblicazione dell’Ospedale Bambin Gesù “Il vaccino contro il Coronavirus, tutte le domande e tutte le risposte” (gennaio-febbraio 2021) si legge “l’associazione temporale con il vaccino potrebbe essere solo una coincidenza. E in effetti, se il vaccino avesse effettivamente causato la mielite trasversa, i ricercatori avrebbero probabilmente rilevato molti più casi di mielite trasversa nel gruppo delle persone vaccinate che nel gruppo delle persone che avevano ricevuto un farmaco di controllo (placebo o un altro vaccino).” A parte il fatto che tale “ragionamento” è scorretto perché non si può applica alle malattie rare, in realtà le segnalazioni aumentarono, tanto che il 14 gennaio 2022 tale malattia fu inserita dal Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza tra i rischi dei prodotti a vettore virale Astrazeneca e Janssen. Nota bene: più di un anno dopo l’inizio delle somministrazioni di massa. Personalmente avevo sospettato subito che potesse trattarsi di un fenomeno autoimmunitario e l’avevo scritto in un apposito articolo nel dicembre 2020.

L'obiettivo di questo nuovo studio coreano era quello di indagare l'associazione tra la “vaccinazione” COVID-19 e la mielite trasversa acuta, utilizzando un modello di serie di casi autocontrollati (SCCS) in tutta la popolazione coreana. L'SCCS è un modello statistico rigoroso che confronta l'incidenza della malattia durante vari periodi per lo stesso individuo, sia prima che dopo il trattamento. I dati includevano individui adulti che avevano ricevuto la “vaccinazione” anti-COVID-19 dal 26 febbraio 2021 al 31 agosto 2022. E’ stato calcolato il rapporto di incidenza (IRR) di mielite trasversa acuta entro 1–42 giorni dalla vaccinazione.

L'IRR era:
3,31 (95% CI: 1,81–6,05) per Astrazeneca
1,99 (95% CI: 1,30–3,03) per Pfizer
2,57 (95% CI: 1,14–5,97) per Moderna
3,33 (95% CI: 0,30–36,44) per Janssen
2,41 (95% CI: 1,76–330) come media di tutti i prodotti

Questi risultati hanno quindi indicato un rischio aumentato di mielite trasversa acuta entro 42 giorni sia per i “vaccini” a vettore virale che per quelli a mRNA. Assumendo che l’incidenza annuale di ATM sia 4 casi per milione, significa che in chi si è “vaccinato” è passata a 2,41x4= 9,64 casi, con un aumento di 5,64 casi per milione. Poiché gli italiani che hanno ricevuto tali prodotti sono 50 milioni, si può stimare che i casi di mielite trasversa acuta insorti siano stati 5,64 x 50 = 282.

Ora l'idiota massimo ci spiegherà con la matematica 4.0 che si trattava di un solo caso e lo dimostrerà con un ragionamento statistico elementare 4.0 a cui crederanno i suoi fedeli adepti str@zi@t@stier@, s-bor.

Ma allora chi si laurea in statistica cosa studia, se basta un ragionamento 4.0 per avere la verità?
 
Ecco spiegato chiaro per i minus habrns che commentano i nostri post fuori del Thread l'effetto gregge.

Pillole anti-Lorenzin. Il “gregge”

1. L'immunità di gregge (o di gruppo) è la capacità di un gruppo di resistere ad una malattia infettiva, quando una grande parte dei membri è immune (per guarigione o per vaccinazione). Tale immunità INTERROMPE LA CATENA DI CONTAGI e riduce la probabilità di contagio per tutti. Il fenomeno è molto importante per l’obbligo vaccinale, tanto che è menzionato nella relazione al disegno di legge 119/2017 nonché nella circolare del Ministro della salute 12/6/2017. Lo scopo della normativa sarebbe infatti incrementare le coperture fino a raggiungere la soglia del 95 per cento “sul presupposto che tale soglia sia stata raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il conseguimento della cosiddetta immunità di gregge” (vedi sentenza 5/2018 della Corte Costituzionale, 1.1.).

2. L’immunità di gregge si verifica solo se la porzione di soggetti immuni supera una “soglia critica” che dipende dalla contagiosità del microbo, a sua volta calcolata utilizzando il valore R0, il numero di riproduzione di base, cioè il numero di nuove infezioni trasmesse da un caso in una popolazione suscettibile. Precisamente: Soglia critica= 1-(1/R0). Ad esempio se per il morbillo (molto contagioso) si stima un R0 di 18, la soglia critica è tra 1-(1/18)=0,94, cioè il 94% dei soggetti. Per la pertosse si stima circa 92%, per la polio circa 86%. Si deve poi tener conto che la soglia critica va corretta in base dell’efficacia (E) del vaccino stesso. Va anche detto che una soglia del 95% di coperture fu indicata da OMS non come soglia “critica” ma come soglia “ottimale”, senza però fornire motivazioni specifiche.

3. La Corte Costituzionale discutendo l’art. 32 ha affermato (sentenza n. 307/1990) che “LA LEGGE IMPOSITIVA DI UN TRATTAMENTO SANITARIO NON È INCOMPATIBILE CON IL DETTATO COSTITUZIONALE SE IL TRATTAMENTO SIA DIRETTO NON SOLO A MIGLIORARE O PRESERVARE LO STATO DI SALUTE DI CHI VI È ASSOGGETTATO, MA ANCHE A PRESERVARE LO STATO DI SALUTE DELLA COLLETTIVITÀ, SEMPRE CHE ESSO NON INCIDA NEGATIVAMENTE SULLO STATO DI SALUTE DI COLUI CHE VI È ASSOGGETTATO”. La vaccinazione diventa capace di “preservare lo stato di salute della collettività” solo se è in grado di generare l’immunità di gregge. Solo in tal caso il sacrificio della libertà individuale (sempre che non incida negativamente sullo stato di salute) sarebbe utile alla collettività. Se il vaccino non avesse tale capacità, i microbi si diffonderebbero nonostante la presenza di un gran numero di soggetti vaccinati ed anche attraverso i vaccinati portatori sani o paucisintomatici.

4. I vaccini per difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B non generano alcuna immunità di gregge. Curiosamente, di fronte a questa evidenza, le teorie vacciniste hanno fatto una grossolana capriola: infatti l’avvocatura dello Stato sostenne, nel giudizio di conformità costituzionale, che “Per il tetano, la vaccinazione è di grande importanza e la copertura dovrebbe essere totale” (vedi sent. 5/2018 C.C. 2.2.3.). Prima si sostiene l’importanza del gregge per giustificare la forzatura vaccinale al 95%, poi si dice che la copertura dovrebbe essere “totale”, punto.

5. Per i vaccini virali (morbillo, parotite, rosolia, varicella) vi sono almeno due ostacoli: a) l’efficacia non è mai al 100% e decade negli anni: se un vaccino è efficace all’80% (questo dato origina dalla mini-epidemia di morbillo del 2017), la soglia di immunità di gregge diviene 94%/0.8, cioè 117,5%, che è ovviamente impossibile da raggiungere. Questo è uno dei motivi per cui il morbillo non è stato mai eliminato. b) L’obbligo è imposto ai bambini, ma l’età di insorgenza delle malattie si sposta ogni anno verso soggetti adulti: nel 2024, 80% dei casi di morbillo hanno toccato età fuori dalla fascia di obbligo. Quale gregge si può instaurare se genitori e insegnanti sono suscettibili o sono portatori? Allora perché obbligare solo i bambini, visto che “la legge è uguale per tutti” (art. 3)? O tutti o nessuno. Meglio nessun obbligo.

Come se ne esce? Con la matematica e statistica 4.0 per loro.
Con la resistenza per noi
 
Il vaccino mRNA COVID-19 è contaminato dal DNA. Ciò è stato confermato da un altro studio, che era un progetto scientifico di una scuola superiore condotto in un laboratorio della FDA e supervisionato da scienziati della FDA

- Il DNA residuo è stato rilevato in 6 fiale di due diversi lotti di vaccini Pfizer COVID-19 mRNA. - I livelli di DNA hanno superato i limiti di sicurezza da 6 a 470 volte!

L’uso dei vaccini mRNA contro il COVID-19 dovrebbe essere interrotto immediatamente!

 

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