Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (7 lettori)
- Creatore Discussione ettore_61
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giamaica2005
Forumer attivo
complimenti....complimenti......complimenti
al "bagnato" ............
per l'inaugurazione della 400esima pagina
ahahahahah
al "bagnato" ............
per l'inaugurazione della 400esima pagina
ahahahahah
veilfast
Forumer storico
banche e assicurazioni
I titoli finanziari non sembrano vedere la fine del tunnel. L’indice Msci del comparto nell’ultimo mese (fino al 6 febbraio e calcolato in euro) ha perso quasi il 5%. Banche e assicurazioni, così come previsto alla fine del 2007, iniziano ora a fare conti realistici con le perdite derivanti dalla crisi dei mutui americani subprime (quelli di scarsa qualità) esplosa ad agosto.
E quello che viene fuori non è un bel quadro. Anche perché gli istituti finanziari devono fare i conti con uno scenario di rallentamento globale e di tassi di interesse al ribasso o, nella migliore delle ipotesi, fermi. Dalla fine di gennaio le banche di tutto il mondo hanno svalutato 416 miliardi di dollari di asset legati ai mutui americani. Deutsche Bank (l’istituto meno colpito dai subprime perché ci ha sempre scommesso contro), secondo alcuni analisti interpellati da Bloomberg, potrebbe mancare gli obiettivi per il 2008. Colpa della frenata nel mercato del debito che, per la banca tedesca rappresenta metà dei profitti. Secondo il consensus degli operatori l’utile lordo quest’anno sarà di 7,9 miliardi di euro: il 13% in meno di quanto preventivato dall’amministratore delegato Josef Ackermann.
Le maggiori società mondiali di rating creditizio, intanto, hanno annunciato che potrebbero abbassare il giudizio su alcune banche americane, soprattutto quelle attive sui mercati obbligazionari. Il cocktail fra subprime, scarsa crescita e cattive notizie sta avvelenando anche le banche asiatiche, le più sensibili agli umori degli investitori. Il 5 febbraio l’indice Msci Asia-Pacific Financial Index è crollato quasi del 4%, lo scivolone peggiore dal 22 gennaio. A guidare la discesa sono stati Mitsubishi UFJ, China Life Insurance e Ping An Insurance, tre dei gruppi finanziari più grandi della regione.
Dal punto di vista operativo, tuttavia, secondo Morningstar ci sono i motivi per essere ottimisti. Soprattutto se si mantiene il sangue freddo. “Ci vorranno almeno 18 mesi prima che i mercati risecano a uscire da questa tempesta”, dice un report preparato dall’analista azionario Jaime Peters. “Ma è esattamente in momenti come questi, quando le notizie affossano i mercati che conviene essere un investitore con obiettivi di lungo termine. Il comparto finanziario continuerà a dimostrare la sua forza. La gente del resto, a meno di una catastrofe, continuerà ad avere bisogno di una casa e di banche che ne finanzino l’acquisto”. La difficoltà, conclude Peters, semmai è quella di individuare quelle banche e assicurazioni che sono in grado di sopravvivere a due anni di tempesta.
I titoli finanziari non sembrano vedere la fine del tunnel. L’indice Msci del comparto nell’ultimo mese (fino al 6 febbraio e calcolato in euro) ha perso quasi il 5%. Banche e assicurazioni, così come previsto alla fine del 2007, iniziano ora a fare conti realistici con le perdite derivanti dalla crisi dei mutui americani subprime (quelli di scarsa qualità) esplosa ad agosto.
E quello che viene fuori non è un bel quadro. Anche perché gli istituti finanziari devono fare i conti con uno scenario di rallentamento globale e di tassi di interesse al ribasso o, nella migliore delle ipotesi, fermi. Dalla fine di gennaio le banche di tutto il mondo hanno svalutato 416 miliardi di dollari di asset legati ai mutui americani. Deutsche Bank (l’istituto meno colpito dai subprime perché ci ha sempre scommesso contro), secondo alcuni analisti interpellati da Bloomberg, potrebbe mancare gli obiettivi per il 2008. Colpa della frenata nel mercato del debito che, per la banca tedesca rappresenta metà dei profitti. Secondo il consensus degli operatori l’utile lordo quest’anno sarà di 7,9 miliardi di euro: il 13% in meno di quanto preventivato dall’amministratore delegato Josef Ackermann.
Le maggiori società mondiali di rating creditizio, intanto, hanno annunciato che potrebbero abbassare il giudizio su alcune banche americane, soprattutto quelle attive sui mercati obbligazionari. Il cocktail fra subprime, scarsa crescita e cattive notizie sta avvelenando anche le banche asiatiche, le più sensibili agli umori degli investitori. Il 5 febbraio l’indice Msci Asia-Pacific Financial Index è crollato quasi del 4%, lo scivolone peggiore dal 22 gennaio. A guidare la discesa sono stati Mitsubishi UFJ, China Life Insurance e Ping An Insurance, tre dei gruppi finanziari più grandi della regione.
Dal punto di vista operativo, tuttavia, secondo Morningstar ci sono i motivi per essere ottimisti. Soprattutto se si mantiene il sangue freddo. “Ci vorranno almeno 18 mesi prima che i mercati risecano a uscire da questa tempesta”, dice un report preparato dall’analista azionario Jaime Peters. “Ma è esattamente in momenti come questi, quando le notizie affossano i mercati che conviene essere un investitore con obiettivi di lungo termine. Il comparto finanziario continuerà a dimostrare la sua forza. La gente del resto, a meno di una catastrofe, continuerà ad avere bisogno di una casa e di banche che ne finanzino l’acquisto”. La difficoltà, conclude Peters, semmai è quella di individuare quelle banche e assicurazioni che sono in grado di sopravvivere a due anni di tempesta.
ettore_61
?????????????????????
Re: buongiorno a tutti
Ciao ginetto.
ERRORE...... sospesa al rialzo !!!
Il riferimento e' il prezzo di apertura......
AHI AHI AHI .......non hai studiato.....
veilfast ha scritto:Ciaooooooo Ettore buona giornata a te
Ps. Tiscalozza sospesa al ribasso iniziamo bene
Ciao ginetto.
ERRORE...... sospesa al rialzo !!!
Il riferimento e' il prezzo di apertura......
AHI AHI AHI .......non hai studiato.....
- Stato