FNAIOS
Aò
Per evitare inutili disquisizioni che implicano conoscenza approfondita delle leggi di NY sulle obbligazioni, mi limito a ricordare un fatto, ed a fare una domanda.
Il fatto: i titoli argentini in US$, andati in default nel dicembre 2001 e non scambiati volontariamente dopo tale data, sono stati riacquistati al 150% del nominale quattordici anni dopo dal debitore.
Se il capitale e/o gli interessi fossero andati in prescrizione nei 14 anni trascorsi, perche' mai il debitore avrebbe offerto 150 a tutti creditori qualificati, indipendentemente dalla scadenza originaria dei titoli, e dall'avere o meno aderito a cause presso il tribunale competente (NY city)?
la domanda: se oggi il debitore (Venezuela), col consenso americano, offrisse, su base volontaria, di ricomprare il debito a 100, dimenticando le cedole pregresse, quanti creditori rifiuterebbero, visto che ora i titoli quotano 15?
Io accetterei subito, ma non so i grandi obbligazionisti. Anche tra i piccoli c'è chi vuole tutto il pacco. I miei due ISIN contengono pari passu vecchie, stile argentina 2001.
14 anni per me sono troppo tempo, preferisco meno soldi, molto prima.
Dopo 14 anni avrei dovrei scontare un costo opportunità mostruoso.
Specifico: se l'argentina l'avevi pagata 100, i +50 del rimborso li facevi con un 3% all'anno (composto) e avevi i soldi disponibili (che non è poco): non so se all'epoca esistessero i certificati azionari, ma oggi sì ed è roba da 9% all'anno (netto tasse), con rischio (ma massimo) a esempio 50 se il sottostante cade del 50% (armageddon), il che significa (composto) +234 in 14 anni.
E' chiaro che se l'argentina l'avevi pagata 10 il discorso cambia (in termini di rendimento), ma resta la liquidità bloccata (nel frattempo puoi morire di sete vicino all'acqua). Alla fine il rischio di bloccare o no un capitale per anni, rifiutando un accomodamento, dipende dal pmc e dalle necessità personali (inclusa l'età).
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