Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (4 lettori)
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dona46
Forumer storico
dax all'attacco dei massimi?
vediamo
L'obiettivo al rialzo del listino tedesco diventa una resistenza anche per l'S&P/Mib, indipendentemente da dove si troverà. Se risalendo finiamo nei pressi dei 38.500 punti, probabilmente incontriamo lì quella trend-line ribassista che ci tiene già da maggio dello scorso anno.
Non so se raggiungeremo questo livello tra un po', né se salendo ci arriveremo in una giornata o in dieci, ma presumibilmente l'indice troverà una resistenza intorno a quei valori. Un supporto di breve lo si può individuare in corrispondenza dei recenti minimi relativi in area 37.200.
vediamo
L'obiettivo al rialzo del listino tedesco diventa una resistenza anche per l'S&P/Mib, indipendentemente da dove si troverà. Se risalendo finiamo nei pressi dei 38.500 punti, probabilmente incontriamo lì quella trend-line ribassista che ci tiene già da maggio dello scorso anno.
Non so se raggiungeremo questo livello tra un po', né se salendo ci arriveremo in una giornata o in dieci, ma presumibilmente l'indice troverà una resistenza intorno a quei valori. Un supporto di breve lo si può individuare in corrispondenza dei recenti minimi relativi in area 37.200.
ettore_61
?????????????????????
MUTUI: MERRILL LYNCH, RECESSIONE USA E' GIA' INIZIATA
ANSA) - ROMA, 8 GEN - La recessione degli Stati Uniti, la prima degli ultimi 16 anni, non è più un'ipotesi, ma è già iniziata. A dirlo, gelando gli operatori finanziari che si domandano se ci sarà recessione e quanto durerà, è addirittura Merrill Lynch. Il capo-economista per il Nord America della banca d'investimenti, David Rosenberg, è convinto che il peggioramento del mercato del lavoro, oltre al calo delle vendite al dettaglio, segnalano che il motore economico statunitense, da sempre basato sui consumi, sia appena entrato nel suo primo mese di recessione. "In base alle nostre analisi, questa (la recessione, ndr) non è nemmeno più una previsione ma una realtà", dice Rosenberg, un economista ben noto a Wall Street, il cui quadro per le prospettive economiche statunitensi é peggiore rispetto a quanto ipotizzato da altri istituti e dalla Casa Bianca. Il presidente George Bush, la scorsa settimana, ha tuttavia detto che "non possiamo dare per scontata la crescita", facendo ipotizzare che una recessione - tecnicamente due trimestri di fila con contrazione del prodotto interno lordo - sia nelle cose. A sostegno della sua analisi Rosenberg cita un bel po' di dati negativi, fra cui i principali indicatori usati dal National Bureau of Economic Research (Nebr) come termometro per lo stato di salute dell'economia: e cioé la disoccupazione (in particolare la gelata sul mercato del lavoro della scorsa settimana con il tasso dei senza lavoro balzato al 5%), i redditi personali reali, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Tutti e quattro gli indici - dice secondo quanto riporta il quotidiano inglese Telegraph - "sembrano aver segnato un picco attorno a novembre e dicembre, suggerendo in maniera convincente che siamo effettivamente entrati nel primo mese di recessione".(ANSA).
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ANSA) - ROMA, 8 GEN - La recessione degli Stati Uniti, la prima degli ultimi 16 anni, non è più un'ipotesi, ma è già iniziata. A dirlo, gelando gli operatori finanziari che si domandano se ci sarà recessione e quanto durerà, è addirittura Merrill Lynch. Il capo-economista per il Nord America della banca d'investimenti, David Rosenberg, è convinto che il peggioramento del mercato del lavoro, oltre al calo delle vendite al dettaglio, segnalano che il motore economico statunitense, da sempre basato sui consumi, sia appena entrato nel suo primo mese di recessione. "In base alle nostre analisi, questa (la recessione, ndr) non è nemmeno più una previsione ma una realtà", dice Rosenberg, un economista ben noto a Wall Street, il cui quadro per le prospettive economiche statunitensi é peggiore rispetto a quanto ipotizzato da altri istituti e dalla Casa Bianca. Il presidente George Bush, la scorsa settimana, ha tuttavia detto che "non possiamo dare per scontata la crescita", facendo ipotizzare che una recessione - tecnicamente due trimestri di fila con contrazione del prodotto interno lordo - sia nelle cose. A sostegno della sua analisi Rosenberg cita un bel po' di dati negativi, fra cui i principali indicatori usati dal National Bureau of Economic Research (Nebr) come termometro per lo stato di salute dell'economia: e cioé la disoccupazione (in particolare la gelata sul mercato del lavoro della scorsa settimana con il tasso dei senza lavoro balzato al 5%), i redditi personali reali, la produzione industriale e le vendite al dettaglio. Tutti e quattro gli indici - dice secondo quanto riporta il quotidiano inglese Telegraph - "sembrano aver segnato un picco attorno a novembre e dicembre, suggerendo in maniera convincente che siamo effettivamente entrati nel primo mese di recessione".(ANSA).
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veilfast
Forumer storico
Usa: -2,6% indice pending home sale novembre
L'indice "pending home sale" (relativo alla vendita di case esistenti per le quali e' stato sottoscritto un preliminare, ma non e' stato chiuso il contratto) di novembre negli Usa, elaborato dalla National Association of Realtors, ha registrato un calo destagionalizzato e annualizzato del -2,6% a/a (-19,2% a/a) a 87,6 punti dagli 89,9 punti di ottobre. Il "pending home sale" viene considerato un indice della situazione economica visto che per comperare una casa una famiglia deve essere sicura dei suoi mezzi finanziari attuali e futuri.
L'indice "pending home sale" (relativo alla vendita di case esistenti per le quali e' stato sottoscritto un preliminare, ma non e' stato chiuso il contratto) di novembre negli Usa, elaborato dalla National Association of Realtors, ha registrato un calo destagionalizzato e annualizzato del -2,6% a/a (-19,2% a/a) a 87,6 punti dagli 89,9 punti di ottobre. Il "pending home sale" viene considerato un indice della situazione economica visto che per comperare una casa una famiglia deve essere sicura dei suoi mezzi finanziari attuali e futuri.
veilfast
Forumer storico
commento di preapertura
Avvio delle negoziazioni atteso in territorio negativo per le piazze europee nonostante l'intonazione moderatamente positiva dei future Usa e la chiusura rialzista di Tokyo, sostenuta dagli acquisti sui difensivi.
A pesare ancora i timori di recessione. Si attesta nel frattempo di poco sotto i 97 usd/barile (96,8 usd/barile le quotazioni correnti del Wti) il petrolio prima dell'update settimanale dello status delle scorte Usa di greggio e derivati.
A piazza Affari attenzione ancora ad Alitalia, dopo il rally di ieri e con l'incontro odierno tra Spinetta e management della compagnia italiana, a Fiat, per la quale prosegue il buy-back e che prevede di vendere circa 70.000 auto all'anno in India entro il 2010, e a B.P.Milano, il cui comitato esecutivo avrebbe rinunciato ad Interbanca (le offerte non vincolanti per quest'ultima dovranno pervenire entro il 14 gennaio e nella lista dei pretendenti potrebbe figurare anche il Credem).
Sotto la lente tra i finanziari B.Italease, con l'esposto alla Procura di Milano per accertamenti sull'andamento del titolo, e Generali Ass., alla luce del sostegno al presidente Antoine Bernheim giuto dal finanziere bretone Vincent Bollore' dopo quello dell'a.d. Giovanni Perissinotto.
Da segnalare Italcementi, la cui controllata Hilal Cement ha in fase di definizione l'accordo per l'acquisto in Kuwait di due medi produttori di calcestruzzo, ed Edison, che oggi firmera' un contratto con la National Iranian Oil Company per l'esplorazione del blocco Dayyer nel Golfo.
Nel comparto energetico sempre da monitorare Eni, alla vigilia del summit di Astana. Attenzione ad A2A, che con Edf sarebbe al lavoro, secondo quanto riportato dalla stampa, sul nucleare (a breve dovrebbe partire lo studio di fattibilita' per almeno 3-4 centrali in Italia).
Sempre da seguire Telecom I.. A fine gennaio si riunira' il comitato di controllo per discutere sull'assetto di Telecom Italia.
Da monitorare Risanamento, con l'accorciamento della catena di controllo, e ancora Pininfarina. Bollore' ha confermato l'interesse, se fosse necessario, per l'ingresso nel capitale, nonostante ad oggi non sia previsto.
Avvio delle negoziazioni atteso in territorio negativo per le piazze europee nonostante l'intonazione moderatamente positiva dei future Usa e la chiusura rialzista di Tokyo, sostenuta dagli acquisti sui difensivi.
A pesare ancora i timori di recessione. Si attesta nel frattempo di poco sotto i 97 usd/barile (96,8 usd/barile le quotazioni correnti del Wti) il petrolio prima dell'update settimanale dello status delle scorte Usa di greggio e derivati.
A piazza Affari attenzione ancora ad Alitalia, dopo il rally di ieri e con l'incontro odierno tra Spinetta e management della compagnia italiana, a Fiat, per la quale prosegue il buy-back e che prevede di vendere circa 70.000 auto all'anno in India entro il 2010, e a B.P.Milano, il cui comitato esecutivo avrebbe rinunciato ad Interbanca (le offerte non vincolanti per quest'ultima dovranno pervenire entro il 14 gennaio e nella lista dei pretendenti potrebbe figurare anche il Credem).
Sotto la lente tra i finanziari B.Italease, con l'esposto alla Procura di Milano per accertamenti sull'andamento del titolo, e Generali Ass., alla luce del sostegno al presidente Antoine Bernheim giuto dal finanziere bretone Vincent Bollore' dopo quello dell'a.d. Giovanni Perissinotto.
Da segnalare Italcementi, la cui controllata Hilal Cement ha in fase di definizione l'accordo per l'acquisto in Kuwait di due medi produttori di calcestruzzo, ed Edison, che oggi firmera' un contratto con la National Iranian Oil Company per l'esplorazione del blocco Dayyer nel Golfo.
Nel comparto energetico sempre da monitorare Eni, alla vigilia del summit di Astana. Attenzione ad A2A, che con Edf sarebbe al lavoro, secondo quanto riportato dalla stampa, sul nucleare (a breve dovrebbe partire lo studio di fattibilita' per almeno 3-4 centrali in Italia).
Sempre da seguire Telecom I.. A fine gennaio si riunira' il comitato di controllo per discutere sull'assetto di Telecom Italia.
Da monitorare Risanamento, con l'accorciamento della catena di controllo, e ancora Pininfarina. Bollore' ha confermato l'interesse, se fosse necessario, per l'ingresso nel capitale, nonostante ad oggi non sia previsto.
smackkkkkkk Big Lady 
veilfast
Forumer storico
un invito all'acquisto ?
Ducati M.H.: Del Torchio, rosso resta solo su moto
Il 2007 della Ducati si e' chiuso in maniera decisamente positiva con l'aumento del fatturato che si avvicina ai 400 mln di euro (oltre il 25% in piu' rispetto ai 304,8 mln del 2006), il ripianamento dei debiti, il ritorno all'utile che "sara' significativo, d'ora in poi il rosso rimarra' solo sulle carene delle nostre moto", l'aumento delle vendite e due titoli mondiali piloti e costruttori nella MotoGp. Cosi' in un'intervista a 'La Stampa', l'amministratore delegato della Ducati M.H., Gabriele Del Torchio, traccia il bilancio di un anno di intenso lavoro e guarda al futuro. "Nel 2007 abbiamo raggiunto quota 40.000 moto vendute, il nuovo record. Per il 2008 ci stiamo attrezzando per fare anche meglio". "Ci sara' nei prossimi anni un aumento progressivo di nuovi modelli. Il 2008 - ha continuato - saremo presenti con 4 novita', poi a seguire ogni anno ci sara' un nuovo modello e 2 o 3 restyling dei precedenti". In merito all'andamento del titolo in Borsa, il manager ha spiegato che "e' sottovalutato. Credo ci siano ampi margini di miglioramento.-
Ducati M.H.: Del Torchio, rosso resta solo su moto
Il 2007 della Ducati si e' chiuso in maniera decisamente positiva con l'aumento del fatturato che si avvicina ai 400 mln di euro (oltre il 25% in piu' rispetto ai 304,8 mln del 2006), il ripianamento dei debiti, il ritorno all'utile che "sara' significativo, d'ora in poi il rosso rimarra' solo sulle carene delle nostre moto", l'aumento delle vendite e due titoli mondiali piloti e costruttori nella MotoGp. Cosi' in un'intervista a 'La Stampa', l'amministratore delegato della Ducati M.H., Gabriele Del Torchio, traccia il bilancio di un anno di intenso lavoro e guarda al futuro. "Nel 2007 abbiamo raggiunto quota 40.000 moto vendute, il nuovo record. Per il 2008 ci stiamo attrezzando per fare anche meglio". "Ci sara' nei prossimi anni un aumento progressivo di nuovi modelli. Il 2008 - ha continuato - saremo presenti con 4 novita', poi a seguire ogni anno ci sara' un nuovo modello e 2 o 3 restyling dei precedenti". In merito all'andamento del titolo in Borsa, il manager ha spiegato che "e' sottovalutato. Credo ci siano ampi margini di miglioramento.-
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