Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Neanche il prossimo anno, secondo me.

Se rimane in sella Maduro & co. penso anche io che il Venezuela non salti nè il prossimo anno nè quello dopo ancora!

Però bisogna considerare le prossime elezioni come un elemento chiave per l'evoluzione dei corsi.
Ok Maduro farà i soliti accorpamenti di seggi per agevolare il suo partito però non dimentichiamoci del passato: nel 2010, con Chavez in sella (tutto altro carisma e apprezzamento rispetto a Maduro), se non ci fossero stati gli accorpamenti ad hoc il PSUV avrebbe perso!!! Lo hanno dimostrato varie Università straniere.
Oggi come siamo messi? Maduro non è certo Chavez e sebbene si adopererà la vedo molto dura per lui vincere. Personalmente all'orizzonte vedo due scenari possibili:
1) Maduro per cercare di arrangiare il risultato elettorale forzerà la mano = caos. Non so a quale livello potrebbe arrivare. L'esercitò che farà?
2) vince il MUD (si è vero, sono un'accozzaglia di N partiti, ma questa volta mi paiono meglio organizzati e sopratutto ben imbeccati dall'esterno). Quanto deve essere ampia la vittoria per avere poi la maggioranza nel CNE? Questo fatto lo ritengo fondamentale per poi dare la spallata definitiva nello scontato referendum di midterm ad Aprile 2016. In tutto questo c'è sempre da considerare il caos e la posizione dell'esercito!

Ora veniamo a noi :cool:
A me sinceramente solo sentire ventilare l'acronimo FMI mi fa venire i brividi :help:
a) i bond PSDVA non hanno CAC e, almeno a me, paiono i più "sicuri" non tanto per le non CAC ma per il fatto dei sequestri;
b) sono però altresì i rospi più grossi da mandar giù a breve (entro 2018);
c) i soberanos hanno le CAC (eccetto 2018, 2027) ma Tommy comunque li vede difficili da scardinare in quanto TUTTO il debito è praticamente NY law;
d) concorderei con Tommy (e con coloro che la pensano come lui) se non ci fosse in ballo un'ipotesi FMI;
e) infatti con un FMI che fa da cappello al MUD, la "scardinatura" del debito potrebbe essere mooolto più agevole;
f) nell'ipotesi (e) quali bond potrebbero essere i più indiziati per la rasatura? IMHO se interviene il FMI, interviene per ""salvare"" il paese e non PSVDA: anche in questa situazione continuo a pensare che i suoi bond siano più "sicuri". Quindi potrebbe essere passibili di haircut i soberanos... Ora qui si potrebbero aprire 2 strade: segare solo quelli con le CAC oppure segare anche quelli senza (quindi anche 2018 e 2027).
Sempre in IMHO, con dietro il FMI, che differenza farebbe avere un bond con CAC o senza? Tra l'altro, in ogni caso, il destino degli holdout è sempre incerto: nel passato c'è chi ha continuato a pagare regolarmente, ma anche il viceversa. E in più, sì quei bond non posso essere alterati per quanto riguarda la parte finanziaria ma possono essere svuotati giuridicamente (exit consents) = possono venir tolte le clausole di cross-default, cross-acceleration, pari passu etc., insomma possono venir spuntate le armi in mano agli holdout.
g) è anche vero che se dovesse valere l'ipotesi di rasare solo il debito sovrano sarebbe sufficiente? Sono circa 35mld. Ipotizzando un taglio severo del 70% rimarrebbero con 10mld. Effetti nell'immediato non ne avrebbero ma probabilmente sarebbe il FMI ad iniettare qualche decina di mld nelle casse di Caracas.

Ai miei occhi la situazione pare molto intricata e sempre meno finanziaria quanto più (geo)politica.
Ai prezzi di oggi sarei sicuramente compratore (dei soberanos, più cedolosi, meno tassati!) se non ci fossero state all'orizzonte le elezioni. Ma la loro presenza, almeno per me, rappresenta un elemento fondamentale per l'evoluzione dei prezzi.

Sempre pronto a leggere le vostre considerazione. :ciao:
 
Il paradosso dell'attuale situazione è che ,solo pochi anni fa,alla vigilia di un'elezione con probabile successo dell'opposizione saremmo in pieno rally dei bond ,come quando stava per morire la buonanima ,invece eccoci qua a pesare le parole di Capriles:-o
 
Il paradosso dell'attuale situazione è che ,solo pochi anni fa,alla vigilia di un'elezione con probabile successo dell'opposizione saremmo in pieno rally dei bond ,come quando stava per morire la buonanima ,invece eccoci qua a pesare le parole di Capriles:-o

Ciao,
probabilmente sono io che mi faccio troppo paranoie ma quelle tre lettere, FMI, mi fanno venire i brividi e trattenere da preme COMPRA...
 
Se rimane in sella Maduro & co. penso anche io che il Venezuela non salti nè il prossimo anno nè quello dopo ancora!

Però bisogna considerare le prossime elezioni come un elemento chiave per l'evoluzione dei corsi.
Ok Maduro farà i soliti accorpamenti di seggi per agevolare il suo partito però non dimentichiamoci del passato: nel 2010, con Chavez in sella (tutto altro carisma e apprezzamento rispetto a Maduro), se non ci fossero stati gli accorpamenti ad hoc il PSUV avrebbe perso!!! Lo hanno dimostrato varie Università straniere.
Oggi come siamo messi? Maduro non è certo Chavez e sebbene si adopererà la vedo molto dura per lui vincere. Personalmente all'orizzonte vedo due scenari possibili:
1) Maduro per cercare di arrangiare il risultato elettorale forzerà la mano = caos. Non so a quale livello potrebbe arrivare. L'esercitò che farà?
2) vince il MUD (si è vero, sono un'accozzaglia di N partiti, ma questa volta mi paiono meglio organizzati e sopratutto ben imbeccati dall'esterno). Quanto deve essere ampia la vittoria per avere poi la maggioranza nel CNE? Questo fatto lo ritengo fondamentale per poi dare la spallata definitiva nello scontato referendum di midterm ad Aprile 2016. In tutto questo c'è sempre da considerare il caos e la posizione dell'esercito!

Ora veniamo a noi :cool:
A me sinceramente solo sentire ventilare l'acronimo FMI mi fa venire i brividi :help:
a) i bond PSDVA non hanno CAC e, almeno a me, paiono i più "sicuri" non tanto per le non CAC ma per il fatto dei sequestri;
b) sono però altresì i rospi più grossi da mandar giù a breve (entro 2018);
c) i soberanos hanno le CAC (eccetto 2018, 2027) ma Tommy comunque li vede difficili da scardinare in quanto TUTTO il debito è praticamente NY law;
d) concorderei con Tommy (e con coloro che la pensano come lui) se non ci fosse in ballo un'ipotesi FMI;
e) infatti con un FMI che fa da cappello al MUD, la "scardinatura" del debito potrebbe essere mooolto più agevole;
f) nell'ipotesi (e) quali bond potrebbero essere i più indiziati per la rasatura? IMHO se interviene il FMI, interviene per ""salvare"" il paese e non PSVDA: anche in questa situazione continuo a pensare che i suoi bond siano più "sicuri". Quindi potrebbe essere passibili di haircut i soberanos... Ora qui si potrebbero aprire 2 strade: segare solo quelli con le CAC oppure segare anche quelli senza (quindi anche 2018 e 2027).
Sempre in IMHO, con dietro il FMI, che differenza farebbe avere un bond con CAC o senza? Tra l'altro, in ogni caso, il destino degli holdout è sempre incerto: nel passato c'è chi ha continuato a pagare regolarmente, ma anche il viceversa. E in più, sì quei bond non posso essere alterati per quanto riguarda la parte finanziaria ma possono essere svuotati giuridicamente (exit consents) = possono venir tolte le clausole di cross-default, cross-acceleration, pari passu etc., insomma possono venir spuntate le armi in mano agli holdout.
g) è anche vero che se dovesse valere l'ipotesi di rasare solo il debito sovrano sarebbe sufficiente? Sono circa 35mld. Ipotizzando un taglio severo del 70% rimarrebbero con 10mld. Effetti nell'immediato non ne avrebbero ma probabilmente sarebbe il FMI ad iniettare qualche decina di mld nelle casse di Caracas.

Ai miei occhi la situazione pare molto intricata e sempre meno finanziaria quanto più (geo)politica.
Ai prezzi di oggi sarei sicuramente compratore (dei soberanos, più cedolosi, meno tassati!) se non ci fossero state all'orizzonte le elezioni. Ma la loro presenza, almeno per me, rappresenta un elemento fondamentale per l'evoluzione dei prezzi.

Sempre pronto a leggere le vostre considerazione. :ciao:

I tuoi dubbi, sono esattamente i miei.

Al momento - se guardiamo i CDS - il mercato prezza però un maggior coinvolgimento di PDVSA in un haircut piuttosto che sui "soberanos".

Viceversa, i creditori, avrebbero maggiori possibilità di rivalsa su PDVSA ... rispetto al debito sovrano.

Pero, però ... ha poco senso un intervento sui "soberanos" visto il peso nettamente inferiore sul debito in scadenza.

Quello che tiene lontano il sottoscritto sono le prossime elezioni e le tre letterine che potrebbero far capolino nel 2016.
 
Dati pesanti per il petrolio, che fa segnare nuovi minimi di periodo ... l'OPEC fa registrare un nuovo record di produzione, alla faccia di chi al suo interno ripetutamente chiede di abbassare il tetto di 30 milioni di barili al giorno, per rilanciare il prezzo.
La "guerra" all'interno dello stesso OPEC è ormai evidente

Investing.com -- Crude futures continued their steady decline on Friday in spite of a weaker dollar, as surging production among Opec members in July pushed supply at the world's largest oil cartel to its highest level in seven years.

OPEC supply surged to 32.01 million barrels per day on the month, according to a Reuters survey, rising slightly from an upwardly revised total of 31.87 million bpd in June. Since roiling global energy markets in November with a strategic decision to boost its market share by leaving its production ceiling above 30 million bpd, OPEC supply has increased by more than 1.6 million bpd.

The latest supply build triggered a sell-off on both sides of the Atlantic, as both West Texas Intermediate and North Sea brent crude futures dipped by more than 2%. On the New York Mercantile Exchange, WTI crude for September delivery traded between $46.92 and $48.61, before closing at $47.13, down 1.39 or 2.85% on the session. For July, U.S. crude futures plunged more than 22% erasing all of their gains from the previous four months.

On the Intercontinental Exchange (ICE), brent crude for September delivery wavered between a range of $51.97 and $53.47 a barrel, before settling at $52.24, down 1.07 or 2.01% for the day. Brent futures also fell precipitously in July, plunging by nearly 20% on the month.

The spread between the international and U.S. benchmarks of crude stood at $5.11, above Thursday's level of $4.79 at the close.

Elsewhere, oil services firm Baker Hughes said in its weekly rig count on Friday that U.S. oil rigs last week increased by five to 664, its highest level since May. It came one week after an unexpected build by 21 rigs to 659. Earlier in the month, a draw that last for more than 25 consecutive weeks came to a halt following two straight weeks of builds. Last fall, the rig count peaked above 1,500.

The release of the July Reuters survey came days after a report surfaced from the Wall Street Journal that Saudi Arabia could slash crude output by 200,000 to 300,000 barrels a day, to roughly 10.3 million bpd as early as September. In June, the kingdom produced more than 10.6 million barrels a day, amounting to its highest level on record. The survey is based on shipping data and other energy statistics compiled by industry sources.

The U.S. Dollar Index, which measures the strength of the greenback, versus a basket of six other major currencies, fell to an intraday low of 96.38 before paring some of the losses in afternoon trading. Despite the losses, the index is still up more than 1.5% on the month.
 
Se io fossi Maduro comincerei a vendere petrolio al mercato nero, anche solo per metterla in quel posto agli arabi che si sono opposti al taglio della produzione Opec. Ah, dimenticavo ... forse lo stanno già facendo da anni :lol:
 
Se io fossi Maduro comincerei a vendere petrolio al mercato nero, anche solo per metterla in quel posto agli arabi che si sono opposti al taglio della produzione Opec. Ah, dimenticavo ... forse lo stanno già facendo da anni :lol:

Ogni tanto qualcosa vende sul mercato nero, a prezzi più bassi.
Ma visto il pessimo stato degli impianti, non riesce ad estrarre oil ... oltre le quote "usuali".
Da dieci anni a questa parte la produzione si è dimezzata ... i competitor hanno fatto esattamente l'opposto... e si difendono meglio, aumentanto il pompaggio.
 
Stato
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