Wall Street snobba il taglio tassi. Atteso avvio con il peggior calo dal 2001
Di Alberto Susic
La Federal Reserve non è rimasta con le mani in mano e si è dimostrata ancora una volta pronta ad intervenire, per offrire un sostegno all'economia e ai mercati, che stanno vivendo giornate decisamente difficili. Con una mossa a sorpresa, al termine di una riunione straordinaria della scorsa notte, ha deciso di tagliare dello 0,75% i tassi di interesse, che scendono così al 3,5%. Un intervento che ha anticipato quello già programmato per il meeting di fine mese, in occasione del quale il mercato si attendeva proprio una sforbiciata aggressiva dello 0,75%. Pubblicità
Subito dopo l'annuncio c'è stata una reazione euforica dei mercati, con i futures che hanno rapidamente ridotto le perdite iniziali, favorendo così una ripresa delle Borse europee. A meno di mezz'ora dalla notizia però la reazione festosa del mercato sembra essere del tutto svanita, tanto che i contratti sugli indici Usa principali, si sono riportati sui livelli su cui viaggiavano già prima dell'intervento della Fed.
Si prevede quindi un'apertura in forte calo, con flessioni che dovrebbero attestarsi anche nell'ordine di quattro punti percentuali, sulla scia del forte arretramento registrato ieri, nonostante la chiusura dei mercati a stelle e strisce per via della festività del Martin Luther King Day.
Gli operatori sono preoccupati per le motivazioni addotte dalla Fed a sostegno di questo taglio, dal momento che si è parlato di un deterioramento dell'outlook economico. Sarà importante vedere ora la reazione dei listini già dalle prime battute della seduta odierna, in considerazione anche delle ultime novità arrivate dal mondo societario.
Si guarda infatti ai risultati trimestrali di Bank of America che ha chiuso il quarto trimestre del 2007 con un risultato netto di 268 milioni di dollari, riportando un utile per azione di soli 5 cents, rispetto agli 0,2 dollari attesi dal mercato. La società ha inoltre annunciato svalutazioni per poco più di 5 miliardi di dollari, mostrando al contempo un cauto ottimismo per l'anno in corso.
Notizie ancora peggiori per Wachovia (AWO - notizie) che ha riportato un crollo degli utili nell'ultimo trimestre, con una discesa da 2,3 miliardi a 51 milioni di dollari, che ha portato quasi ad azzerare l'utile per azione, pari a 0,03 dollari. Un dato che si attesta ben al di sotto dei 33 cents previsti dalla comunità finanziaria, spaventata inoltre dalle ulteriori svalutazioni annunciate per 1,7 miliardi di dollari, insieme a sofferenze per 1,5 miliardi.
Sempre sul fronte societario, c'è attesa per le trimestrali che saranno diffuse questa sera da Apple (NASDAQ: AAPL - notizie) e da Texas Instruments (NYSE: TXN - notizie) , che alzeranno il velo sui conti degli ultimi tre mesi dopo la chiusura dei listini Usa. Gli analisti si aspettano un eps rispettivamente di 1,62 e di 0,52 dollari.