Kain
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Resto piuttosto ottimista verso un rafforzamento del dollaro nei prossimi mesi, anche se si eviterà di turbare i mercati sino alle presidenziali.
Le criticità sul Venezuela si appuntano, al momento, su PDVSA che deve rimborsare i suoi bonos. Sui soberanos resta il peso di un onere sul debito piuttosto pesante.
Difficile fare previsioni da qui al 2018, quando la situazione potrebbe precipitare nelle prossime settimane.
Al momento il nodo da sciogliere è quello di trovare un accordo con i principali detentori dei bond di PDVSA per poter effettuare uno swap ... ed affrontare le scadenze di ottobre/novembre. I colloqui sono ora a livello bilaterale, dopo l'incontro collettivo a New York con diversi hedge fund.
La posizione di Del Pino è stata messa sotto accusa e l'allontanamento degli esponenti "riformisti" dal governo non induce ad ottimismo, circa un cambiamento delle politiche attuali. La situazione interna resta critica ed in peggioramento.
A questo punto l'unico che potrebbe ribaltare la situazione è Padrino Lopez.
Un irrobustimento dei militari potrebbe condurre il paese ad uno sblocco ed aprire all'opposizione.
Personalmente è da un anno che auspico una ristrutturazione dei titoli, ma ormai Maduro ha svuotato le casse ed impoverito il paese... vanificando la positività dell'operazione.
Non resta che cercare un sostegno da enti o parti terze.
Mi trovo in netto disaccordo con te, appare evidente che tra manovre sull'oil, manovre sullo swap e manovre sull'arco minerario il Venezuela arrancando e resistendo in tutti i modi ne verrà fuori, fino al 2017 con Maduro e nel caso di referendum con Isturiz.