Val
Torniamo alla LIRA
Oltre al tempo di follow-up troppo breve,
un altro punto debole è che i dati non ci consentono di determinare
come questi risultati possano differire in base all’età.
Se chiunque può essere infettato indipendentemente dallo stato vaccinale,
c’è una diversa probabilità (anche più di mille volte) di rischio di morire di Covid tra anziani e giovani.
I vaccini riducono principalmente i decessi nelle persone anziane?
Questa è un’ipotesi ragionevole.
E per i giovani?
Non lo sappiamo.
Alcuni potrebbero criticare lo studio danese per non essere stato ancora sottoposto a revisione paritaria, ma di fatto lo è stato.
È stato sottoposto a revisione paritaria dal dott. Martin Kulldorff (epidemiologo di Harvard) e da diversi colleghi,
tutti con decenni di esperienza con questo tipo di studi.
Per tale motivo che non sia stato ancora sottoposto a revisione paritaria da revisori anonimi di riviste ha poca importanza.
Conclusioni
I vaccini mRNA sono stati approvati sulla base di una riduzione delle infezioni sintomatiche, non della mortalità.
Che Pfizer e Moderna non abbiano progettato i loro Rct
per determinare se i vaccini hanno ridotto la mortalità è imperdonabile,
poiché avrebbero potuto facilmente farlo.
Che la FDA li abbia comunque approvati per l’uso di emergenza è comprensibile.
Ora però ne sappiamo di più.
Se Pfizer e Moderna volessero continuare a vendere questi vaccini,
dovremmo chiedere loro che conducano un adeguato studio clinico randomizzato
che dimostri che i loro vaccini riducono effettivamente la mortalità.
Altrettanto importante, il governo, le aziende e le università
dovrebbero smettere di imporre vaccini quando studi randomizzati controllati mostrano un risultato nullo per la mortalità totale.
Questo è infatti quello che risulta dal recente studio danese.
un altro punto debole è che i dati non ci consentono di determinare
come questi risultati possano differire in base all’età.
Se chiunque può essere infettato indipendentemente dallo stato vaccinale,
c’è una diversa probabilità (anche più di mille volte) di rischio di morire di Covid tra anziani e giovani.
I vaccini riducono principalmente i decessi nelle persone anziane?
Questa è un’ipotesi ragionevole.
E per i giovani?
Non lo sappiamo.
Alcuni potrebbero criticare lo studio danese per non essere stato ancora sottoposto a revisione paritaria, ma di fatto lo è stato.
È stato sottoposto a revisione paritaria dal dott. Martin Kulldorff (epidemiologo di Harvard) e da diversi colleghi,
tutti con decenni di esperienza con questo tipo di studi.
Per tale motivo che non sia stato ancora sottoposto a revisione paritaria da revisori anonimi di riviste ha poca importanza.
Conclusioni
I vaccini mRNA sono stati approvati sulla base di una riduzione delle infezioni sintomatiche, non della mortalità.
Che Pfizer e Moderna non abbiano progettato i loro Rct
per determinare se i vaccini hanno ridotto la mortalità è imperdonabile,
poiché avrebbero potuto facilmente farlo.
Che la FDA li abbia comunque approvati per l’uso di emergenza è comprensibile.
Ora però ne sappiamo di più.
Se Pfizer e Moderna volessero continuare a vendere questi vaccini,
dovremmo chiedere loro che conducano un adeguato studio clinico randomizzato
che dimostri che i loro vaccini riducono effettivamente la mortalità.
Altrettanto importante, il governo, le aziende e le università
dovrebbero smettere di imporre vaccini quando studi randomizzati controllati mostrano un risultato nullo per la mortalità totale.
Questo è infatti quello che risulta dal recente studio danese.