camaleonte
Forumer storico
Oggi è atteso il dato sull'inflazione negli Stati Uniti. Secondo la maggior parte degli analisti si assisterà a un calo dell'inflazione all'1,60% a settembre, ma secondo Rob Carnell, analista di Ing, la contrazione potrebbe anche essere maggiore, intorno all'1,4%. A pesare sul dato è il crollo dei prezzi del petrolio. "L'impatto del calo dei prezzi dell'energia potrebbe spingere al ribasso l'inflazione più rapidamente", sostiene Carnell, spiegando che la benzina pesa per circa il 4% sul basket di rilevazione dell'indice dei prezzi al consumo americano. Il ribasso dell'inflazione, se non arriverà oggi, sarà evidente il mese prossimo. "A questo punto non è più chiaro al 100% che la Fed smetterà il quantitative easing nella riunione di ottobre", avverte l'analista di Ing.
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Se le speranze delle Banche Centrali sono quelle di far salire l'inflazione, le cospirazioni sul prezzo del petrolio, hanno l'effetto di un boomerang: stimola l'emissione di carta facendo aumentare il debito e riduce gli investimenti nel campo energetico, con la conseguenza di ottenere meno occupazione e meno PIL...
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