Titoli di Stato paesi-emergenti VENEZUELA e Petroleos de Venezuela - Cap. 1

probabilità recovery

  • 1

    Votes: 21 48,8%
  • 100

    Votes: 6 14,0%
  • 50

    Votes: 16 37,2%

  • Total voters
    43
Stato
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Personalmente ho la sensazione, forse sbagliata, ma la vittoria di Trump - contrariamente alle dichiarazioni elettorali - mirerà a ristabilire una rafforzata presenza degli USA sui principali tavoli "caldi" del pianeta.

Anche la Clinton avrebbe rafforzato la presenza USA sullo scacchiere internazionale.
Insomma, un pò quel desiderio e voglia di rivincita tra la middle-class che costò a Carter la rielezione.

In un modo o nell'altro direi che le "primavere arabe" sono consegnate alla storia.
 
Ultima modifica:
Per avere il polso della situazione, anche rispetto al Venezuela, è indicativo vedere qualche sito cubano... e le reazioni in merito all'elezione di Trump.
 
Intanto Trump nel suo discorso, dopo la vittoria nelle presidenziali, si cala subito nei ruoli "patinati"... lasciandosi alle spalle la campagna elettorale.
Il mercato apprezza ... euro/dollaro 1,1067.
 
Pensavo ad uno storno apocalittico dei bond e invece devo rientrare poco sotto a come sono uscito..

Vedo positivo anche l'andamento del wti ora
 
Personalmente ho la sensazione, forse sbagliata, ma la vittoria di Trump - contrariamente alle dichiarazioni elettorali - mirerà a ristabilire una rafforzata presenza degli USA sui principali tavoli "caldi" del pianeta.

Concordo, gli USA sono e sono stati i maggiori beneficiari della c.d. Globalizzazione dell'economia mondiale il cui strumento formidabile è stata e sarà la politica di potenza degli USA. Qualunque presidente degli USA, al di là della demagogia elettorale, è lo strumento soggettivo di tale potenza. Solo analfabeti politici, ad es. Salvini e Meloni, possono pensare il contrario.
 
Concordo, gli USA sono e sono sati i maggiori beneficiari della c.d. Globalizzazione dell'economia mondiale il cui strumento formidabile è stata e sarà la politica di potenza degli USA. Qualunque presidente degli USA, al di là della demagogia elettorale, è lo strumento soggettivo di tale potenza. Solo analfabeti politici, ad es. Salvini e Meloni, possono pensare il contrario.

Ipotizzo un abbassamento dei toni piuttosto aspri nelle relazioni con Mosca... ed eventuali rinegoziazioni sugli scacchieri internazionali.
Con la Cina possibile rialzo della tensione.

Forse problemi con il Messico, ma prevarranno gli interessi comuni.
 
Per quanto riguarda Cuba e il Venezuela (ed in genere i paesi del blocco ALBA) il rischio è quello di trovarsi nella cattiva condizione di "moneta di scambio" per interessi geopolitici superiori.
 
Concordo, gli USA sono e sono stati i maggiori beneficiari della c.d. Globalizzazione dell'economia mondiale il cui strumento formidabile è stata e sarà la politica di potenza degli USA. Qualunque presidente degli USA, al di là della demagogia elettorale, è lo strumento soggettivo di tale potenza. Solo analfabeti politici, ad es. Salvini e Meloni, possono pensare il contrario.

Perché pensano?
 
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